Associazione Alzheimer ONLUS

Ricerche

Rischio di demenza legato alla glicemia, anche senza diabete

Contro la glicemia bisogna prediligere alcuni alimenti come i cereali integrali, il latte scremato, lo yogurt, le bevande non zuccherate, i legumi, le verdure, il pesce e le carni magre. Da evitare cachi, fichi, uva e banane, i dolci e lo zucchero. Da limitare formaggi grassi e latte intero così come patate, riso e frutta secca. Consigliabile svolgere un’attività fisica almeno 3 volte alla settimana, in questo modo si evita il sovrappeso e le cellule sono in grado di consumare maggiori quantità di glucosio.Contro la glicemia bisogna prediligere alcuni alimenti come i cereali integrali, il latte scremato, lo yogurt, le bevande non zuccherate, i legumi, le verdure, il pesce e le carni magre. Da evitare cachi, fichi, uva e banane, i dolci e lo zucchero. Da limitare formaggi grassi e latte intero così come patate, riso e frutta secca. Consigliabile svolgere un’attività fisica almeno 3 volte alla settimana, in questo modo si evita il sovrappeso e le cellule sono in grado di consumare maggiori quantità di glucosio.Uno studio congiunto tra Group Health e Università di Washington (UW), pubblicato nel New England Journal of Medicine, ha scoperto che un livello più alto di zucchero nel sangue è associato a un maggior rischio di demenza, anche nelle persone che non hanno il diabete.


Il livello medio di zucchero nel sangue, su un periodo di cinque anni, è associato ad un aumento del rischio di sviluppo di demenza, in questo rapporto su più di 2.000 pazienti over 65 del Group Health che partecipavano allo studio Adult Changes in Thought (ACT).


Come esempio, le persone senza diabete con un livello di glucosio medio di 115 mg per decilitro hanno un rischio di demenza superiore del 18 per cento rispetto a quelle con un livello di glucosio medio di 100 mg/dl. E le persone diabetiche (che hanno generalmente glicemia più alta) con livello medio di glucosio di 190 mg/dl hanno un rischio di demenza del 40 per cento più alto rispetto ai diabetici con livello medio di glucosio di 160 mg/dl.


"La scoperta più interessante è che ogni incremento del livello di glucosio è associato ad un rischio maggiore di demenza nelle persone non diabetiche", ha detto il primo autore Paul K. Crane, MD, MPH, professore associato di medicina alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell'UW, Professore associato di servizi sanitari alla Scuola di Sanità Pubblica dell'UW, e ricercatore affiliato al Group Health Research Institute. "Non c'è nessun valore di soglia per i valori glicemici più bassi dove il rischio si stabilizza".


"Un punto di forza di questa ricerca è che si basa sullo studio ACT, uno studio di coorte longitudinale, dove seguiamo le persone per molti anni mentre vivono la loro vita", ha detto l'autore senior Eric B. Larson, MD, MPH, ricercatore senior del Group Health Research Institute, con incarichi anche alle Scuole di Medicina e Sanità Pubblica dell'UW. "Combiniamo le informazioni delle visite di ricerca delle persone ogni due anni con i dati delle loro visite agli affiliati del Group Health ogni volta che ricevono cure, e questo ci dà una media di 17 misurazioni di glicemia a persona: una ricchezza di dati".


Queste misurazioni includono la glicemia (alcuni a digiuno, altri no) ed emoglobina glicata (nota anche come HbA1c). Lo zucchero nel sangue aumenta e diminuisce con picchi e valli nel corso di ogni giorno, ma l'emoglobina glicata non varia molto negli intervalli brevi, dice R. Walker, MS. [...]


Quindi si dovrebbe cercare di mangiare meno zucchero, o cibi con un "indice glicemico" più basso? Non necessariamente, ha detto il Dr. Crane: "Il corpo trasforma il cibo in glucosio, per cui il livello di zucchero nel sangue non dipende solo da ciò che si mangia, ma anche dal metabolismo individuale: il modo in cui il corpo gestisce il cibo". Ma egli suggerisce che passeggiare non fa male: lo studio ACT aveva in precedenza legato l'attività fisica a una insorgenza posticipata e ad una riduzione del rischio di demenza, compreso l'Alzheimer.


Inoltre, il Dr. Crane ha sottolineato che questi risultati provengono da uno studio osservazionale: "Abbiamo scoperto che le persone con alti livelli di glucosio avevano un rischio più elevato di demenza, in media, rispetto a quello delle persone con livelli bassi di glucosio". "Anche se questo è interessante ed importante, non abbiamo dati che suggeriscano che le persone che attuano modifiche per abbassare il livello di glucosio migliorano il loro rischio di demenza. Tali dati dovrebbero venire da studi futuri progettati diversamente".

 

 

 

 

 


Fonte: Group Health Research Institute.

Riferimento: Paul K. Crane, Rod Walker, Rebecca A. Hubbard, Ge Li, David M. Nathan, Hui Zheng, Sebastien Haneuse, Suzanne Craft, Thomas J. Montine, Steven E. Kahn, Wayne McCormick, Susan M. McCurry, James D. Bowen, Eric B. Larson. Glucose Levels and Risk of Dementia. New England Journal of Medicine, 2013; 369 (6): 540 DOI: 10.1056/NEJMoa1215740

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Informazione pubblicitaria

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il ris...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il…

22.07.2022

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne. <...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di …

20.05.2022

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'A…

24.03.2022

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'A...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscon…

31.01.2022

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università de...
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.