Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Orologio circadiano scandisce il ritmo delle centrali energetiche delle cellule

Il metabolismo energetico cellulare segue anche il ritmo dell'orologio circadiano: uno studio dell'Università di Basilea ha ora dimostrato esattamente come funziona, rivelando per la prima volta la relazione tra il ritmo circadiano e la rete mitocondriale.


Innumerevoli orologi geneticamente controllati ticchettano all'interno di diverse parti del nostro corpo, come il fegato, i reni e il cuore. Tra le altre cose, avviano molti processi metabolici, assicurando che questi avvengano all'ora ottimale del giorno.


I mitocondri - piccoli organelli che esistono in quasi tutte le nostre cellule e forniscono loro energia - hanno un ruolo importante in questi processi cellulari. Fino ad ora non era chiaro esattamente come il ritmo circadiano di 24 ore regolasse il metabolismo energetico.

 

La proteina di fissione imposta il ritmo

Nella maggior parte delle cellule, i mitocondri si connettono in una rete in continua evoluzione che può adattarsi a varie condizioni. I mitocondri possono quindi fondersi insieme e quindi dividersi di nuovo. L'interruzione di questa dinamica fissione-fusione può portare a problemi di salute.


I ricercatori hanno ora studiato esattamente come la rete mitocondriale interagisce con il nostro orologio biologico interno usando una combinazione di modelli in vitro, topi mancanti di orologio o topi con una fissione mitocondriale compromessa.


I loro risultati mostrano che il ciclo di fissione-fusione mitocondriale è controllato dalla proteina di fissione Drp1, che a sua volta è sincronizzata da un orologio biologico interno. Questo ritmo è fondamentale per determinare quando e quanta energia possono fornire i mitocondri.


"L'ora del giorno determina la conformazione della rete mitocondriale e questa, a sua volta, influenza la capacità energetica delle cellule", spiega l'autrice senior dello studio, la prof.ssa Anne Eckert, ricercatrice dell'Università di Basilea.


Relazione tra orologio circadiano e produzione di energia

I ricercatori hanno anche dimostrato che la rete mitocondriale perde il suo ritmo quando l'orologio circadiano è compromesso, il che provoca un calo della produzione di energia nelle cellule.


Allo stesso modo, il deterioramento farmacologico o genetico della proteina di fissione Drp1 altera il ritmo di produzione di energia, che a sua volta influenza il ritmo dell'orologio circadiano.


Queste scoperte potrebbero avere un ruolo nello sviluppo di nuovi approcci terapeutici; per esempio, per le malattie che sono caratterizzate da un orologio circadiano compromesso e una funzione mitocondriale compromessa, come l'Alzheimer.

 

 

 


Fonte: University of Basel (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Karen Schmitt, Amandine Grimm, Robert Dallmann, Bjoern Oettinghaus, Lisa Michelle Restelli, Melissa Witzig, Naotada Ishihara, Katsuyoshi Mihara, Jürgen A. Ripperger, Urs Albrecht, Stephan Frank, Steven A. Brown, Anne Eckert. Circadian Control of DRP1 Activity Regulates Mitochondrial Dynamics and Bioenergetics. Cell Metabolism, 2018; DOI: 10.1016/j.cmet.2018.01.011

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)