Associazione Alzheimer ONLUS

Ricerche

Trovata nuova proteina anomala che potrebbe contribuire allo sviluppo dell'Alzheimer



Trovata nuova proteina anomala che potrebbe contribuire allo sviluppo dell'AlzheimerLe proteine TDP-43 (rosse) accanto alle placche amiloidi dell'Alzheimer (marrone).Una proteina patologica, individuata di recente nel cervello, può avere un ruolo nello sviluppo della demenza clinica da Alzheimer più importante di quanto si pensa, secondo uno studio condotto da ricercatori della Rush University.


I risultati dello studio, su quasi 1.000 anziani, sono stati pubblicati nel numero del 30 settembre della rivista Brain.


"Questa scoperta potrebbe aiutare i ricercatori a capire la causa della perdita di memoria e portare a nuovi modi di approcciare lo studio dell'Alzheimer", ha detto Bryan James PhD, autore dello studio e epidemiologo dell'Alzheimer's Disease Center della Rush. "Il nostro studio ha scoperto che quando si mescolano le principali patologie caratteristiche dell'Alzheimer (placche e grovigli) con una proteina patologica chiamata TDP-43 nel cervello, la combinazione ha più probabilità di provocare una diagnosi di demenza di Alzheimer rispetto alle sole placche e grovigli".


La proteina anomala TDP-43 (abbreviazione di proteina 43 di risposta iperfosforilata transattiva DNA-legante) è già associata alla demenza fronto-temporale e alla sclerosi laterale amiotrofica (SLA, o malattia di Lou Gehrig). Negli ultimi anni, la TDP-43 è stata trovata anche nel cervello di persone con altre malattie, ma solo di recente nell'Alzheimer.

 

Patologie miste aumentano il rischio di Alzheimer

Le patologie caratteristiche dell'Alzheimer sono l'accumulo di proteina amiloide-beta (placche) e di una forma anomala della proteina tau (grovigli). Tuttavia, la ricerca dell'Alzheimer's Disease Center della Rush e di altri gruppi ha dimostrato che la maggior parte delle persone affette da demenza clinica di Alzheimer sviluppano anche altre patologie nel cervello, tipo i mini-ictus o i depositi di proteine ​​chiamati corpi di Lewy.


Questa combinazione, denominata "patologie miste", aumenta il rischio di sviluppare la demenza di Alzheimer diagnosticata, oltre a solo le placche e grovigli nel cervello. Dice James:

"La malattia clinica che noi chiamiamo 'Alzheimer' appare sempre di più il risultato dell'accumulo di una serie di processi di malattia nel cervello delle persone anziane.

"La maggior parte delle persone con demenza di Alzheimer diagnosticato in realtà hanno patologie miste nel loro cervello, non solo placche e grovigli che sono le caratteristiche note dell'Alzheimer".

"In particolare, la combinazione tra patologie di Alzheimer e TDP-43 sembra essere una forma ancora comune sotto-rilevata di patologie miste che contribuisce allo sviluppo della demenza clinica di Alzheimer. Questo è uno dei primi studi ad esaminare la TDP-43 e l'Alzheimer in un contesto di patologie miste".

 

TDP-43 presente in due terzi dei casi di demenza di Alzheimer

Il nuovo studio ha esaminato la patologia cerebrale in campioni di tessuto di 946 anziani deceduti che erano stati arruolati in uno dei due studi di coorte dell'Alzheimer's Disease Center della Rush, il Memory and Aging Project o il Religious Orders Study. I partecipanti di entrambi gli studi avevano deciso di donare il loro cervello alla ricerca dopo la morte.


La TDP-43 era presente nel cervello di circa la metà dei partecipanti e in due terzi dei cervelli di persone che avevano avuto la diagnosi di demenza di Alzheimer in vita. Più di un terzo dei partecipanti aveva un mix di patologie di Alzheimer (placche e grovigli) e TDP-43 nel cervello. Il mix di patologie di Alzheimer e TDP-43 è stato associato a una maggiore probabilità di diagnosi di demenza di Alzheimer al momento della morte, rispetto solo a placche e grovigli.


"Questi dati sono interessanti, perché una migliore comprensione della proteina TDP-43 ha il potenziale di guidare le strategie alternative di trattamento per l'Alzheimer", ha detto James.

 

 

 


Fonte: Rush University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Bryan D. James, Robert S. Wilson, Patricia A. Boyle, John Q. Trojanowski, David A. Bennett, Julie A. Schneider. TDP-43 stage, mixed pathologies, and clinical Alzheimer’s-type dementia. Brain, 2016; aww224 DOI: 10.1093/brain/aww224

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Informazione pubblicitaria

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il ris...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il…

22.07.2022

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne. <...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di …

20.05.2022

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'A…

24.03.2022

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'A...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscon…

31.01.2022

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università de...
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.