Cara Coleen
La mia cara moglie soffre di demenza e sta peggiorando costantemente.
Da qualche tempo sono in contatto con una signora dal Texas la cui madre ha anch'essa la malattia e si trova in una casa di cura.
Siamo, come si potrebbe dire, "amici di demenza".
Questa amicizia è cresciuta nel tempo e sento che c'è amore tra di noi. So che non ci incontreremo mai, a meno che le cose non cambino.
Questa signora è disabile, non molto, ma abbastanza per non essere in grado di lavorare. Lei non mi ha mai chiesto niente né io gliel'ho offerto, godiamo semplicemente della compagnia e ci sosteniamo a vicenda.
La mia domanda è: anche se amo mia moglie profondamente, la sto lentamente perdendo, per cui il mio legame con questa signora è disonesto verso mia moglie oppure ho diritto a sentire di nuovo un po' di felicità?
Coleen risponde:
La demenza è una malattia crudele e capisco molto bene il motivo per cui hai stabilito una relazione con qualcuno che sa quello che stai passando e come ti senti. È per questo che ti sei messo in relazione.
Mia madre aveva l'Alzheimer, quindi posso dire con tutta sincerità che non credo che tu stia tradendo tua moglie.
La demenza può essere un'esperienza molto isolante per la famiglia e per le persone care. Il rapporto con qualcuno, con cui parlare, ha un valore inestimabile.
Io non credo che ci sia qualcosa di sbagliato in ciò, e chi lo fa non è mai passato attraverso la perdita di un proprio caro per la demenza.
Però capisco anche il senso di colpa. Come ho detto in passato, l'ho patito terribilmente io stessa, perché avevo paura ad andare a trovare mia madre, che sembrava non riconoscermi per niente verso la fine.
La tua non è una relazione amorosa e, come dici tu, questa amicizia on-line ha poche probabilità di trasformarsi in qualcosa di più.
E' come se foste anime gemelle che attraversano il dolore, la rabbia e la tristezza di perdere qualcuno che amate.
Fonte: Coleen Nolan in Mirror.co.uk (>English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.