I caregiver spesso diventano molto turbati per i comportamenti di una persona cara durante il pasto.
Una famiglia potrebbe pensare che al parente piacerebbe andare al ristorante preferito, solo per assistere a una reazione catastrofica quando la persona con demenza è di fronte a un cambiamento nella routine, un luogo che non conosce, e a un aumento del numero di persone e della stimolazione.
Il personale potrebbe sentirsi frustrato perché un ospite che perde peso non resta al tavolo. Anche se alcuni comportamenti ripetitivi sono difficili da gestire (sputare fuori cibo con una qualche consistenza granulosa, afferrare il cibo dai vassoi degli altri, ecc), qualche pianificazione preliminare e una osservazione attenta possono fare molto per migliorare la partecipazione positiva di un ospite ai pasti.
- Mantenere tempi e posti a sedere dei pasti più coerenti possibile.
- Servire per primi i pazienti che possono allontanarsi o prendere il cibo da altri.
- Controllare due volte che il paziente sia in posizione eretta nel punto mediano, e che porti occhiali, apparecchi acustici e protesi in base alle esigenze.
- Servire l'intero tavolo contemporaneamente.
- Togliere decorazioni e distrazioni dal tavolo, compresi la lista dei piatti del paziente e i suoi bisogni dietologici. Molti pazienti credono che si tratti del conto, e sono stravolti dalla prospettiva di ricevere il cibo senza i soldi per pagare.
- Non fare fretta all'ospite. Concedere almeno 45 minuti per pasto, e non chiedere al paziente se ha finito, mentre sta ancora mangiando o appena fa una pausa.
- Mai dare per scontato che, poiché il paziente non ha un handicap fisico evidente, egli possa arrangiarsi e aprire tutte le scatole, involucri, e condimenti.
- Separare gli ospiti agitati e permettere loro di mangiare in un ambiente più tranquillo.
- Non interpretare i comportamenti indesiderati come maniere scortesi. Molti pazienti con demenza arrivano a perdere la capacità di manipolare posate, concentrarsi su pasti, o ricordarsi di mangiare.
- Raccogliere un elenco di risorse per la deglutizione, la sala da pranzo, i cibi, per le famiglie e i cargiver di pazienti affetti da demenza (rete Internet, associazioni Alzheimer, dispense, ecc.).
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***********************Pubblicato da Jennifer Kay-Williams in AdvanceWeb.com il 15 Novembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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