Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I terribili sintomi fisici della demenza: molto più che rubare la memoria

non cognitive symptoms

L'aloperidolo, un antipsicotico, è l'ultimo farmaco aggiunto alla lunga lista di prescrizioni di mia madre. Prima di questo era stato il lorazepam, per ridurre l'ansia serale, gestire il sundowning (sindrome del tramonto) che poteva tenerla sveglia fino all'alba, e innescarle periodi di 36 ore di insonnia, in uno stato drogato di alta allerta e disconnessione angosciante.


"Chi sono quelle persone lì fuori, è l'esercito? Si stanno radunando per un attacco? Mi uccideranno? Sono al sicuro?"


Non c'è nessuno lì. Tiro le tende per oscurare questa visione spaventosa. Metto mezza benzodiazepina sulla sua lingua. Entro 20 minuti, la paura si dissipa. E prima di allora, prima del lorazepam, abbiamo aggiunto l'omeprazolo per alleviare la digestione lenta per mancanza di attività, un disturbo dello stomaco provocato da una lista sempre più lunga di farmaci.


La demenza presenta una serie di sintomi di cui nessuno mi aveva parlato. Mi rendo conto di essere in affanno per tenere il passo. Per cercare di sostenere il corpo vacillante di mia madre mentre l'Alzheimer fa a pezzi il suo cervello.


Incontinenza. Prima urinaria e poi fecale. Ha perso il senso di urgenza, non sa più quando ha bisogno di 'andare'. E quindi capisco che è 'andata' solo dall'odore. Se noto qualche prova di sforzo, devo titolare le dosi di feci più morbide sopra.


La costipazione in una persona così sedentaria, il cui appetito è calato nonostante le prelibatezze che le porgo per tentarla (coca cola, cioccolato, yogurt tutto-grassi e tutto-zucchero), deve essere evitata a tutti i costi. Cambio spesso il pannolone di mia madre, e comunque non è sufficientemente spesso. Spalmo sulla pelle infiammata dei suoi glutei la stessa crema barriera di zinco che usavo con i miei bambini.


Lascio cadere antidolorifici sul retro della lingua e poi premo una tazza da bambino con una cannuccia sulle labbra, "Qui, mamma, bevi". C'è dolore nella sua schiena perché resta troppo a lungo seduta a riccio sulla sedia; un dolore alle ginocchia per la rigidità strisciante dell'inattività; dolori che non può descrivere. Non sa dare il nome.


La esorto, come facevo con i miei figli quando erano piccoli e si lamentavano di un disagio indescrivibile: "Mostrami. Mostrami dove fa male". Non so se il dolore di mia madre sia reale o immaginato, se è la fisicità percepita di ciò che sta accadendo nella sua testa.


A volte - non spesso, ma a volte - dimostra con le parole di riconoscere in modo straziante che non tutto va bene: "Penso di impazzire". "Perché, mamma?", chiedo delicatamente. “Perché non riesco a pensare a nessun pensiero. Non c'è niente nella mia testa".


Ci facciamo una tazza di tè, suggerisco? (Tè. Sempre tè. In caso di dubbio: una tazza di tè che distrae, con due cucchiaini, troppi, di zucchero. Quanto tempo prima che possa trattenere la tazza in sicurezza in bocca? Il tremore nelle sue mani è sempre più marcato).


La sua vista se ne sta andando. Noto una opacità lattiginosa che si riversa nel profondo marrone cioccolato dell'iride. Le porgo sul palmo le pillole. Prima le prendeva, una a una, facilmente. Ora deve tastare per sentire la mia mano aperta, palpeggiandola per trovare le pillole.


Chi ti dice tutto questo? Chi ti dice che la demenza inizia in testa e poi sequestra il corpo, così che, come le sue facoltà mentali, una a una, se ne vanno anche le sue capacità fisiche: camminare, pulire se stessa, registrare sete o fame, sapere dove è un dolore.


Ci sono farmaci per tutte queste cose. Tutte. Tranne quella di cui abbiamo più bisogno.

 

 

 


Fonte: Anthea Rowan in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)