Un nuovo studio ha scoperto che la difficoltà di masticazione può segnalare la demenza. Ma qualsiasi cosa, dall'indice di massa corporea all'umore, potrebbe essere un segno che si sta sviluppando questa perdita progressiva delle funzioni cognitive.
C'è una crescente evidenza che i piccoli cambiamenti nel modo di camminare, masticare, dormire e sentirsi, potrebbero essere sottili indicatori precoci della demenza.
La demenza è caratterizzata da una progressiva perdita di funzioni cognitive quando vengono distrutte le cellule cerebrali. I suoi principali sintomi includono cambiamenti di personalità, perdita di memoria, trascuratezza nell'igiene personale, e problemi con il linguaggio e la socializzazione.
Anche se l'Alzheimer ne è la causa più comune, la demenza può essere innescata anche da un ictus, dall'abuso di sostanze a lungo termine, dal Parkinson, da lesioni gravi alla testa, e da altre condizioni di salute. Ma molto prima di mostrare segni evidenti di demenza, alcuni cambiamenti nel comportamento potrebbero segnalare che la condizione sta per insorgere.
- Problemi a masticare cibi duri: L'atto di mordere una mela può predire le probabilità di sviluppare demenza, secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society (JAGS). I ricercatori del Karolinska Instituet e della Karistad University in Svezia, hanno studiato un campione di 577 persone over-77 e hanno scoperto che coloro che avevano difficoltà a masticare cibi duri, come le mele, avevano un rischio molto più elevato di declino mentale. I ricercatori svedesi hanno offerto una possibile spiegazione: poiché la masticazione è difficile quando si hanno pochi o nessun dente - come nel caso di alcuni anziani - si mastica di meno, riducendo il flusso di sangue al cervello e aumentando quindi il rischio di demenza.
- Camminare lentamente: Il modo di camminare potrebbe predire il rischio di demenza, secondo un rapporto presentato alla Conferenza Internazionale di Alzheimer 2012. Diversi studi presentati lì hanno trovato una correlazione tra anomalie nel cammino e segni di declino cognitivo nei test neuropsicologici. Un altro studio presentato alla conferenza ha analizzato i comportamenti di cammino in casa di 19 soggetti anziani che utilizzano la tecnologia motion-sensor. Hanno scoperto che quelli con un ritmo lento avevano un volume del cervello più piccolo, che spesso è il caso delle persone con demenza.
- Difficoltà a dormire: Altre cattive notizie per i nottambuli. Il ciclo del sonno attuale può portare a demenza più avanti. In uno studio pubblicato nel dicembre 2011 in Annals of Neurology, 1.300 donne sane over-75 sono state seguite per cinque anni. Per la fine di quel periodo, il 39 per cento aveva sviluppato una qualche forma di decadimento cognitivo lieve o demenza. I ricercatori hanno scoperto che le donne con i ritmi circadiani più deboli (quelle che fanno meno attività fisica nelle prime ore del giorno) avevano l'80 per cento in più di probabilità di sviluppare decadimento cognitivo lieve o demenza rispetto alle donne che erano attive nelle prime ore del giorno.
- Essere depressi: Sentirsi tristi non è solo un male per il benessere emotivo; la depressione può richiedere un tributo anche alla salute del cervello. Uno studio pubblicato negli Archives of General Psychiatry ha valutato le cartelle cliniche di più di 13.000 residenti in California per sei anni. Quelli con la depressione in vecchiaia avevano il doppio della probabilità di sviluppare l'Alzheimer, mentre quelli con depressione sia in mezza età che in vecchiaia avevano un rischio più che triplo di sviluppare la demenza vascolare.
Fonte: Alysha Reid in TheMenopauseGang.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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