Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esperta di demenza diventa attrice per far capire la malattia

GFD5DI9PB.13 L'esperta di demenza Teepa Snow presenta le sue lezioni come se fosse una persona con demenza.

Le sue presentazioni fanno sperimentare direttamente al pubblico la malattia e danno la possibilità esperienziale di provare nuove competenze in un ambiente sicuro e divertente.

Mentre si trascina per la stanza, afferrando casualmente i vestiti e gli occhiali delle persone, e farfuglia commenti privi di senso in un linguaggio talvolta volgare, Teepa Snow è un'attrice coinvolgente e indimenticabile.


Ma questo non è un film. E' un potente seminario esperienziale che educa i caregivers a comprendere e gestire meglio coloro che hanno la demenza. La Snow, di 58 anni, è una esperta di demenza da Chapel Hill che fa formazione e consulenza per le agenzie, le strutture e le famiglie negli Stati Uniti. Come terapeuta occupazionale con oltre 30 anni di esperienza geriatrica, presenta fatti di neuroscienza sul cervello colpito dalla demenza e come funziona, mentre entra ed esce dal personaggio di una tipica persona con l'Alzheimer che ha ansia e problemi comportamentali.


"Quando faccio giochi di ruolo, è così rappresentativo che le persone dicono 'Oh mio Dio, che è mia madre', oppure 'Questo è ciò che fa'. Quindi quello che aiuto le persone a fare è collegare punti che già hanno, ma vedendoli dall'altra parte"
, dice Snow. "Cominciano a fare collegamenti e queste meravigliose lampadine girano per la stanza. Poi coinvolgo le persone facendoli lavorare in gruppo così che iniziano loro stessi a vedere l'altro lato dello specchio e a realizzare le cose dal punto di vista dell'altra persona. Tutto ad un tratto c'è un momento 'aha' e abbiamo aperto una porta verso un nuovo rapporto".

[info locali]


La Snow ha creato il Senior Gems Program che assegna ogni fase della demenza a un gioiello, come un diamante o rubino, e aiuta i caregivers a far fronte a ogni stato d'animo e movimento di chi cerca disperatamente di convivere con la demenza. Ci sono più di 50 tipi di demenza, l'Alzheimer è la più comune. La Snow ritiene che una delle idee più sbagliate a proposito di coloro che hanno la demenza è che non riescono a ricordare, ma se noi li aiutiamo, potrebbero migliorare; ma questo non è vero, perchè il loro cervello sta lentamente morendo: "Hanno momenti che funzionano per merito della chimica, ma strutturalmente si stanno deteriorando. Dobbiamo accettare che la persona non sta deliberatamente scegliendo un comportamento, ma sta facendo del suo meglio, di momento in momento, in base a ciò che si fa, come appare l'ambiente, e qual è il compito".


Anche se è difficile, la Snow dice che i familiari hanno bisogno di lasciare andare quello che era e concentrarsi invece su dove il loro caro è in quel momento. Nel 2011 il presidente Obama ha firmato il progetto di legge nazionale di Alzheimer, che delinea il finanziamento alla ricerca, alla prevenzione, alla consapevolezza e agli strumenti per i fornitori di assistenza sanitaria. "In questo momento una famiglia su cinque è colpita dalla demenza. Tra 15 anni sarà una famiglia ogni due. Le persone si sentono isolate e pensano di essere le uniche a provare tutto questo. E' ancora la lettera scarlatta", dice Snow.

"Noi non sosteniamo le persone mentre vivono. Spendiamo un'incredibile quantità di denaro ed energie fino all'ultima minuscola frazione. Che dire di tutti quegli anni in mezzo dove ognuno lotta? Abbiamo solo una grande scatola nera che deve essere aperta e discussa e dobbiamo smettere di lasciare ai medici di gestirla. Non è la loro area di competenza. Non possono curarla attualmente. Per ora, abbiamo bisogno di persone che guidano, dirigono e sostengono chi capisce realmente che cosa è la demenza. E queste non saranno quei medici che vedono un paziente per 10/15 minuti in una visita ambulatoriale e cercano di indirizzare la cura da quel punto di vista".


Nel frattempo, la Snow si dedica a togliere lo stigma dalla demenza, attraverso i suoi seminari interattivi che esplorano la confusione, l'ostilità, la paranoia e l'aggressività che possono sperimentare quelli con la malattia. Essa offre ai caregivers modelli positivi per interagire fisicamente ed emotivamente con i pazienti e fornisce strategie per minimizzare lo stress e mantenere la dignità. "Pochissime persone escono da un mio seminario dicendo 'Beh, avrei preferito che avesse mostrato diapositive' ", dice Snowe. "Escono invece sentendosi piene di energia invece che depresse e scariche".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************

Pubblicato da Lisa Moore in Charlotte Observer il 5 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.