Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa può fare un post toccante su FB a proposito della madre con Alzheimer ...

Un post toccante su FB a proposito della madre con Alzheimer ...Jann Arden: 'La parte più dura è che è furiosa con me. Mi guarda con tanto odio da togliere il fiato, e quindi le passa, e la vedo di nuovo spumeggiare in superfice di se stessa e mi chiedo come sono arrivata a questo punto'.

La cantautrice Jann Arden ha condiviso su Facebook una fotografia del suo rapporto con la madre, una donna che, secondo quello che dice, può guardarla con un odio incredibile un minuto e poi improvvisamente tornare ad essere se stessa, a causa dell'Alzheimer.


Nel post su Facebook di Lunedi pomeriggio, condiviso più di 6.800 volte, con 31.000 'mi piace' e oltre 3.500 commenti, la Arden ha descritto come sta cambiando la personalità della madre.


"L'altra sera mi ha detto che mi avrebbe denunciato quando 'tutto questo sarà finito' ... Signore, abbi pietà. Sta diventando davvero paranoica e davvero impaziente e pensa semplicemente che tutte le persone e il loro gatto la vogliano prendere", ha scritto la Arden. "L'altra sera è venuta qui con la vecchia pelliccia di visone di mia nonna e ha detto che 'quelle donne stavano cercando di rubarla ...'. Voleva che la nascondessi in cantina".


La Arden ha detto di essere addolorata per i cambiamenti e grata per l'aiuto di un operatore di compagnia che dà il suo tempo alla madre. "E' sempre in movimento. Non si ferma mai. Si alza e cammina e muove gli oggetti e si siede e vede persone immaginarie attraverso gli alberi".


La Arden ha detto che la parte più difficile è che la madre spesso si arrabbia con lei, guardandola con "tanto odio da togliere il respiro. C'è un tale contrasto da un momento all'altro e mi insegna costantemente. Mi rende più forte e più umile e più empatica (sic) e altruista e gentile. E' semplicemente la vita che è la vita e la devi abbracciare tutta con il cuore che batte sulla tua spalla e con un sorriso sul viso ... e non dimenticare di piangere, perché questo ti farà superare qualsiasi cosa. Mia madre dice che è il lubrificante di Dio a farti passare attraverso i punti stretti. Questa è buona".


La risposta sul social media è stata estremamente positiva, molti altri hanno condiviso le loro storie emotive, cosa vuol dire avere a che fare con l'Alzheimer.


L'utente di Facebook Karen Smith Gray ha scritto di aver lavorato in una casa di cura per quasi 26 anni, di cui 10 in una unità di Alzheimer, e ha dato dei consigli: "Ricordati di andare con la mamma sul suo cammino. Se ti ricorda come bambina che gioca con le bambole Barbie, rompi le bambole e inizia a giocare. Vai gentilmente con lei e guidala dolcemente in modo che non faccia male a se stessa. Sei nelle mie preghiere".


Un'altra donna ha condiviso una poesia che ha scritto per la sua mamma che ha convissuto con la malattia per 20 anni, e molti altri hanno dato idee di come hanno affrontato gli effetti.


"Quando mio padre era alla fine della sua battaglia con l'Alzheimer ho fatto questo", ha scritto Wendy Rose. "Sopra il suo letto ho messo un cartello che diceva: il mio nome è William. Sono stato sposato con Audrey per 52 anni e ho 5 figli. Ho scritto libri per bambini. Ero un insegnante di scuola. Ho fatto il servizio militare nei Marines olandesi, ecc. Questo ha fato capire alle infermiere quant'era grande mio padre. Potevano chiedere a lui di tutti i tipi di cose del suo passato. Lo rendeva più che un paziente. E gli ha dato dignità".


Il commento con la votazione più alta al post della Arden è stato quello della capitalista di ventura canadese Arlene Dickinson, famosa per Dragon's Daen, che ha scritto: "Aiuti così tanti condividendo così candidamente [i tuoi sentimenti] Jann Arden. Ora sei una buona madre. I nostri ruoli si invertono ed è il nostro turno di essere genitori per i genitori che hanno bisogno di noi".


Cindy Bond, del team di supporto dell'Alzheimer Society of Calgary ha detto che il post della Arden ha aperto una conversazione che ha indotto molte persone a parlare del loro cammino con la demenza: "Quello a cui ho assistito qui, lavorando all'Alzheimer's Society, è frustrazione, tanto dolore ... quello che noi chiamiamo afflizione ambigua. Non c'è cerimonia per marcare l'afflizione, è una perdita giorno dopo giorno, o settimana dopo settimana, quindi è molto, molto difficile. Il dolore, la rabbia, la frustrazione e quella cosa molto comune (Jann sta rompendo quelle barriere) che è il tipo di isolamento che devono affrontare le famiglie".

 

 

 


Fonte: Erika Tucker in Global News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.