Ricerche
La vita ad altitudine maggiore legata a incidenza più bassa di Alzheimer
Le persone che vivono ad altitudini più elevate possono avere un rischio inferiore del 50% di morire di Alzheimer (AD), rispetto alle loro controparti che vivono a quote più basse, dicono dei ricercatori statunitensi in uno studio che può puntare a una serie di fattori potenzialmente associati.
Nell'analisi dei morti da AD in un anno nelle contee della California, i ricercatori hanno scoperto che le persone che vivono ad altitudini più elevate hanno avuto circa la metà delle probabilità di morire di AD rispetto a coloro che vivono alle quote più basse.
"Questa analisi suggerisce che l'altitudine di residenza può avere un impatto sul rischio di morire di demenza di Alzheimer", scrivono i ricercatori, guidati da Stephen Thielke MD del «Geriatric Research, Education and Clinical Center» al Puget VA Medical Center di Seattle nello stato di Washington.
Pur riconoscendo che i risultati devono essere interpretati "con cautela", i ricercatori notano che "la quota di residenza potrebbe essere associata all'ambiente, allo stile di vita o a fattori correlati alla salute, che influenzano il tasso di demenza. I livelli di ossigeno potrebbero avere effetti diretti a lungo termine sulla fisiologia del cervello".
La ricerca è stata pubblicata on-line il 21 ottobre scorso su JAMA Psychiatry.
Riduzione significativa della mortalità
Le indagini precedenti avevano indicato che alle altitudini più elevate c'è una minore incidenza di patologie come deficit di attenzione / iperattività. Per questo studio, i ricercatori hanno esaminato i morti per AD di ogni contea, segnalati per il 2005 dal California Department of Public Health. Le altitudini medie delle aree abitate sono state calcolate con i dati del «US Board on Geographical Names»; i tassi di mortalità grezzi sono stati calcolati sulla base del numero di decessi attribuiti all'AD per 100.000 abitanti over 65 anni per ogni contea.
I ricercatori hanno usato il censimento del 2010 degli Stati Uniti per ottenere i dati socio-economici, e hanno determinato le associazioni tra tasso di mortalità e altitudine tenendo conto di età, sesso, razza/etnia, istruzione e reddito medio per ogni contea. Per compensare le incongruenze nella segnalazione della mortalità correlata alla demenza, il team ha usato i dati relativi a tutte le contee, e anche quelli solo delle contee che hanno riportato più di 15 morti per demenza.
Nelle analisi corrette, è emerso che un raddoppio dell'altitudine è associato con una riduzione di 2,01 punti del tasso di mortalità aggiustato per età per la demenza (p = 0,01). I risultati sono rimasti simili anche dopo aver limitato l'analisi alle contee con più di 15 morti da AD, con una riduzione di 2,21 punti (P = .03).
Nella contea con la quota più alta (1.800 m sul livello del mare) il tasso di mortalità da AD previsto era di 14 punti più basso di quello visto nella contea con la quota più bassa (15 m sul livello del mare), che rappresenta una riduzione dei tasso di mortalità di circa il 50%.
Commentando i risultati, James Hendrix PhD, direttore delle iniziative scientifiche globali dell'Alzheimer's Association, ritiene che se il collegamento con la quota sarà confermato da ulteriori studi, potrebbe essere uno dei diversi fattori ambientali legati all'AD, che comprendono esercizio fisico e dieta:
"I ricercatori cercavano di correlare l'altitudine a causa di alcuni lavori precedenti svolti sull'ipossia e la neurodegenerazione nei ratti, e se questo risultato sperimentale può essere convalidato in un contesto del mondo reale.
"Potrebbe essere forse che l'alta quota è un ambiente più rurale. Forse si fa più esercizio e ci sono più opportunità di restare fisicamente in forma di un ambiente urbano o suburbano. Ecco perché è una cosa piuttosto difficile vedere una ricerca come questa e tracciare una linea retta tra un fattore e un risultato.
"Per me, la linea di fondo è che probabilmente è troppo presto iniziare a raccomandare alle persone di traslocare in alta quota se sono preoccupati dell'Alzheimer, ma certamente indica la necessità di ulteriori ricerche".
Il Dr Hendrix ha aggiunto che va tenuto presente che i risultati rappresentano una associazione, non la prova del nesso di causalità.
"E' anche importante riconoscere che non hanno in realtà esaminato dove ha vissuto la gente per anni nella loro vita. Hanno guardato dove sono morti, ed è difficile sapere se qualcuno magari è vissuto in alta quota per molti anni e poi si è trasferito in una comunità costiera alla fine della vita. Quindi in realtà non lo sappiamo".
Fonte: Medscape Medical News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Stephen Thielke, Christopher G. Slatore, William A. Banks. Association Between Alzheimer Dementia Mortality Rate and Altitude in California Counties. JAMA Psychiatry. Published online October 21, 2015. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2015.1852
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Annuncio pubblicitario
Privacy e sicurezza dati - Informativa ex Art. 13 D. Lgs. 196/03
Gentile visitatore,
l'Associazione tratterà i Tuoi dati personali nel rispetto del D. Lgs. 196/G3 (Codice della privacy), garantendo la riservatezza e la protezione dei dati.
Finalità e modalità del trattamento: I dati personali che volontariamente deciderai di comunicarci, saranno utilizzati esclusivamente per le attività del sito, per la gestione del rapporto associativo e per l'adempimento degli obblighi di legge. I trattamenti dei dati saranno svolti in forma cartacea e mediante computer, con adozione delle misure di sicurezza previste dalla legge. I dati non saranno comunicati a terzi né saranno diffusi.
Dati sensibili: Il trattamento di dati sensibili ex art. 1, lett. d del Codice sarà effettuato nei limiti di cui alle autorizzazioni del Garante n. 2/08 e n. 3/08, e loro successive modifiche.
Diritti dell'interessata/o: Nella qualità di interessato, Ti sono garantiti tutti i diritti specificati all'art. 7 del Codice, tra cui il diritto di chiedere e ottenere l'aggiornamento, la rettificazione o l'integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e il diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali che Ti riguardano.
Titolare del trattamento è l'Associazione di volontariato "Associazione Alzheimer o.n.l.u.s.”, con sede a Riese Pio X – Via Schiavonesca, 13 – telefax 0423 750 324.
Responsabile del trattamento è la segretaria dell’Associazione in carica.
Gestione «cookies»
Un cookie è una breve stringa di testo che il sito web che si sta visitando salva automaticamente sul computer dell'utente. I cookies sono utilizzati dagli amministratori di molti siti web per migliorarne funzionamento ed efficienza e per raccogliere dati sui visitatori.
Il nostro sito non utilizza i cookies per identificare i visitatori, ma per raccogliere informazioni al fine di arricchirne i contenuti e rendere il sito più fruibile.
Come cambiare le impostazioni del browser per la gestione dei cookies
È possibile decidere se permettere ai siti web che vengono visitati di installare i cookies modificando le impostazioni del browser usato per la navigazione. Se hai già visitato il nostro sito, alcuni cookies potrebbero essere già stati impostati automaticamente sul tuo computer. Per sapere come eliminarli, clicca su uno dei link qui di seguito: