Due articoli nelle pagine interne del giornale hanno attirato la mia attenzione Domenica scorsa. Uno era intitolato "Casa di cura si lacera quando ospiti con demenza fanno sesso". Nella pagina successiva c'era un tipo diverso di servizio, il necrologio di Galen Earl Mudgett Sr., uno del Vermont che all'età di 90 anni "è morto serenamente, mentre raccoglieva mirtilli".
Non c'è alcun legame tra questi due fatti, eccetto che sono apparsi sullo stesso giornale e le persone coinvolte erano di età avanzata. Nessuna connessione, se non che entrambi coinvolgevano questioni di libertà per i vecchi, di facilità per i giovani e della dignità che si perde - o si mantiene - quando le due cose si intrecciano.
La storia della casa di cura è accaduta a Coralville nello Iowa, dove due ospiti della Windmill Manor si sono presi in simpatia l'una con l'altro. Lei era una 87-enne segretaria in pensione il cui marito, che era ancora in vita, non la visitava spesso. Lui era un divorziato di 78 anni, professore universitario e autore in pensione. Entrambi vivevano in un'ala della struttura per i pazienti con Alzheimer o un'altra forma di demenza. (I nomi dei pazienti non sono citati nell'articolo).
Un giorno, di mattina presto, poco prima del Giorno del Ringraziamento del 2009, l'infermiera Starla Wheelock ha controllato la stanza da letto della donna, e ha trovato lei e il suo vicino maschio, che viveva nella stanza di fronte, a letto, nudi dalla vita in giù. Stavano parlando. La donna si è arrabbiata quando l'infermiera ha chiesto all'uomo di vestirsi e di uscire dalla stanza. Il mese successivo, la sera di Natale, altre due infermiere hanno riferito al proprio superiore che avevano trovato la coppia mentre aveva rapporti sessuali nel bagno degli uomini. Un infermiere dirà più tardi che stavano "going to town" [modo di dire per "fare sesso con ardore"].
Avvisati dai funzionari della casa di cura, i parenti dei due ospiti non hanno reagito con agitazione, ma con comprensione. Il figlio della donna ha rifiutato l'offerta di un esame medico per sua madre, dicendo che pensava che fosse stato "un atto sessuale consensuale". Ma quando sono state coinvolte le autorità di controllo statali si è messa in moto una catena di eventi che ha portato al licenziamento dell'amministratore della casa di riposo e del capo infermiere, una pesante ammenda e, successivamente, una causa. Gli amanti sono stati separati e costretti a trasferirsi in strutture diverse, in cui sono morti entro l'anno, lontani uno dalle braccia dell'altra.
Il che ci porta alla storia di Galen Earl Mudgett Sr, il cui necrologio informa che aveva fatto buon uso delle sue nove decadi su questa Terra. Si è laureato nel 1940 alla South Royalton High School, ha continua la sua formazione alla Scuola di Agricoltura del Vermont e ha passato le albe dei successivi 35 anni mungendo le vacche, governando la stalla e portando avanti l'attività del suo caseificio Sharon. Ha sposato la fu Hazel Bicknell e, dopo la sua morte seguita a 52 anni di matrimonio, ha sposato la fu Martha Pearl, che rimase al suo fianco fino alla sua morte, 17 anni dopo. Era padre di cinque figli e nonno di 13 nipoti. E trovava ancora il tempo per servire come: moderatore nelle assemblee cittadine, giudice di pace, direttore della scuola, consigliere municipale, rappresentante dello stato e controllore dei confini. Gli piaceva il cameratismo dei suoi compagni campeggiatori nel Club del Buon Sam. Suonava la tromba nella banda del paese.
E poi c'erano quei mirtilli. Il necrologio non diceva molto su di loro, così ho chiamato una delle figlie del signor Mudgett, Sandra Whitney, per saperne di più. Lei dice che quando era bambina, suo padre portava lei ed i suoi fratelli ogni estate in un'area di mirtilli. Ma non era una piacevole passeggiata attraverso il campo. Il padre distribuiva cestini e ogni bambino - insieme con il signor Mudgett - facevano a gara per vedere chi sarebbe stato il primo a riempirlo. Il tempo passava. I ragazzi sono cresciuti e hanno creato altri rituali piacevoli con le loro stesse famiglie. La salute del signor Mudgett è peggiorata, e fu costretto a vivere in una struttura di vita assistita ed a respirare con l'aiuto di una bombola di ossigeno. Ma non ha mai perso la passione per la raccolta dei mirtilli - o per lo spirito competitivo associato.
E fu così che in un giorno di fine luglio, è andato con la moglie ed altri ospiti della casa in un campo di mirtilli vicino al Lago di Elmore. Portandosi il serbatoio di ossigeno, ha corso intorno al luogo finché non ha riempito il suo berretto da baseball con i frutti di bosco e, mentre gli altri stavano ancora cercando, si è seduto lungo la strada e ha fatto i suoi ultimi respiri. Qualcuno ha pensato di dire che Mr. Mudgett era troppo vecchio o disabile per raccogliere mirtilli in una calda giornata estiva? Sua figlia ha riso fragorosamente: "Ha fatto quello che gli piaceva proprio fino all'ultimo".
Quando invecchiamo, spesso perdiamo parte della capacità fisica e mentale che ci permette di vivere in modo indipendente come prima. Abbiamo bisogno di aiuto per pagare le bollette, occuparci delle necessità fisiche, passare tra le insidie della confusione e della solitudine. Anche quelli che mantengono idee chiare, come il signor Mudgett, hanno bisogno di aiuto che arrivare all'area dove crescono i mirtilli, grossi e rotondi com'erano nei ricordi di gioventù.
I famigliari, gli amici e i professionisti che forniscono tale aiuto devono farlo con amore, pazienza e con la consapevolezza che la scelta di una persona anziana potrebbe comportare una certa quantità di disagi e, sì, di rischi per i suoi caregiver più giovani. Queste non sono scelte semplici, ma sono vitali. Coloro che le fanno dovrebbero moderare le loro paure con la consapevolezza che, per ogni essere umano, il desiderio del tocco morbido della pelle dell'altro, come la dolcezza di quei mirtilli, non passa.
Pubblicato da Jeff Good in Seven Days (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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