Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cellule nervose crescono sulla nanocellulosa

I ricercatori delle Università di Chalmers e di Göteborg hanno dimostrato che la nanocellulosa stimola la formazione di reti neurali.

Questo è il primo passo verso la creazione di un modello tridimensionale del cervello. Tale modello potrebbe portare la ricerca sul cervello a livelli completamente nuovi, ad esempio per quanto riguarda l'Alzheimer e il Parkinson.

Prof Paul GatenholmDa due anni il gruppo di ricerca cerca di far crescere cellule nervose umane su nanocellulosa. "Questa è stata una grande sfida", dice Paul Gatenholm, docente di Tecnologia dei Biopolimeri alla Chalmers. "Fino a poco tempo fa le cellule morivano dopo un po', dal momento che non eravamo in grado di farle aderire al substrato. Ma dopo molti esperimenti abbiamo scoperto un metodo per farli attaccare alla struttura, dando loro più carica positiva. Ora abbiamo un metodo stabile per la coltivazione di cellule nervose su nanocellulosa".


Quando le cellule nervose infine si sono fissate al supporto, hanno cominciato a sviluppare e generare contatti tra loro, le cosiddette sinapsi. E' stata prodotta una rete neurale di centinaia di cellule. I ricercatori possono ora utilizzare impulsi elettrici e sostanze chimiche di segnalazione per generare impulsi nervosi, che si diffondono attraverso la rete in modo molto simile a come avviene nel cervello. Essi possono anche studiare come le cellule nervose reagiscono con altre molecole, come i prodotti farmaceutici.


Cellule nervose che crescono su una struttura
tridimensionale di nanocellulosa. Una delle
applicazioni che il gruppo di ricerca vorrebbe
studiare è la distruzione delle sinapsi tra le cellule
nervose, uno dei primi segni dell'Alzheimer. Le
sinapsi sono i collegamenti tra le cellule nervose.
Nell'immagine, le sinapsi funzionanti sono gialle e
i punti rossi indicano dove le sinapsi sono state
distrutte.Illustrazione di Philip Krantz, Chalmers.

I ricercatori stanno cercando di sviluppare un "cervello artificiale", che può aprire nuove possibilità nella ricerca sul cervello e l'assistenza sanitaria e, infine, può portare allo sviluppo di biocomputer. Per cominciare, il gruppo si propone di indagare sulla distruzione delle sinapsi tra le cellule nervose, che è uno dei primi segni dell'Alzheimer. Ad esempio, vorrebbero coltivare cellule nervose e studiare come le cellule reagiscono al liquido spinale dei pazienti.


In futuro questo metodo può essere utile per testare diversi farmaci candidati che potrebbero rallentare la distruzione delle sinapsi. Inoltre, si potrebbe fornire una migliore alternativa agli esperimenti su animali nel campo della ricerca sul cervello in generale. La capacità di coltivare le cellule nervose su nanocellulosa è un importante passo avanti in quanto ci sono molti vantaggi nel materiale. "Si possono creare pori nella nanocellulosa, consentendo alle cellule nervose di crescere in un matrice tridimensionale. Questo dà confort extra alle cellule e crea un ambiente realistico di coltivazione che è più simile a un vero cervello rispetto alla fonte di coltivazione tridimensionale delle cellule", dice Paul Gatenholm.


Paul Gatenholm dice che ci sono una serie di nuove applicazioni biomediche per la nanocellulosa. Attualmente sta guidando anche altri progetti che utilizzano il materiale; ad esempio, un progetto in cui i ricercatori stanno usando la nanocellulosa per sviluppare la cartilagine e creare orecchi esterni artificiali. Il suo gruppo di ricerca ha sviluppato in precedenza vasi sanguigni artificiali fatti di nanocellulosa, che si stanno valutando in studi pre-clinici.


La ricerca sulle nuove aree di applicazione della nanocellulosa è di grande importanza strategica per la Svezia. Vari progetti sono finanziati dalla Knut e Alice Wallenberg Foundation e condotti in collaborazione tra la Chalmers e la KTH all'interno del Wallenberg Wood Science Center (WWSC).


La nanocellulosa è un materiale composto da fibre di cellulosa di dimensioni nanometriche. Tipiche dimensioni sono: larghezze da 5 a 20 nanometri e lunghezze fino a 2.000 nanometri. La nanocellulose può essere prodotta dai batteri che tessono una fitta struttura di fibre di cellulosa. Può anche essere isolata dalla polpa di legno mediante trasformazione in un omogeneizzatore ad alta pressione.

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Fonte: Materiale della Chalmers University of Technology, via AlphaGalileo.

Pubblicato in ScienceDaily il 19 Marzo 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)