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Cos'è la 'perseverazione' riferita all'Alzheimer o alla demenza?

Perseverazione (perseveration) è il persistere a ripetere una parola, una frase o un gesto, anche dopo la fine dello stimolo originale che ha portato alla parola, frase o gesto.


Si tratta di un sintomo molto comune del morbo di Alzheimer (MA), il più delle volte a partire dalla fase iniziale, ed i sintomi aumentano in modo significativo con il progredire della malattia.


Ad esempio, se si chiede a un paziente dove è nato e lui risponde “Baton Rouge”, egli può rispondere di nuovo "Baton Rouge" anche alla domanda “Qual è il tuo colore preferito?”. “Baton Rouge” sarà la risposta a una serie di domande. E' praticamente bloccato su questa risposta particolare e non è in grado di cambiare tra le idee. La persona interessata è inconsapevole della sua ripetizione; è involontario.


La perseverazione è presente nel MA e nella demenza fronto-temporale, nonché in altre forme di demenza e altri disturbi cerebrali, come la schizofrenia o le lesioni cerebrali traumatiche.


È stato osservato anche un tipo di perseverazione chiamato 'perseverazione grafica' nelle persone con MA, demenza da corpi di Lewy e demenza vascolare. C'è perseverazione grafica quando una persona continua a disegnare la stessa forma o figura che è le stato originariamente chiesto di disegnare. Per esempio, a un paziente può essere chiesto di disegnare un quadrato e lo fa. Invitato a disegnare un cerchio, continua a disegnare il quadrato ogni volta.


Caregiver e professionisti sanitari, naturalmente, diventano molto irritati e impazienti per questa costante ripetizione. Ci sono consigli e strategie per aiutare la persona colpita a uscire da questa proverbiale 'ruota del criceto'.


Cerca sempre la ragione dietro il comportamento perseverante. Il comportamento insorge attorno a certe persone, in un ambiente particolare o ad una certa ora del giorno? La persona può tentare di comunicare in queste circostanze, così il caregiver dovrebbe fare un respiro profondo e cercare di non essere reattivo, ma pensare a come la persona cara si sente al momento.


Rassicurare, reindirizzare verso un'attività piacevole e significativa, andare a fare una passeggiata o qualche altra forma di esercizio fisico, ascoltare musica e stare calmi e pazienti, sono tutti modi in cui il caregiver può contribuire a mettere la persona a suo agio e a ridurne la paura.


Evita di sfidare ciò che la persona interessata sta dicendo o di farle notare che si sta ripetendo; ciò causerà solo più ansia e agitazione.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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