Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteine con unico legame consentono l'apprendimento e la memoria

Due proteine hanno un legame unico che attiva i recettori cerebrali essenziali per l'apprendimento e la memoria, non solo per arrivare e rimanere dove sono necessari, ma per essere eliminati quando non lo sono più, dicono dei ricercatori.

I recettori NMDA aumentano l'attività e la comunicazione delle cellule cerebrali e sono in posizione strategica, molto simile a un centro di accoglienza, al punto finale di ricezione nel percorso di comunicazione fra due celle. Sono anche obiettivi nelle condizioni neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson.

Bo-Shiun Chen, PhDI ricercatori hanno scoperto che, in un vero e proprio connubio dalla-culla-alla-tomba, una proteina di incastellatura (la SAP102) che aiuta a stabilizzare il recettore sulla superficie delle cellule, si lega con una subunità del recettore NMDA chiamato GluN2B in due siti, ha detto il Dott. Bo-Shiun Chen (foto), neuroscienziato del Medical College of Georgia alla Georgia Health Sciences University.


Anche se un sito di legame è la norma, queste proteine ne hanno uno che è più forte dell'altro. Quando è il momento di cambiare il recettore normale, il legame più forte si indebolisce e quello più debole trasporta il recettore all'interno della cellula per la degradazione o il riciclaggio. "Un sito di legame è coinvolto nella stabilizzazione del recettore sulla superficie cellulare e l'altro è importante per la rimozione del recettore. Pensiamo che sia un scambio di paradigma; non abbiamo mai pensato che la proteina di incastellatura potesse avere due ruoli", ha detto Chen, corrispondente autore dello studio sulla rivista Cell Reports.

"Crediamo che, comprendendo il normale ricambio di questi recettori, possiamo capire di più su come prevenire la perdita anormale del recettore che si verifica in malattie debilitanti come l'Alzheimer". Nel Parkinson, i recettori si allontanano inspiegabilmente dal punto in cui la sinapsi, il percorso delle informazioni, si connette al neurone, rendendoli meno efficaci. I recettori NMDA dovrebbero raggrupparsi dove le sinapsi si agganciano al neurone ricevente; infatti, è parte di ciò che àncora la sinapsi, ha detto Chen.


È interessante notare che questa proteina fondamentale (la SAP102), membro della famiglia delle proteine di incastellatura MAGUK, è l'unico membro della famiglia conosciuto per contribuire direttamente alle malattie: la sua mutazione causa disabilità intellettiva. Anche se tutte le cellule hanno un sistema di gestione del numero di recettori sulla loro superficie, nell'Alzheimer questo processo di rimozione viene accelerato, i recettori sono sempre più travolti e avvengono minori comunicazioni da neurone a neurone. Il glutammato neurotrasmettitore aiuta a stabilire e a mantenere la sinapsi e si lega anche con i GluN2B.


I recettori NMDA che contengono GluN2B rimangono aperti per ricevere informazioni per lungo tempo, consentendo il tipo di comunicazione vigorosa e sostenuta che consente l'apprendimento e la memoria. Infatti il numero di questi recettori diminuisce naturalmente con l'età, probabilmente una ragione per cui i giovani imparano più facilmente. Quando è il momento di rimuovere un recettore, viene aggiunto fosforo al GluN2B, cambiando la sua funzione in modo che non si leghi alla proteina di incastellatura.


La ricerca di Chen è stata finanziata dal National Institute of Neurological Disorder and Stroke e condotto in neuroni di topi e ratti in coltura. Hanno collaborato: Dr. Roger A. Nicoll, Professore del Dipartimento di Farmacologia Cellulare e Molecolare e Fisiologia dell'Università della California di San Francisco, e la dottoressa Katherine W. Roche, ricercatore senior dell'Istituto nazionale dei disordini neurologici e ictus.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della Georgia Health Sciences University. Articolo originale scritto da Toni Baker.

Riferimento:
Bo-Shiun Chen, John A. Gray, Antonio Sanz-Clemente, Zhe Wei, Eleanor V. Thomas, Roger A. Nicoll, Katherine W. Roche. SAP102 Mediates Synaptic Clearance of NMDA Receptors. Cell Reports, 2012; DOI: 10.1016/j.celrep.2012.09.024.

Pubblicato in ScienceDaily il 30 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.