Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come permettere il turismo a persone con malattie che di solito le tengono a casa?

Dopo l'interruzione per il Covid-19, l'industria globale del turismo si è nuovamente riaperta; tuttavia, i viaggi rimangono una sfida seria per un folto gruppo di persone. L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il 20% della popolazione mondiale soffre di malattie croniche non trasmissibili come diabete, malattie cardiache, cancro o disturbi mentali (inclusa la demenza), che possono rendere difficili, e per alcuni addirittura impossibili, i viaggi per vacanza.


Un progetto di ricerca interdisciplinare della Edith Cowan University ha messo in evidenza l'impatto che questa decisione (non andare in vacanza) può avere sulle persone con queste sfide sanitarie e ha delineato le ripercussioni future per l'intero settore. Il progetto della ECU ha introdotto il concetto di 'terapia del viaggio', che vede il turismo come mezzo per migliorare la salute mentale e il benessere.


Il ricercatore dott. Jun Wen ha affermato che è fondamentale che il settore del turismo risponda meglio alle persone vulnerabili con disturbi fisici o psicologici, un mercato che ha descritto come importante ma troppo spesso trascurato:

"La maggior parte di queste persone è in grado di viaggiare ma rimane vulnerabile durante i viaggi e necessita di servizi intensivi. Il mondo ha una popolazione che invecchia, quindi ci saranno sempre più persone che affrontano le sfide che porta la vecchiaia, come demenza, limiti fisici e così via.

“Ci sono anche più persone che vengono diagnosticate con problemi di salute mentale, come depressione e ansia. Il turismo deve essere in grado di accogliere viaggiatori vulnerabili come questi per la sopravvivenza del settore, ma anche perché la salute è importante e, come ha dimostrato il nostro lavoro precedente, il turismo può aiutare la salute".

 

Cosa può fare il settore

Il dott. Wen ha affermato che ci sono numerose iniziative che potrebbero rendere le destinazioni più accessibili alle persone vulnerabili. Si potrebbero implementare delle strategie in tutta la catena del settore turistico (cibo, alloggio, trasporti, viaggi, shopping e intrattenimento) e potrebbero includere di considerare, o agevolare con incentivi, i caregiver che devono accompagnare i viaggiatori.


Il dott. Wen ha affermato che la formazione è cruciale:

"Il personale e le parti interessate hanno bisogno di formazione per essere consapevoli delle esigenze e delle necessità dei viaggiatori vulnerabili. Ciò può includere lo sviluppo di manuali per standardizzare i servizi per i viaggiatori vulnerabili, migliorare le infrastrutture accessibili e equipaggiare in modo appropriato le strutture professionali di emergenza e assistenza, ad esempio con strumenti di pronto soccorso.

"Il settore può anche personalizzare i servizi per diversi segmenti di viaggiatori, come persone con demenza, depressione o ansia".


Il dott. Wen ha affermato che anche i progressi tecnologici potrebbero avere un ruolo importante nel portare i benefici del turismo a più persone:

"Non tutti possono fare fisicamente dei viaggi. Il settore del turismo dovrebbe sviluppare prodotti virtuali che consentono a tutti i viaggiatori di essere presenti in una destinazione e di godere di benefici sanitari e ricreativi".

 

 

 


Fonte: Edith Cowan University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: F Hu, [+2], W Wang. Travel medicine in hospitality: an interdisciplinary perspective. Int J of Contemp Hospit Mgmt, 18 Jan 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.