Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I rischi cardiaci in mezza età aumentano il rischio di demenza in vecchiaia



Le persone con uno o più rischi di malattie cardiache in mezza età - come il diabete, la pressione alta o il fumo - hanno un rischio più alto di demenza più tardi nella vita, secondo una ricerca presentata lo scorso 22 febbraio alla International Stroke Conference 2017 dell'American Stroke Association.


"La salute del sistema vascolare in mezza età è molto importante per la salute del tuo cervello quando sei anziano", ha detto Rebecca F. Gottesman MD/PhD, prima autrice e professore associato di neurologia e di epidemiologia alla Johns Hopkins University di Baltimora.


In uno studio continuo che ha avuto inizio nel 1987 e che comprende 15.744 persone di quattro comunità degli Stati Uniti, il rischio di demenza aumenta quando le persone invecchiano. Questa non era una sorpresa, ma i rischi di malattie cardiache rilevati all'inizio dello studio, quando i partecipanti avevano tra 45 e 64 anni di età, ha avuto un impatto significativo anche sulla demenza più avanti, secondo i rilievi dei ricercatori.


La demenza è insorta in 1.516 persone durante lo studio, e i ricercatori hanno scoperto che il rischio di demenza più tardi nella vita è:

  • 41% più alto nei fumatori di mezza età rispetto ai non fumatori o agli ex fumatori;
  • 39% più alto nelle persone con pressione sanguigna alta (≥140/90 mmHg) in mezza età, e 31% più alto in quelli con pre-ipertensione (tra 120/80 mmHg e 139/89 mmHg) rispetto a quelli con pressione normale;
  • 77% più alto nelle persone con diabete in mezza età rispetto ai non diabetici.

"Il diabete aumenta il rischio quasi quanto il più importante fattore di rischio genetico noto per l'Alzheimer" (variante genetica APOe4), ha detto la Gottesman.


Nel complesso, il rischio di demenza era dell'11% più basso nelle donne. Il rischio era più alto nei soggetti di colore, in chi aveva meno scolarità, nei più anziani, nei portatori del gene noto per aumentare il rischio di Alzheimer, o in chi aveva la pressione alta, il diabete o fumava regolarmente al momento della valutazione iniziale. Fumare o essere portatori del gene noto per aumentare il rischio di Alzheimer sono fattori di rischio più forti nei bianchi che nei neri, secondo i ricercatori.


"Se fossi consapevole di essere portatore del gene che aumenta il rischio di Alzheimer, sapresti di essere predisposto alla demenza, ma le persone non pensano nello stesso modo per i rischi delle malattie cardiache. Se vuoi proteggere il cervello quando invecchi, smetti di fumare, controlla il peso, e vai dal medico per controllare ed eventualmente curare diabete e pressione alta", ha detto la Gottesman.


Poiché l'Atherosclerosis Risk in Communities è uno studio osservazionale, la ricerca attuale non ha potuto verificare se il trattamento dei fattori di rischio cardiaco si può tradurre in una diminuzione del rischio di demenza più tardi nella vita. "Il beneficio è che si tratta di uno studio a lungo termine, e sappiamo molto di queste persone. Dati come questi possono integrare quelli degli studi clinici che osservano l'impatto del trattamento dei rischi delle malattie cardiache", ha detto la Gottesman.


Lo studio è stato finanziato dal National Heart, Lung e Blood Institute e dal National Institute of Neurological Disorders and Stroke.

 

 

 


Fonte: American Heart Association (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rebecca F. Gottesman MD/PhD, Marilyn Albert PhD, Alvaro Alonso MD/PhD, Laura H. Coker PhD, Josef Coresh MD/PhD, Sonia M. Davis DrP.H, Jennifer A. Deal PhD, Guy M. McKhann MD, Thomas H. Mosley PhD, A. Richey Sharrett MD/DrPH, Andrea L.C. Schneider MD/PhD, B. Gwen Windham MD/MHS, Lisa M. Wruck PhD and David S. Knopman MD. Cardiovascular disease risk factors in midle age increase dementia risk later in life. International Stroke Conference 2017, Abstract 98, Rebecca F. Gottesman, 22/2/2017

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.