Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il nostro organismo può auto-riparare i danni al DNA provocati dallo stress ossidativo

Struttura a doppia elica del DNA (Fonte Wikipedia)Al momento, nell'ambiente medico-scientifico si fa un gran parlare degli antiossidanti, perchè "tutti sanno" che ridurre la quantità di "specie reattive dell'ossigeno" (molecole sottoprodotti del metabolismo cellulare che danneggiano le cellule) è fondamentale per restare sani.

Ciò che non tutti sanno è che il nostro corpo ha già un insieme complesso di processi all'interno delle cellule che si occupano di questi sottoprodotti nocivi alla vita e riparano i danni provocati.


Per esempio, pochi di noi si rendono conto che, mentre il DNA delle cellule viene costantemente danneggiato dalle specie reattive dell'ossigeno (così come da altre forze), ci sono anche complessi meccanismi che valutano in  continuazione i danni e eseguono riparazioni al nostro fragile materiale genetico almeno 10.000 volte al giorno in ogni cellula del corpo.


I processi biochimici vitali attraverso cui avviene questa riparazione costante del DNA sono capiti ancora solo parzialmente a causa della loro complessità, della velocità e della difficoltà di studiare complesse interazioni all'interno delle cellule viventi. Inoltre, rimane sconosciuto il modo in cui le cellule percepiscono all'inizio il DNA danneggiato ossidativamente.


In un articolo pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), un gruppo di ricercatori dell'Università del North Carolina di Charlotte hanno annunciato di aver scoperto un meccanismo di sorveglianza precedentemente sconosciuto, conosciuto come punto di controllo del danno al DNA (DNA damage checkpoint), usato dalle cellule per monitorare il DNA danneggiato ossidativamente.


Hanno collaborato alla scoperta, oltre agli autori principali Jeremy Willis, studente laureato in biologia alla UNC Charlotte e Yogi Patel, studente di specializzazione, anche lo studente di specializzazione Barry L. Lentz e l'assistente professore di biologia Shan Yan. "Il danno al DNA è la patologia di base di molte importanti malattie umane, tra cui tumori e malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson, e quindi è importante arrivare a una piena comprensione dei meccanismi sofisticati che hanno le cellule per evitare tali esiti disastrosi", premette Yan.


Due percorsi biochimici, noti come ATM-Chk2 e ATR-Chk1, regolano la risposta delle cellule e la riparazione delle rotture del doppio filamento del DNA e altri tipi di danno al DNA o di stress della replica, rispettivamente. I meccanismi molecolari alla base dell'attivazione del punto di controllo del Chk1 ATR comprendono il disaccoppiamento dell'elicasi del DNA, l'attività di polimerasi e la fine della resezione delle rotture del doppio filamento del DNA. "Il significato di ciò che abbiamo scoperto è che c'è una terza attivazione, precedentemente sconosciuta, del checkpoint ATR-Chk1, e questo meccanismo innovativo è scoperto nel contesto dello stress ossidativo", spiega Yan.


In particolare, il gruppo di Yan ha scoperto che in condizioni di stress ossidativo (in presenza di perossido di idrogeno) una proteina di riparazione dell'escissione di base nota come APE2 ha ruoli inaspettati nel responso al checkpoint: la generazione di DNA a singolo filamento e l'associazione del Chk1. Si sapeva in precedenza che la proteina è coinvolta nella riparazione del danno ossidativo al DNA, ma non al punto rivelato dai risultati dello studio. Il ruolo distinto dell'APE2 nella generazione del DNA a singolo filamento in direzione da 3' a 5' è indicato come rottura e resezione del singolo filamento ("SSB end resection") dagli autori.


Lo studio ha coinvolto esperimenti eseguiti con estratti di uovo di Xenopus lave (rana artigliata africana, una specie usata di solito come animale da laboratorio), un sistema sperimentale sviluppato dal laboratorio di Yan per lo studio della riparazione del DNA e dei meccanismi di checkpoint in condizioni senza cellule. La Xenopus è utile perché è un vertebrato (e quindi abbastanza simile agli esseri umani in termini di biologia cellulare), e le sue cellule di uovo possono essere facilmente prodotte e manipolate.


Yan spera che questa ricerca possa aprire nuove strade a strategie farmacologiche per lo sviluppo di farmaci per il cancro e le malattie neurodegenerative.

 

 

 

 

 


Fonte: University of North Carolina at Charlotte.

Riferimento: J. Willis, Y. Patel, B. L. Lentz, S. Yan. APE2 is required for ATR-Chk1 checkpoint activation in response to oxidative stress. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2013; DOI: 10.1073/pnas.1301445110

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.