Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


SLA e Alzheimer hanno la stessa origine?

SLA e Alzheimer hanno la stessa origine?Usando una tecnica che vede dei sottili cambiamenti nelle singole proteine, i ricercatori chimici della Cornell University hanno svelato un nuovo quadro sulle cause che sono alla base della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).


Brian Crane, professore di chimica e biologia chimica, ha condotto uno studio e il relativo follow-up su un metodo spettroscopico che rileva i cambiamenti sottili nelle proteine ​​contenenti rame in soluzione. Lui e Jack Freed, professore di chimica fisica, hanno sviluppato il metodo insieme a Petr Borbat, direttore associato del «National Biomedical Center for Advanced ESR Technology» della Cornell.


Il primo studio, che ha dimostrato il principio della tecnica spettroscopia a «risonanza di spin elettronico dipolare pulsato» (ESR=Electron Spin Resonance), è stato pubblicato il 7 ottobre sul Biophysical Journal; il secondo documento, che ha usato questa tecnica e altre per collegare i sintomi della SLA all'aggregazione proteica, è stato scritto con i collaboratori dello The Scripps Research Institute ed è apparso il 14 ottobre in Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).


La SLA è una malattia neurodegenerativa complessa, spesso con una componente genetica: i difetti genetici che la causano possono essere ereditati. Gli scienziati sanno da tempo che uno dei geni colpevoli codifica la proteina «superossido dismutasi 1» (SOD1), un enzima contenente rame cruciale che protegge le cellule dai danni ossidativi, distruggendo i radicali liberi.


Gli scienziati hanno ipotizzato che la SLA sia una malattia correlata al danno ossidativo dei neuroni, e ciò potrebbe essere comunque vero, dice Crane. Ma lui ed i suoi colleghi hanno fornito la forte evidenza di un'altra ipotesi: che le mutazioni alla SOD1 causino la SLA destabilizzando la struttura della proteina SOD1. Questo porta ad un aumento del movimento delle proteine, che Crane paragona alla «respirazione». Questo movimento favorisce la loro aggregazione, o agglutinamento, un evento tossico per la cellula sana.


"La SLA, in questa forma, sembra essere una malattia da aggregazione proteica, proprio come l'Alzheimer e il Parkinson", ha detto Crane.


Per molto tempo, si sono studiate le mutazioni della SOD1 per cercare di capire la SLA, ma le proprietà delle proteine ​​normali e quelle mutate sono molto simili. Utilizzando la spettroscopia ESR, gli scienziati hanno visto per la prima volta le differenze definitive. Verificandole con altri metodi, ha detto Crane, i ricercatori hanno dimostrato che la dinamica delle proteine era drasticamente cambiata dalla mutazione, e hanno mostrato una tendenza ad aggregarsi.


Nel documento su PNAS, è stato usato anche l'X-ray scattering per studiare i cambiamenti strutturali e la capacità delle proteine ​​di interagire una con l'altra. I ricercatori hanno scoperto che i livelli di aggregazione delle proteine sono ​​collegati alla gravità dei sintomi della SLA.


Le loro conclusioni indicano la possibilità che la SLA possa essere legata più alla tossicità dell'aggregazione e forse meno all'effetto delle mutazioni sull'attività della SOD1, secondo Crane. La SLA è una malattia ad insorgenza tardiva, le persone vengono colpite a partire dalla mezza età in poi. "Le mutazioni sporadiche della SOD1 derivano da processi naturali, ma non è del tutto chiaro se sono queste che effettivamente generano la malattia", ha detto.

 

 

 

 

 


Fonte: Melissa Osgood in Cornell University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. Gregory E. Merz, Peter P. Borbat, Ashley J. Pratt, Elizabeth D. Getzoff, Jack H. Freed, Brian R. Crane. Copper-Based Pulsed Dipolar ESR Spectroscopy as a Probe of Protein Conformation Linked to Disease States. Biophysical Journal, 2014; 107 (7): 1669 DOI: 10.1016/j.bpj.2014.07.068
  2. A. J. Pratt, D. S. Shin, G. E. Merz, R. P. Rambo, W. A. Lancaster, K. N. Dyer, P. P. Borbat, F. L. Poole, M. W. W. Adams, J. H. Freed, B. R. Crane, J. A. Tainer, E. D. Getzoff. Aggregation propensities of superoxide dismutase G93 hotspot mutants mirror ALS clinical phenotypes. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2014; DOI: 10.1073/pnas.1308531111

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.