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5 ragioni per cui è importante la consapevolezza nell'Alzheimer

Più che con qualsiasi altra malattia importante, i nostri progressi a breve termine nella battaglia contro il morbo di Alzheimer saranno determinati in gran parte dalla nostra capacità di migliorare la conoscenza su diversi aspetti di questa minaccia invadente.

Elenco qui cinque ragioni per cui una maggiore consapevolezza circa la malattia di Alzheimer, e una più profonda comprensione pubblica dei rischi e delle strategie di prevenzione, giocheranno un ruolo chiave nella capacità della nazione di trionfare contro la prospettiva di una devastante epidemia AD.

1. La scarsa consapevolezza porta a spese mediche elevate

A proposito di questo importante ma spesso trascurato argomento, la stragrande maggioranza delle persone che non hanno la malattia di Alzheimer (AD) beneficeranno della maggiore consapevolezza e della migliore comprensione dei sintomi. Mentre AD è un tema preoccupante, abbiamo raggiunto un punto in cui il livello generale di istruzione e di consapevolezza circa la malattia è abbastanza alto da indurre preoccupazione, ma non sufficientemente elevato da eliminare preoccupazioni "inutili". Di conseguenza, stiamo vedendo un aumento di valutazioni mediche costose e un aumento dei costi delle cure richieste da pazienti che sono perfettamente sani.

In generale, il pubblico sa due cose dell'Alzheimer. Sanno che è una malattia debilitante, senza cura, e sanno che la perdita di memoria è un sintomo comune. Queste sono informazioni sufficienti per creare un sacco di angoscia nella popolazione che invecchia, ma un approfondimento darebbe un qualche sollievo necessario. Ad esempio, i vuoto di memoria non sono tutti uguali e molti, se non la maggior parte, sono del tutto benigni, senza una ragione medica sottostante. Inoltre, anche quei vuoti di memoria che sono legati ad una condizione medica sono spesso causati da qualche problema facilmente curabile.

Qui ci sono 3 cose da conoscere e da condividere.

1) La perdita della memoria può essere causata da molte malattie comuni e curabili compresi, ma non limitati a:

  • disturbi della tiroide,
  • depressione,
  • carenze di vitamina,
  • farmaci (sia da prescrizione e da banco),
  • ansia,
  • diabete scarsamente controllato.

2) Ogni istanza della dimenticanza non è paragonabile ad una diagnosi di AD e non tutti i vuoti di memoria sono uguali:

  • Non riuscire a memorizzare le informazioni e ricordarle in seguito quando siamo stressati o distratti è probabilmente un segno di sovraccarico più che una patologia.
  • Metterci di più con l'età per ricordare i nomi è il risultato naturale di una più lenta elaborazione delle informazioni in un cervello anziano.
  • Dimenticare dove hai parcheggiato in un centro commerciale è probabilmente più la regola che l'eccezione.

3) D'altra parte, ripetere una domanda o una storia in un tempo breve e non ricordare la prima istanza è il tipo di perdita di memoria che deve avviare una discussione con il medico.

2. La consapevolezza facilita il intervento medico tempestivo

Come discusso sopra, capire la differenza tra i segni preoccupanti e quelli che lo sono meno, può aiutare il pubblico a prendere decisioni migliori su se e quando parlare con un medico. Ma ci sono altri aspetti di maggiore consapevolezza che faciliteranno anche comportamento pronto, proattivo che diventerà intervento medico più precoce e migliori risultati dal trattamento. In particolare, sapendo che il trattamento è più efficace di quanto comunemente riportato dalla stampa, spingerà più persone dai loro medici all'inizio dei sintomi, prima che il danno cerebrale irreparabile sia intervenuto.

Molti studi sulla efficacia dei farmaci hanno mostrato un effetto minimo di trattamento per la classe primaria di farmaci di Alzheimer (inibitori della colinesterasi) approvati per la vendita negli USA. Tuttavia, si deve capire che, mentre l'effetto della cura media è abbastanza moderato, alcuni pazienti rispondono meglio di altri. La media è composta da una gamma di risultati dal migliore al peggiore ed è importante ricordare che nessuno sa in anticipo quali pazienti potranno beneficiare di più e quali di meno.

Ancora più importante, gli studi che si sono concentrati sulla terapia farmaceutica solo, fanno passare in secondo piano l'effetto di un trattamento più robusto che comprende l'esercizio fisico, una dieta sana, un adeguato controllo di ipertensione e diabete, prevenzione di altri farmaci che compromettono la cognizione e le funzioni, continua stimolazione intellettuale, e impegno sociale strutturato. Tale regime completo si è dimostrato essere un trattamento superiore rispetto alla pura terapia farmacologica in un numero significativo di pazienti. E' sempre più evidente che questo vale particolarmente quando il trattamento ha inizio nelle prime fasi del processo della malattia.

Anche se non dovresti essere eccessivamente ottimista sui farmaci attualmente approvati, non dovresti neanche essere eccessivamente scoraggiato dalle notizie che i farmaci da soli non sono efficaci. Nella realtà, i medici prescrivono i farmaci come parte di un piano di trattamento più completo e, in alcuni casi, la progressione dell'AD può essere significativamente ritardata.

