Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaci antitumorali bloccano la demenza legata all'infiammazione del cervello

Una classe di farmaci sviluppati per il trattamento di condizioni immuno-correlate ed il cancro - tra cui uno attualmente in sperimentazione clinica per il glioblastoma e altri tumori - elimina l'infiammazione neurale associata alle malattie di tipo demenza e lesioni cerebrali, secondo i ricercatori della University of California di Irvine.


Nel loro studio, l'assistente professore di neurobiologia e comportamento Kim Green e colleghi hanno scoperto che i farmaci, che possono essere somministrati per via orale, eliminano le microglia, le cellule immunitarie primarie del cervello.


Queste cellule neurali aggravano molte malattie, compreso l'Alzheimer, il Parkinson, e altre lesioni cerebrali.


"Poiché le microglia sono implicate nella maggior parte dei disturbi cerebrali, crediamo di aver trovato un approccio terapeutico nuovo e largamente applicabile", ha detto Green.
"Questo studio presenta un nuovo modo non solo di modulare l'infiammazione nel cervello, ma di eliminarla completamente, rendendola una scelta fondamentale e un passo in avanti per una serie di malattie neuroinfiammatorie".


I ricercatori si sono concentrati sugli effetti di una classe di farmaci chiamati «inibitori CSF1R» sulla funzione delle microglia.
In modelli di topo, essi hanno capito che l'inibizione porta alla rimozione di quasi tutte le microglia dal sistema nervoso centrale adulto senza effetti negativi o deficit nel comportamento e nella cognizione. Poiché queste cellule contribuiscono alla maggior parte delle malattie cerebrali - e possono danneggiare o uccidere i neuroni - la capacità di eliminarle è un potente progresso nel trattamento dei disturbi legati alle neuroinfiammazioni.


Green ha detto che il suo gruppo ha testato diversi inibitori selettivi CSF1R che sono sotto indagine come trattamenti contro il cancro e modulatori del sistema immunitario.
Di questi composti, hanno trovato che il più efficace è un farmaco chiamato PLX3397, creato dalla Plexxikon Inc., una società di biotecnologia con sede a Berkeley in California, e membro del Gruppo Daiichi Sankyo. Si sta attualmente valutando il PLX3397 in sperimentazioni cliniche di fase I e II per tumori multipli, compreso il glioblastoma, il melanoma, il cancro al seno e la leucemia.


E' importante notare che l'eliminazione della microglia dura solo per la durata del trattamento. Ritirare gli inibitori produce un rapido ripopolamento delle cellule che poi diventano nuove microglia, ha detto Green, che è un membro dell'Institute for Memory Impairments and Neurological Disorders della UC Irvine.


Questo significa che l'eliminazione di queste cellule immunitarie è completamente reversibile, consentendo ai ricercatori di riportare indietro le microglia quando si desidera. Green ha aggiunto che questo lavoro è il primo a descrivere delle nuove/potenziali cellule staminali progenitrici del sistema nervoso centrale al di fuori della neurogenesi, una scoperta che punta a nuove opportunità per la gestione di popolazioni microgliali durante la malattia.


I risultati dello studio sono apparsi in Neuron. Hanno contribuito alla ricerca Monica Elmore, Allison Najafi, Maya Koike, Nabil Dagher, Elizabeth Spangenberg e Rachel Rice della UC Irvine; Bernice Matusow, Hoa Nguyen e Brian West della Plexxikon Inc.; e Masashi Kitazawa dellai UC Merced. Il sostegno è stato fornito dal National Institute of Neurological Disorder & Stroke.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of California - Irvine  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Monica R.P. Elmore, Allison R. Najafi, Maya A. Koike, Nabil N. Dagher, Elizabeth E. Spangenberg, Rachel A. Rice, Masashi Kitazawa, Bernice Matusow, Hoa Nguyen, Brian L. West, Kim N. Green. Colony-Stimulating Factor 1 Receptor Signaling Is Necessary for Microglia Viability, Unmasking a Microglia Progenitor Cell in the Adult Brain. Neuron, 2014; 82 (2): 380 DOI: 10.1016/j.neuron.2014.02.040

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.