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"Perdere la testa"?

Questo articolo è stato ispirato da una paziente che recentemente giurava che stava "perdendo la testa".

Lei lo ha addebitato all'inizio della menopausa o al ritorno a casa di sua figlia, matricola al college, per la pausa estiva.

In realtà, ho sentito molte donne affermare che la loro concentrazione e la memoria non sono più come prima. Queste sono lamentele comuni delle donne in transizione menopausale; cambiamenti durante la menopausa possono mettere paura e portare alcune donne a pensare che hanno i primi sintomi della demenza. Questo, per fortuna, di solito non è il caso.


Come influisce la menopausa sulla memoria?

Quando una donna diventa più smemorata, si può chiedere se va biasimato il calo di estrogeni. Però vi sono poche prove che i livelli di estrogeni più bassi colpiscono il cervello. Questi cambiamenti sono di solito dovuti al normale invecchiamento o stato d'animo. Di solito regrediscono dopo la menopausa.

Tuttavia, le donne più giovani che hanno avuto una "menopausa chirurgica" (avendo avuto rimosse entrambe le ovaie), possono manifestare immediati e gravi sintomi della menopausa. Studi hanno dimostrato che questo processo può avere un effetto negativo sulla memoria. Abilità mentali, come ricordare le parole, possono essere difficili subito dopo la menopausa chirurgica.

Dal momento che il legame tra i livelli di ormone circolanti e il deterioramento cognitivo è debole, la terapia ormonale per i sintomi cognitivi o la prevenzione della demenza non è raccomandata.


Quali cambiamenti mentali possono verificarsi con l'età?

Quando invecchiamo, le nostre capacità mentali possono rallentare. Anche lo stress, nella mezza età, può influenzare il sonno. Esigenze del lavoro, figli adolescenti, sindrome da "nido vuoto", genitori anziani, relazioni, preoccupazioni per la salute e guai finanziari pretendono il loro pedaggio. La mancanza di sonno influisce negativamente sulla capacità di concentrazione e la stanchezza risultante durante il giorno può portare ad essere meno attenti e a problemi di lavoro e di vita quotidiana. La buona notizia è che con l'età, si può continuare ad acquisire conoscenze, abilità e competenze.


Come si può rimanere mentalmente forti?

Ci sono molti modi per tenere la mente forte. Attività fisica e mentale e una vita sociale equilibrato, hanno tutti effetti positivi sulla mente, possono scongiurare gli effetti dell'invecchiamento e delle malattie che contribuiscono alla demenza. Anche una corretta alimentazione è una chiave. Gli alimenti che sono salutari per il cuore di solito sono sani anche per il cervello.

Forse la migliore strategia per mantenere le abilità cognitive attiene strettamente alla sapienza comune: dieta, esercizio fisico (fisico e mentale), ridurre al minimo lo stress e lottare per l'equilibrio nella vita.


Per saperne di più (in Inglese):

 

 

 


Top PhotoScritto dal Dr. Christian S. Pope, ostetrico e ginecologo. Ha gli studi a New Bedford e Mattapoisett e pratica al St. Luke's Hospital, unità di New Bedford del Southcoast Hospitals Group.

 

Pubblicato in SouthCoastToday.com il 1 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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