Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza il Lunedi Mattina (6): la sintesi

Quando mia madre si è allontanata da casa (vedi episodi precedenti), per cercare la «casa», ha intrapreso un'Avventura Eccellente che continua a risuanare nella nostra vita.


Io, che avevo l'incarico, e me ne prendo la responsabilità, sono quella che si sente più ipervigilante per dove si trova e per la sua sicurezza.


Quando passo la notte a casa dei miei genitori, mi sogno senza sosta di lei. La notte scorsa ho sognato che eravamo state invitate ad una conferenza in cui lei parlava con eloquenza della sua demenza, mentre io cercavo di svignarmela nuda su quattro zampe come se questo potesse nascondere la mia nudità.


Per fortuna, la sveglia mi ha svegliato da questo dilemma imbarazzante. Poco dopo, quando è venuta fuori dalla sua camera da letto, ho dovuto seguirla per vedere se davvero avesse qualche intuizione eloquente.


"Allora, ti senti come se stessi dando i numeri?" Chiedo. Aveva l'abitudine di insistere che aveva tutti i numeri [marbles in inglese] e si risentiva qualcuno pensava che li stesse perdendo. Ho pensato che "numeri" avrebbe innescato una risposta. Oggi lei risponde: "Numeri [Marbles]? Cosa sono?". Ridacchio: "Perchè mi sento come se ne avessi perso un sacco dei miei ultimamente". In realtà sto scomettendo sulle sue intuizioni. Qual è quella demente ora?


Nonostante il mio trauma e il conseguente eccesso di vigilanza, credo che la sua Avventura Eccellente sia stata una benedizione travestita. E' stato un suono di sirena sgradevole che ci ha segnalato la sua capacità di vagare, e un catalizzatore che ci ha portato a far decollare la sua assistenza a 24/7, che è chiaramente meglio per lei.


A dimostrazione della necessità di installare un sistema di sicurezza video in tutta la casa, il suo salire in macchina e guidare lontano è stata una dimostrazione enfatica ed efficiente di quanto fosse disturbata dall'essere lasciata a casa da sola. Ora sappiamo che ha bisogno di persone che si prendono cura di lei per orientarla e rassicurarla, perchè il tempo e il luogo non sono più impressi in lei.


Eccoci dunque sei mesi più tardi. In questo Lunedi mattina di ottobre, guardo il suo vagare per la casa, in cerca di qualcuno. La chiamo mentre passa, ma lei non mi vede, la sua ecolocalizzazione è in declino. Infine, mi spia ed esprime sollievo. "Tutte le persone se ne sono andate!", si lamenta. "Beh, io sono qui. Non ti lasciamo mai a casa da sola. Qualcuno è sempre con te", la rassicuro. Lei afferma: "Questo va bene. Perchè qualcuno deve assicurarsi che tutto vada bene!". Ah, l'eloquenza che stavo cercando. Anche lei sa che non è una buona idea restare a casa da sola.


Ma incredibilmente il ricordo della sua Avventura Eccellente era già completamente cancellato nel momento in cui l'ho ripresa al Pronto Soccorso. Com'è affascinante pensare che il suo cervello non era in grado di mantenere il ricordo della sua avventura, perfino mentre questa era in corso.


In realtà, la sua mancanza di memoria e il suo disorientamento ci sta tutt'ora mistificando. Tutti noi sei del team di assistenza ci commiseriamo spesso, e a quanto pare siamo vittime di una specie unica di «demenza del caregiver», mentre continuiamo a essere increduli quando lei non riesce a ricordare cos'è una fragola, come indossare un costume da bagno, chi sono i suoi nipoti, o di avere pranzato cinque minuti fa.


Suppongo che non riusciremo mai ad adattarci completamente a questa realtà, soprattutto perché la barra continua a muoversi. Il mese scorso, mia madre riusciva a trovare la ciotola di cereali preparata per lei la sera prima, a trovare il latte e a versarlo. Diversi giorni di questa settimana, abbiamo visto il suo vagare in giro per la cucina in cerca di qualcosa da mangiare. L'ho vista prendere una pesca e cercare di sbucciarla come un'arancia.


Per aiutarla le ho passato la ciotola di cereali con il segno che significava «aggiungere il latte». Ma poi ha estratto il cartone di latte di mucca e quello di cocco dal frigorifero, esaminando prima uno e poi l'altro, incapace di confrontarli, contrastare o decodificare quale-è-cosa, e quale versare sui cereali.


Anche la mia domanda "Vuoi il latte di cocco o quello normale?" l'ha messa in uno stato di confusione. Perso un altro numero, che forse non sarà mai più ritrovato o riutilizzato.


Assistiamo increduli, impotenti, mentre i suoi numeri diventano sempre meno e più radi.

 

 

 

Vai alla Parte 1Parte 2,  Parte 3,  Parte 4 , Parte 5

 

 


Fonte:  in PsychologyToday.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)