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Il consulente finanziario come gestisce un cliente con Alzheimer?

I baby boomer hanno guidato l'attuale crescita della popolazione over-65 a un livello senza precedenti nella storia degli Stati Uniti. Questa generazione ha portato sia sfide che opportunità all'economia, alle infrastrutture e alle istituzioni.


Secondo le cifre di quest'anno rilasciate dall'Alzheimer's Association, una persona su 10 over-65 sviluppa il morbo di Alzheimer (MA) e, entro il 2050, il numero di over-65 con demenza di MA dovrebbe raggiungere i 13,8 milioni.


In questa società che invecchia e con la crescente prevalenza del MA, i clienti dei consulenti finanziari e dei CPA (Certified Public Accountant = contabile pubblico certificato) vivono più a lungo, una possibile fonte di problemi, come ad esempio quando il cliente ha problemi di decadimento cognitivo che possono interferire con il rapporto.


Il consulente finanziario o il CPA può notare inizialmente alcune capacità diminuite nelle prime fasi della malattia, alcuni cambiamenti di personalità insieme con perdita di memoria. Il cliente può avere difficoltà a ricordare gli eventi recenti, ma può ricordare le cose che hanno avuto luogo anni prima.


Le difficoltà della comunicazione diventano evidenti e, oltre ad una mancanza di comprensione, il cliente può mostrare una grande confusione, soprattutto nella gestione delle sue finanze. Questo è il momento in cui di solito iniziano i problemi nella relazione professionale.


Per quanto sia difficile o spiacevole, il consulente deve discutere in modo diretto con il cliente, che può risentirsi di eventuali implicazioni della sua condizione. Di conseguenza, il consulente può perdere il cliente, ma i problemi non possono essere ignorati.


Il consulente può prendere in considerazione alcune pratiche per gestire il deterioramento cognitivo del cliente; pratiche che danno al cliente dignità e rispetto continui. Ad esempio, il consulente potrebbe incontrare più di frequente il cliente per un breve lasso di tempo, in quanto ciò lo aiuta a concentrarsi solo su uno o due argomenti per riunione.


Sarebbe una buona idea per il consulente anche suggerire che il suo cliente si faccia accompagnare dal coniuge o da un familiare di fiducia agli incontri. Il consulente potrebbe anche prendere appunti dettagliati e darne una copia al cliente e ai suoi familiari.


Dal momento che l'ambiente familiare è più comodo per una persona con MA, potrebbe essere utile per il consulente incontrarsi a casa del cliente. Nel suo proprio ambiente, l'individuo potrebbe essere più concentrato, non dovrebbe prepararsi per la riunione o preoccuparsi di essere portato a un ufficio.


Quando non è disponibile una persona di contatto o un familiare, il consulente dovrebbe considerare di contattare agenzie statali o governative locali che forniscono servizi agli anziani. Alcune leggi statali possono assegnare un dovere al consulente o al CPA di segnalare sospetti abusi fisici, negligenza o sfruttamento economico di un cliente anziano. In questi casi, devono essere informati i servizi statali di protezione degli anziani.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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