Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sfide della demenza frontotemporale in confronto a quelle dell'Alzheimer


Un cervello umano che evidenzia degenerazione del lobo frontotemporale (a destra) causa di demenza frontotemporale (da Wikipedia)

Essere caregiver di una persona con demenza, a prescindere che sia Alzheimer, FTD o un altro tipo, può essere emotivamente e fisicamente estenuante.

La demenza frontotemporale (FTD) spesso può essere ancora più difficile delle altre per la famiglia in quanto:

  • I cambiamenti di personalità e i comportamenti sono molto angoscianti.
  • La diagnosi è spesso ritardata perchè la FTD può essere scambiata per altre condizioni.
  • I pazienti affetti da FTD sono di solito più giovani di quelli affetti da Alzheimer e ci possono essere bambini piccoli in casa da considerare.
  • Non c'è la stessa consapevolezza pubblica sulla malattia e, pertanto, non c'è il grado di sostegno e le risorse disponibili che servirebbero.
  • I problemi di linguaggio si sviluppano prima, rendendo la comunicazione più difficile.

 

Prima di preoccuparsi che è FTD

La prima missione del tuo medico è di escludere altre possibili patologie che possono apparire come FTD, come l'Alzheimer, il morbo di Parkinson o i disturbi psichiatrici. Nella maggior parte dei casi il modo migliore per arrivare alla diagnosi corretta è incontrare un esperto di FTD.

 

Segnali e sintomi

Le persone con FTD di solito arrivano nello studio del medico a causa di:

  1. Cambiamenti graduali e costanti nel comportamento,
  2. Disfunzione graduale e costante del linguaggio
  3. Graduale e costante debolezza o rallentamento del movimento

 

Variante comportamentale della Demenza Frontotemporale (bvFTD)

L'apatia è spesso il primo sintomo riferito dai caregiver e può essere scambiata per depressione. Coloro che vivono questi cambiamenti possono diventare egocentrici, emotivamente lontani, ritirati, inconsapevoli delle emozioni degli altri, evitano il contatto sociale o trascurano precedenti hobby e interessi. Possono sviluppare una mancanza di preoccupazione per il loro aspetto personale e diventano sempre più trasandati nelle prime fasi del decorso della malattia.


Il comportamento impulsivo è un'altra lamentela comune da parte dei caregivers, che possono trovare imbarazzanti o frustranti i cambiamenti nel comportamento sociale e personale. Questi comportamenti sono spesso associati ad una mancanza di inibizione, con conseguente comportamento impulsivo o inappropriato, come ad esempio l'eccesso di cibo, esplosioni di frustrazione, toccamenti di estranei, urinare in pubblico o minore sensibilità sociale. Gli eccessi nell'alimentazione sono comuni e può instaurarsi una "mania del cibo" quando la persona con bvFTD mangia solo alcuni cibi. I caregivers spesso notano un eccessivo "gusto per i dolci". Non sono insoliti neanche agitazione, irritabilità, aggressività, esplosioni di violenza o sentimentalismo eccessivo.


Di solito c'è difficoltà nel ragionamento, giudizio, organizzazione e pianificazione, e, di conseguenza, questi pazienti possono essere abbastanza creduloni e cadere preda di truffe sul computer o di persona. Col progredire della malattia, questa mancanza di giudizio può portare a comportamenti criminali (come taccheggio, atti osceni, passare col rosso, giudizio finanziario carente o acquisto impulsivo). Se esagerata, l'impulsività può essere autodistruttiva, come quando i pazienti cercano di uscire da una macchina in movimento. In alcune persone si attivano comportamenti sessuali inappropriati. Ci possono essere anche comportamenti ripetitivi o compulsivi che possono includere l'accaparramento, fare la stessa cosa più e più volte (ad esempio, leggere lo stesso libro più volte o camminare verso la stessa destinazione ancora e ancora), cambi di andatura o ripetizione di particolari "slogan" più e più volte nei loro discorsi.


La persona con bvFTD (Demenza FrontoTemporale a variante comportamentale) può sperimentare falsi pensieri (deliri) che sono gelosi, religiosi o bizzarri in natura. Oppure possono sviluppare euforia - esaltazione eccessiva o inappropriata, o autostima esagerata. Anche se possono lamentarsi dei disturbi della memoria, i pazienti con la variante comportamentale della demenza frontotemporale di solito possono tenere traccia degli eventi giorno per giorno e capire cosa sta succedendo intorno a loro. Inoltre, per le persone con bvFTD, le loro competenze linguistiche e la memoria di solito rimangono intatte fino a tardi nel corso della malattia.


Questi comportamenti hanno una causa fisica e non sono qualcosa che la persona di solito può controllare o contenere. In effetti, spesso la persona ha poca o nessuna consapevolezza dei comportamenti problematici.

 

Demenza semantica (SD)

La lamentela più comune delle persone affette da demenza semantica (SD) è la crescente difficoltà a nominare persone, oggetti, fatti e parole. Col progredire della malattia, perdono non solo la capacità di nominare qualcosa, ma anche il significato di ciò che stanno cercando di nominare - come il modo di usarlo o a quale contesto appartiene. Le persone con SD di solito sanno di avere problemi a trovare le parole ed a capire ciò che viene detto loro. Il loro discorso tende a mantenere la consueta velocità e il ritmo, ma potrebbero sostituire parole simili ma non corrette o sostituire una parola con "cosa" o "roba".

I pazienti continuano a parlare come prima (in termini di frequenza), anche se la malattia progredisce. Alcune persone possono sviluppare l'incapacità di riconoscere volti familiari. Più tardi nel decorso della malattia potrebbero apparire cambiamenti comportamentali simili a quelli visti nella bvFTD.

 

Afasia progressiva non-fluente (PNFA)

Le persone con PNFA tendono a venire nello studio del medico con lamentele sui cambiamenti nella fluidità e nel ritmo del discorso, pronuncia o difficoltà nel trovare le parole. Questi pazienti tendono a non mostrare le caratteristiche comportamentali di FTD fino a tardi nella malattia, e sono ben consapevoli delle loro difficoltà. La depressione e l'isolamento sociale sono le caratteristiche comuni in PNFA. Col progredire della malattia, il linguaggio viene utilizzato sempre meno, fino a che il paziente può essere praticamente muto.

 

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: UCSF Memory and Aging Center

Pubblicato in KSAT.com il 6 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)