Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un modo nuovo di sviluppare farmaci per molte malattie

Un team guidato da un ricercatore della Oregon Health & Science University (OHSU) ha dimostrato nei topi quella che potrebbe essere una nuova tecnica rivoluzionaria per curare una vasta gamma di malattie umane - dalla fibrosi cistica, alla cataratta, all'Alzheimer - che sono causate da molecole proteiche "mal ripiegate".


Le molecole proteiche ​​mal ripiegate, causate da una mutazione genica, sono in grado di mantenere la loro funzione, ma sono indirizzate nel posto sbagliato all'interno della cellula e non possono funzionare normalmente, causando le malattie.


La squadra dell'OHSU ha scoperto un modo per utilizzare delle piccole molecole che entrano nelle cellule, correggono le proteine ​​mal ripiegate e permettono alle proteine di riportarsi al posto previsto e funzionare di nuovo normalmente.


I ricercatori sono stati guidati da P. Michael Conn, Ph.D., che è stato scienziato in scienze riproduttive e neuroscienze all'Oregon National Primate Research Center dell'OHSU e professore di fisiologia e farmacologia, biologia cellulare e dello sviluppo e di Ostetricia e Ginecologia all'OHSU per gli ultimi 19 anni. Questo mese, Conn è passato all'Health Sciences Center della Texas Tech University come vice presidente senior per la ricerca e rettore associato.


Il lavoro del gruppo, pubblicato questa settimana nell'edizione anticipata online di Proceedings of National Academy of Sciences, è il culmine di 13 anni di lavoro su questo metodo di Conn e Jo Ann Janovick, ex socio di ricerca senior all'ONPRC, anch'essa ora al TTUHSC. Hanno contribuito al lavoro Richard R. Behringer, Ph.D., del MD Anderson Cancer Center dell'Università del Texas; M. David Stewart, Ph.D., dell'Università di Houston; e Douglas Stocco, Ph.D., e Pulak Manna, Ph.D., del dipartimento di biochimica / microbiologia del TTUHSC.


Conn e il suo team hanno perfezionato il processo nei topi, curandoli per una forma di malattia che impedisce ai maschi di generare prole. Una malattia identica si verifica negli esseri umani e Conn ritiene che lo stesso concetto può funzionare per curare la malattia umana. "L'opportunità che abbiamo qui è enorme", ha detto Conn, "perché tante malattie umane sono causate da proteine mal ripiegate. La capacità di questi farmaci (chiamati "farmacoperoni") di recuperare le proteine mal ripiegate e farle ritornare alla normalità potrebbe un giorno essere la cura per una serie di malattie. I farmaci che agiscono regolando il traffico delle molecole all'interno delle cellule costituiscono un modo completamente nuovo di pensare il trattamento delle malattie".


Le proteine devono piegarsi in forme tridimensionali in modo preciso per fare il loro lavoro all'interno delle cellule umane. Prima delle recenti scoperte sulle proteine mal ripiegate, gli scienziati credevano che le proteine che erano inattive erano intrinsecamente non funzionali. Ma il lavoro di Conn e di altri ha rivelato che, quando le proteine sono mal ripiegate, "il sistema di controllo di qualità" della cellula le manda fuori strada all'interno della cellula e smettono di funzionare solo a causa di quell'instradamento errato. I farmacoperoni (=chaperoni, ciceroni farmacologici) possono riparare le proteine mal ripiegate e quindi renderle di nuovo funzionali.


Negli ultimi anni gli scienziati hanno osservato questo processo nelle cellule al microscopio, mentre il gruppo di Conn ha realizzato per la prima volta questo processo in un animale da laboratorio vivente. "Questi risultati mostrano quanto sono preziosi gli animali da laboratorio per individuare nuovi trattamenti per le malattie umane", ha detto Conn. "Ci aspettiamo che questi studi cambino il modo in cui le aziende farmaceutiche cercano i farmaci, in quanto le procedure di screening attuali perdono molti farmaci farmacoperoni utili".


L'accumulo di proteine ​​mal ripiegate causa un grande numero di malattie; tra queste ci sono quelle neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson e l'Huntington. Altre malattie includono alcuni tipi di diabete, la cataratta ereditaria e la fibrosi cistica. Conn ha detto che seguiranno studi clinici per verificare se la stessa tecnica può funzionare negli esseri umani. La ricerca è stata finanziata dal National Institutes of Health, dal Ben F. Love Endowment, dall'American Heart Association, dal Texas Heart Institute e dalla Fondazione Robert A. Welch.

 

 

 

 

 


Fonte: Oregon Health & Science University.

Riferimenti: Jo Ann Janovick, M. David Stewart, Darla Jacob, L. D. Martin, Jian Min Deng, C. Allison Stewart, Ying Wang, Anda Cornea, Lakshmi Chavali, Suhujey Lopez, Shoukhrat Mitalipov, Eunju Kang, Hyo-Sang Lee, Pulak R. Manna, Douglas M. Stocco, Richard R. Behringer, and P. Michael Conn. Restoration of testis function in hypogonadotropic hypogonadal mice harboring a misfolded GnRHR mutant by pharmacoperone drug therapy. PNAS, December 9, 2013 DOI: 10.1073/pnas.1315194110

Pubblicato in ohsu.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.