Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Stimolazione sonora durante il sonno può migliorare la memoria

Neuron: Ngo et alLe oscillazioni lente dell'attività cerebrale, che si verificano durante il cosiddetto sonno ad onde lente, sono fondamentali per mantenere i ricordi.

Dei ricercatori riferiscono, nell'articolo dell'11 Aprile sulla rivista Neuron di Cell Press, di avere scoperto che dei suoni sincronizzati sul ritmo delle oscillazioni lente del cervello di persone che dormono, esaltano queste oscillazioni e aumentano la loro memoria.


Questo delinea un modo semplice e non invasivo di influenzare l'attività del cervello umano per migliorare il sonno e potenziare la memoria. "Il bello sta nella semplicità dell'inviare stimoli uditivi a basse intensità - un approccio che è allo stesso tempo pratico e morale, se confrontato ad esempio con una stimolazione elettrica - e rappresenta quindi uno strumento semplice negli ambienti clinici per migliorare i ritmi di sonno", dice il coautore Dr. Jan Born, dell'Università di Tubinga in Germania.


Il Dr. Born e i suoi colleghi hanno condotto i test su 11 persone per diverse notti, durante le quali sono state esposte a stimoli sonori o a stimoli fittizi. Quando i volontari sono stati esposti a suoni stimolanti in sincronia con il ritmo lento di oscillazione del cervello, erano in grado di ricordare meglio le associazioni di parole che avevano imparato la sera prima. Invece la stimolazione fuori fase con il ritmo lento di oscillazione del cervello era inefficace.


"È importante sottolineare che la stimolazione sonora è efficace solo quando i suoni si sono in sincronia con il ritmo di oscillazione lento costante, durante il sonno profondo. Abbiamo presentato stimoli acustici ogni volta che insorgeva la parte alta di una oscillazione lenta, e in questo modo siamo stati in grado di rafforzare l'oscillazione lenta, mostrando maggiore ampiezza e per periodi più lunghi", spiega il Dott. Born.


I ricercatori ipotizzano che questo approccio possa essere utilizzato anche più in generale, per migliorare il sonno. "Inoltre, potrebbe essere utilizzato anche per migliorare altri ritmi cerebrali, con un valore funzionale ovvio: come i ritmi che si verificano durante lo stato di veglia e sono coinvolti nella regolazione dell'attenzione", conclude il Dott. Born.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 

 


Fonte: Cell Press, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: Hong-Viet V. Ngo, Thomas Martinetz, Jan Born, Matthias Mölle. Auditory Closed-Loop Stimulation of the Sleep Slow Oscillation Enhances Memory. Neuron, 2013 DOI: 10.1016/j.neuron.2013.03.006.

Pubblicato in Science Daily il 11 Aprile 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari - Immagine Neuron, Ngo et al

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.