Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza e gioia possono convivere? Trovare felicità nel declino cognitivo.

Una donna saggia mi ha detto che non riusciva ad immaginare cosa intendevo con gioia e dignità all'interno della demenza. Lei ha visto una persona cara morire di demenza, e sembrava orribile.


Sono d'accordo. La demenza oggi è dolorosa. Ma non deve essere così brutta. Non posso garantire la gioia e la dignità per nessuno, inclusa me stessa, non parliamo di te. Posso condividere i miei piani su come spero di trovare qualcosa di diverso dall'agonia nella demenza.


Farò dei piani in anticipo. Prenderò alcune misure di buon senso, come redarre una direttiva anticipata, un documento che specifichi quale tipo di assistenza medica voglio, e non voglio, verso la fine e chi dovrebbe prendere decisioni quando non potrò più farlo.


Condividerò tutto questo con la mia famiglia. Molte persone hanno queste forme, che includono procura e testamento biologico. Per fare una buona direttiva anticipata, imparerò il più possibile su com'è la demenza, quindi la mia direttiva sarà ben informata. Non voglio un tubo di alimentazione o un ventilatore alla fine della vita, o qualsiasi cosa eccetto ciò che mi dà conforto.


Le direttive anticipate sono importanti, ma riguardano solo le cure mediche, e questo è ben lungi dall'essere tutto ciò di cui ho bisogno per vivere bene con la demenza. Ho intenzione di affrontare un lavoro duro, che è quello di cambiare la mia mente. Inizierò da me e cercherò di attuare il cambiamento che ritengo debba fare la nostra società.


Così tante persone sentono 'demenza' e pensano solo alla fase finale, a una persona legata al letto, muta, dolorante. Se è fortunata è vicina alla morte. Potremmo fare così tanto per rendere migliore quella conclusione, ma oggi voglio parlare dei 10 anni o più di demenza che ci sono prima della fine.


Quando siamo adolescenti, costruiamo con orgoglio nuove competenze e nuove forme di indipendenza. La demenza è un processo opposto, porta una perdita graduale e irreversibile delle forze cognitive. Non è solo memoria. È anche la capacità di pianificare, gestire denaro, parlare fluentemente, persino camminare.


Queste sono perdite pesanti, non si può negarlo. Ma c'è un altro modo di guardare alla demenza, un bicchiere mezzo pieno. Posso vederti roteare gli occhi, ma cerca di non farlo. Non nego che la demenza sia difficile. Ma non arriva in un giorno: ci vuole un decennio o più. E durante quegli anni ci sono molti punti di forza che restano.


La demenza potrebbe essere meno difficile se ci concentriamo e supportiamo gli attributi positivi che ci rimangono. Ad esempio, molti conservano l'amore per la musica. Molte città ospitano cori per quelli con demenza, spesso con i loro partner. Cantare porta gioia a quelli con e senza demenza. Quella attività felicemente condivisa può fare la differenza in un giorno per qualcuno con demenza e per coloro che si prendono cura di lei.


Allo stesso modo, molti musei e gruppi di attivisti hanno costruito grandi programmi che invitano coloro che hanno la demenza a vedere e godersi l'arte. Questi programmi portano gioia a quelli con demenza attraverso varie strade, come l'esperienza della bellezza, la possibilità di far sgorgare un ricordo di molto tempo fa, e l'opportunità di condividere il significato attraverso le immagini quando le parole non escono più facilmente.


Arts and Minds è uno di questi programmi a New York, che collabora con diversi musei per organizzare programmi per le persone affette da demenza e i loro caregiver. Sembra una festa scatenata. Se ho la demenza, iscrivimi.


Mentre cerco di rimodellare la mia visione della demenza, continuerò a cercare cose che abbiano il potenziale per rendermi felice quando perdo capacità e competenze. Non aspetto con ansia il giorno in cui non potrò più leggere romanzi, poiché amo farlo.


Ma se ho la demenza, quel giorno potrebbe arrivare. Sono più capace di pensare alle alternative ora che la mia mente è a pieno regime, quindi ci arriverò. Sto pensando di tornare ai libri per bambini. Alcuni potrebbero trovare questo infantile, ma io no.


Un buon libro è un buon libro, e in realtà sono ben disposta a trovare una scusa per tornare ai libri che amavo leggere ai miei figli. Dr. Seuss è divertente e, come si suol dire, è divertente per i bambini di tutte le età. Idem per Maurice Sendak. Quando non riesco a leggerli da sola, scommetto che mi piacerà farmeli leggere da qualcuno. I libri mi hanno sempre portato sentimenti felici, e scommetto che il libro giusto continuerà a farlo se e quando sarò sul sentiero della demenza.


Un grande articolo su The Washington Post parlava di un movimento per separare la demenza "dalla narrativa della tragedia". Sono a bordo. La demenza è dura: non c'è niente di più facile che trovare la tristezza lì. Ciò che richiede un po' più di creatività e un cambiamento nel modo in cui tutti pensiamo, è trovare una luce, forse solo una luce soffusa, ma è un inizio.

 

 

 


Fonte: Tia Powell MD, dirige il Centro di Bioetica Montefiore Einstein ed è autrice di Dementia Reimagined: Building a Life of Joy and Dignity from Beginning to End.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)