Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Invecchiamento e calo della popolazione possono avere benefici socioeconomici e ambientali

World population by 2025Le popolazioni stanno invecchiando. Percentuale prevista per il 2025 di over-60 (blu=più del 30%, azzurro=dal 10 al 30%, grigio=meno del 10%)

In un parere apparso il 16 ottobre sulla rivista Trends in Ecology & Evolution, degli scienziati ambientali sostengono che le società dovrebbero accogliere con favore l'invecchiamento e il calo della popolazione.


Essi citano vari resoconti sui benefici socioeconomici e ambientali dell'invecchiamento della popolazione, del calo della mortalità e della diminuzione della forza lavoro dovuta al pensionamento e sostengono che, contrariamente ad alcune analisi economiche, i costi associati all'invecchiamento sono gestibili, mentre le popolazioni più piccole rendono più sostenibili le società.


"In molti paesi, le popolazioni stabili e in declino a causa dell'invecchiamento demografico sono spesso indicate dai media come un problema o in crisi", afferma Frank Götmark, coautore e biologo dell'Università di Göteborg in Svezia. "Ma l'alternativa - la crescita infinita della popolazione - non è ecologicamente possibile: la sovrappopolazione porta a seri problemi, tra cui consumi eccessivi, conflitti mortali per le risorse scarse e perdita di habitat, che portano alla messa in pericolo delle specie".


Il rapporto sulla popolazione delle Nazioni Unite del 2017 afferma che il 14% dei paesi ha attualmente una popolazione in declino, tra cui Giappone, Estonia e Repubblica Ceca. Il rapporto prevede che il 32% dei paesi avrà una popolazione in calo entro il 2050. Ma l'invecchiamento e la diminuzione della popolazione possono avere benefici sociali.


Götmark e i coautori citano l'economista giapponese Akihiko Matsutani come prova del fatto che ridurre le riserve di manodopera significa aumentare i salari per i singoli lavoratori e quindi una maggiore ricchezza pro capite. E popolazioni più piccole significano anche meno affollamento, che può ridurre i tempi di spostamento, ridurre lo stress, mantenere aree verdi e migliorare la qualità della vita, secondo l'ambientalista israeliano Alon Tal.


Nei paesi con popolazione in invecchiamento e in calo, alcuni temono le sfide della società legate all'invecchiamento della popolazione, ma gli autori sostengono che queste paure sono esagerate. Non hanno trovato prove a supporto della credenza popolare secondo cui l'invecchiamento della popolazione porta a carenze di lavoratori.


Riconoscono che con l'invecchiamento della popolazione aumenta la spesa sanitaria, citando il lavoro del National Bureau of Economic Research. Ma gli autori suggeriscono che questo aumento è gestibile, e sostengono che le società dovrebbero investire di più nella prevenzione per ridurre la spesa sanitaria futura legata all'età.


Aumentare la popolazione attraverso misure politiche sembra avere solo un effetto limitato e temporaneo sulla percentuale di over-65. Piuttosto che combattere l'invecchiamento, gli autori sostengono che le società dovrebbero permettere ai loro abitanti di calare naturalmente o avranno di fronte conseguenze ambientali e sociali, come i conflitti sulle risorse.


"Se non invertiamo la sovrappopolazione, quello che accadrà in futuro sarà una storia triste", afferma Götmark. "Dobbiamo riconoscere che la continua crescita della popolazione è una minaccia globale e che le preoccupazioni economiche a breve termine, sebbene valide, non possono essere considerate prioritarie sulla salute a lungo termine del nostro ambiente e delle nostre società".

 

 

 


Fonte: Cell Press via ScienceDaily (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari

Riferimenti: Frank Götmark, Philip Cafaro, Jane O’Sullivan. Aging Human Populations: Good for Us, Good for the Earth. Trends in Ecology & Evolution, 2018; DOI: 10.1016/j.tree.2018.08.015

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)