Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scansione 'a doppia fase' riduce costi e radiazioni per i pazienti con declino cognitivo

The comparability of early phase amyloid PET and FDG PET images at the single subject levelLa comparabilità delle immagini FDG-PET e PET-amiloide di fase iniziale, a livello di singolo soggetto.

Un nuovo protocollo di scansione di medicina nucleare può sostituire due tipi separati di scansione per valutare i cambiamenti cerebrali legati alla compromissione cognitiva, tagliando i costi e l'esposizione alle radiazioni per i pazienti, oltre a fornire loro maggiore comfort.


Il protocollo, chiamato PET amiloide a doppia fase, può valutare sia la deposizione amiloide che la neurodegenerazione con una singola iniezione di tracciante, aiutando i medici a classificare i pazienti sul continuum del morbo di Alzheimer (MA). Questa ricerca è stata pubblicata nel numero di febbraio del Journal of Nuclear Medicine.


IL MA provoca diversi cambiamenti nel cervello, che includono la neurodegenerazione e la deposizione di amiloide-beta (Aβ). Attualmente, si usano scansioni PET con 18F-FDG per misurare il metabolismo cerebrale, che può indicare la neurodegenerazione. Le scansioni PET amiloide vengono eseguite per valutare la deposizione di Aβ, una caratteristica chiave del MA.


“Durante le scansioni PET amiloide, i medici di medicina nucleare attendono almeno 50 minuti dopo l'iniezione del radiotracciante per acquisire l'immagine della deposizione di Aβ. Se le immagini vengono prese anche immediatamente dopo l'iniezione (fase iniziale), possono fornire una misura di perfusione cerebrale. Poiché la perfusione cerebrale e il metabolismo cerebrale sono strettamente correlati, le informazioni sulla perfusione potrebbero sostituire una scansione PET 18F-FDG", ha affermato Cecilia Boccalini MSC, dottoranda del Laboratory of Neuroimaging and Innovative Molecular Tracers e della Facoltà di Medicina dell'Università di Ginevra (Svizzera) e della Facoltà di Neuroscienze all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.


Lo studio mirava a confrontare le scansioni PET amiloide di fase iniziale con le scansioni 18F-FDG a livello individuale, nonché la loro capacità di distinguere i pazienti lungo il continuum del MA. Un totale di 166 pazienti che includevano individui cognitivamente intatti, altri con lieve decadimento cognitiva e altri ancora con demenza, sono stati sottoposti a scansioni PET 18F-FDG e amiloide nella fase iniziale. Per ciascun paziente sono state create mappe di ipoperfusione cerebrale (dalla scansione PET amiloide di fase iniziale) e dell'ipometabolismo cerebrale (dalla scansione PET 18F-FDG) e poi confrontate.


I risultati hanno mostrato che l'ipoperfusione cerebrale valutata dalla PET amiloide di fase iniziale è paragonabile all'ipometabolismo cerebrale valutato da 18F-FDG-PET. I modelli di ipoperfusione e ipometabolismo sono stati anche ugualmente in grado di distinguere i pazienti con malattie neurodegenerative dai controlli.


"Questo protocollo amiloide-PET a doppia fase consente ai medici di misurare l'amiloide cerebrale e la perfusione in un'unica procedura", ha dichiarato Valentina Garibotto MD, responsabile di medicina nucleare e della divisione di scansione molecolare dell'ospedale dell'Università di Ginevra e prof.ssa associata all'Università di Ginevra. “Ottenere dati sia amiloidi che di perfusione con una singola iniezione di tracciante è ottimale in termini di sicurezza, di esposizione alle radiazioni, di comfort e di costi per il paziente. Il nostro lavoro supporta l'uso di routine del protocollo PET amiloide a doppia fase nella pratica clinica".

 

 

 


Fonte: Society of Nuclear Medicine and Molecular Imaging (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: C Boccalini, ...[+11], V Garibotto. Early-Phase 18F-Florbetapir and 18F-Flutemetamol Images as Proxies of Brain Metabolism in a Memory Clinic Setting. Journal of Nuclear Medicine, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.