3. Consapevolezza erode la sofferenza e in più consente intervento medico tempestivo

Un altro grave ostacolo per un intervento precoce, a parte le percezioni nichilista circa l'efficacia del trattamento di cui sopra, è la sofferenza. In effetti, la ricerca indica che molte persone provano un senso di vergogna o imbarazzo in seguito ad una diagnosi di Alzheimer. Questo favorisce la negazione e funge da ostacolo alla diagnosi precoce e il trattamento.

Tuttavia, la ricerca mostra anche che i temi più stigmatizzanti possono essere portati allo scoperto e possono ridurre la loro natura imbarazzante attraverso l'istruzione e la discussione. Campagne di sensibilizzazione generano una discussione, che genera conoscenza e riduce lo stigma. A questo proposito, la consapevolezza è un percorso diretto per l'apertura, il dialogo, lo scambio di informazioni, una gestione proattiva dei sintomi, e intervento medico professionale fin dalle fasi più precoci possibile.

Considerate questi fatti e quindi siate certi che la vostra mente e il cuore siano entrambi aperti a coloro che devono affrontare il morbo di Alzheimer.

  • Più di 1 americano su 2 ora conosce qualcuno con l'Alzheimer.
  • Il rischio di malattia di Alzheimer è basso fino a circa 65 anni e poi raddoppia ogni cinque anni.
  • All'età di 85 anni, il rischio di AD è quasi al 50%.

4. La consapevolezza e la gestione dei fattori di rischio può ridurre l'incidenza di AD

Se è vero che l'AD rimane poco chiaro e difficile da curare, una quantità enorme di ricerca e di nuove conoscenze sono state acquisite nel corso dell'ultimo decennio. Ora possiamo riconoscere diversi fattori di rischio che aumentano la probabilità di contrarre la malattia e pochi altri che riducono il rischio. La novità è che molti dei fattori di rischio sono completamente sotto il nostro controllo e si prestano a una gestione attiva.

Acquisire una chiara comprensione di come ridurre i rischi per l'AD può a volte richiedere un attento discernimento tra la vera scienza e l'inganno commerciale. A questo riguardo, la presa di coscienza e l'istruzione sono componenti critici di una strategia efficace per mantenere la salute cognitiva attraverso la gestione dei fattori di rischio. Ecco un breve riepilogo dei fattori di rischio riconosciuti che devono essere discussi con il medico per stabilire una strategia di gestione del rischio:

1) Le malattie cardiovascolari aumentano la probabilità dell'Alzheimer e dovrebbero essere gestite attivamente per ridurre il rischio:

  • Obesità
  • Colesterolo alto
  • Ipertensione (pressione alta del sangue)

2) Il diabete, soprattutto se mal controllato, aumenta il rischio per la malattia di Alzheimer. Se siete diabetici, lavorate con il medico per tenerlo sotto controllo ottimale.

3) L'abuso di sostanze e fumo accanito sono correlati con più alto rischio di Alzheimer, fornendo un motivo in più per cercare tutto l'aiuto necessario a rompere una dipendenza da tabacco, droghe e alcol.

4) Ci sono anche alcuni fattori gestibili che riducono il rischio di malattia di Alzheimer tra cui una corretta dieta, l'attività fisica, e il continuo impegno sociale e intellettuale. Ottenere questi benefici è facile come essere consapevoli e fare buone decisioni sullo stile di vita.

5. La consapevolezza accelera il progresso scientifico

Una delle sfide che impedisce un progresso più rapido nella comprensione della malattia di Alzheimer è la disponibilità di soggetti che si offrono volontari per studi di ricerca. In questo settore molto attivo, ci sono sperimentazioni in cerca di adulti sani che non hanno il morbo di Alzheimer, altri che cercano adulti con diversi livelli di perdita di memoria e ancora altri studi che ingaggiano soggetti a cui è stata diagnosticata la malattia.

Partecipare a uno studio è un impegno a perseguire un regime regolare di terapia e un protocollo di cura attentamente monitorato. Inoltre è anche un impegno da parte del medico che indaga a fornire un livello definito di cura, che è in molti casi più alto di quanto si possa ottenere dal medico abituale. Spesso, lo studio offre l'opportunità di essere trattati con farmaci sperimentali che altrimenti non sarebbero disponibili. Dato che lo sviluppo di farmaci è fatto per tentativi a bassa probabilità, gli agenti nella fase iniziale sono con più probabilità meno efficaci di quanto serva per avere un vantaggio significativo alla la salute. Tuttavia, a seconda della prognosi attuale della persona, la possibilità di provare una cura sperimentale potrebbe essere interessante. In ogni caso, ogni studio contribuisce alla nostra conoscenza globale e ci spinge un passo avanti verso la soluzione che tutti cerchiamo. I volontari che partecipano a questi studi tengono le ruote del progresso scientifico in movimento.

Informati sugli esperimenti in corso e stai al passo dei nuovi studi nel momento in cui vengono lanciati. Dopo tutto, uno su due di noi conosce qualcuno che potrebbe essere interessato. [...]

E' facile trascurare la "consapevolezza", come parte importante della soluzione al problema del morbo di Alzheimer. Ciò è particolarmente vero dato l'evidente necessità di un trattamento migliore. Tuttavia, una piccola riflessione sui benefici della consapevolezza, ponderato con la relativa facilità con la quale oggi siamo in grado di diffondere informazioni, mostra i vantaggi enormi di una maggiore consapevolezza.

Scritto da Dennis Fortier, Presidente e CEO di Medical Care Corporation.

KevinMd.com, 11 novembre 2010

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