Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Test sull'attenzione indica inizio precoce dell'Alzheimer

La malattia di Alzheimer potrebbe iniziare già nella fascia dei 40 anni, dicono i ricercatori che hanno sviluppato un semplice test sull'attenzione per predire gli individui che potranno sviluppare la malattia.

I ricercatori della Brunel University guidati dal professor David Bunce della Leverhulme Research Fellow, hanno usato la risonanza magnetica (MRI) per identificare lesioni della materia bianca nel cervello degli adulti sani di età compresa tra 44 e 48 anni. Queste lesioni erano simili a quelli riscontrati in pazienti con malattia di Alzheimer diagnosticata più tardi nella vita.

"Abbiamo identificato le lesioni minuscole attraverso la MRI strutturale. Le lesioni appaiono come piccoli segni nella materia bianca - la cosiddetta iperintensità della sostanza bianca", ha detto Bunce a Laboratory News. "Anche se non possiamo essere certi che queste persone di mezza età, in seguito avranno la demenza, i risultati sono importanti. Lo studio è uno dei primi a dimostrare che le lesioni in aree del cervello che si de teriorano nella demenza sono presenti in alcuni adulti di età compresa tra i 40 e i 50 anni".

I ricercatori hanno scoperto di essere stati in grado di prevedere quali individui possono sviluppare queste lesioni attraverso la misura di attenzione semplice da gestire.

"Il test attenzionale consisteva in una serie di stimoli alla cui apparizione il partecipante deve rispondere quanto più rapidamente e accuratamente possibile. Abbiamo registrato i tempi di reazione (RT) di queste risposte e quindi calcolato una misura della variabilità dei vari RT di ogni individuo", ha detto Bunce a Laboratory News: "Abbiamo scoperto che le persone con più variabilità o irregolarità nel RT avevano più probabilità di avere microlesioni. E' possibile che la variazione maggiore nel RT in persone con lesioni rifletta un meccanismo di controllo attenzionale o esecutivo esitante".

Se i risultati saranno replicatii da altri laboratori, Bunce crede che sarà possibile individuare molto prima il morbo di Alzheimer e individuare la malattia. Ulteriori ricerche dovranno tenere in considerazione lo stile di vita della popolazione e i fattori genetici per vedere se questi spiegano le lesioni. Bunce spera di ottenere ulteriori finanziamenti per seguire i partecipanti per diversi anni, ripetendo il test a intervalli regolari.

"Prima possiamo intervenire con le persone eventualmente vulnerabili alla demenza, maggiori sono le possibilità di prevenire o ritardare l'insorgenza della malattia," ha detto.

Labnews.co.uk, 5 dicembre 2010

Notizie da non perdere

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)