Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo metodo di mappare il grasso del cervello per capire la neurodegenazione

Mappare la distribuzione del grasso del cervello umano sano è un passo fondamentale nella comprensione delle malattie neurologiche in generale, e della neurodegenerazione che accompagna la malattia di Alzheimer in particolare.

Antonio Veloso e colleghi, dell'Università dei Paesi Baschi in Leioa, Spagna, ha trovato una nuova tecnica per rivelare la distribuzione del grasso di tre diverse aree del cervello sano. Il loro lavoro è stato pubblicato online nella rivista di Springer: Analytical & Bioanalytical Chemistry.

Il sistema nervoso centrale umano ha un'abbondanza di molecole lipidiche, alcune sono componenti strutturali ed energetiche delle cellule, altre svolgono un ruolo nella neurotrasmissione e sono conosciute come neurolipidi. Mappare questi neurolipidi può aumentare la conoscenza dei neurologi delle rotte metaboliche precise che li producono e dove avviene questa produzione. Conoscere la composizione dei grassi del cervello sano e la distribuzione delle diverse specie di lipidi può dare loro indicazioni su come si sviluppano le malattie neurodegenerative.

Il team multi-disciplinare ha utilizzato una combinazione di spettrometria di massa MALDI-TOF (tecnica usata per visualizzare la distribuzione spaziale dei composti mediante il loro peso molecolare) e autoradiografia funzionale (un'immagine registrata su una pellicola fotografica che mostra la distribuzione delle attività indotte da un farmaco) per scansionare fette di tessuto cerebrale sano. Hanno mappato, in dettaglio, la distribuzione lipidica di 43 tipi di lipidi in tre aree distinte del cervello umano: la corteccia frontale, l'ippocampo e lo striato. (La corteccia frontale, o lobo frontale, è la parte anteriore del cervello, l'ippocampo è una parte del cervello situata sopra i templi, con un ruolo nella memoria e nell'emozione, lo striato è la massa striata di sostanza bianca e grigia nel proencefalo). Ciò che rende unico il loro metodo, è la sua capacità di identificare la specie di lipidi, così come di localizzarli. Infatti, la localizzazione delle specie di lipidi si è persa con l'uso di tecniche tradizionali.

Gli autori concludono: "L'applicazione della spettrometria di massa per localizzare le specie di lipidi nel cervello sarà particolarmente utile per chiarire le funzioni specifiche dei vari tipi di lipidi. Inoltre si è scoperto nel corso degli ultimi anni che la modulazione della segnalazione dei neurolipidi è implicata nelle malattie neurodegenerative. In questo contesto, l'Alzheimer è particolarmente interessante in quanto la mutazione familiare di alcune proteine che trasportano i lipidi, come l'apolipoproteina E, è un fattore di rischio in questa malattia. La tecnica della spettrometria di massa è ancora in una fase precoce. Si prevede che nel prossimo futuro, gli sviluppi hardware di ultima generazione consentiranno una valutazione precisa di un numero maggiore di specie lipidiche, con l'obiettivo di produrre una mappa tridimensionale della distribuzione dei lipidi nel cervello".

 


Fonte: Materiale di Springer Science + Business Media, via AlphaGalileo. 

Riferimento: Antonio Veloso, Roberto Fernández, Egoitz Astigarraga, Gabriel Barreda-Gómez, Iván Manuel, M. Teresa Giralt, Isidro Ferrer, Begoña Ochoa, Rafael Rodríguez-Puertas, José A. Fernández. Distribution of lipids in human brain. Analytical and Bioanalytical Chemistry, 2011; DOI: 10.1007/s00216-011-4882-x

Pubblicato su ScienceDaily il 5 maggio 2011 Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.