Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'assistenza sanitaria a distanza per una popolazione che invecchia

L'invecchiamento della popolazione e una maggiore incidenza di malattie debilitanti come il Parkinson e l'Alzheimer implicano che c'è una pressione sulla tecnologia perchè offra assistenza sanitaria: monitoraggio e trattamento.


La ricerca pubblicata sull'International Journal of Ad Hoc and Ubiquitous Computing punta al monitoraggio remoto per offrire un modo per migliorare l'assistenza al paziente e anche per accelerare la ricerca medica.


Andrew Thomas, in precedenza alla Birmingham City University in Gran Bretagna e i colleghi lì e all'Università di Wolverhampton (GB), all'Università Politecnica della Catalogna di Barcellona, della Ritsumeikan University di Kusatsu e del Fukuoka Institute of Technology in Giappone, suggeriscono che è necessario sviluppare tecnologie pervasive che monitorino i pazienti a casa, dov'è medicalmente praticabile, così da ridurre la pressione sui medici di medicina generale e sugli altri operatori sanitari e sulle loro risorse limitate.


"Questi «spazi intelligenti di assistenza» richiedono l'uso di sensori e sistemi informatici intelligenti per supportare le esigenze dei pazienti, dei caregiver e del personale medico", dice il team. Essi credono che l'uso giudizioso della tecnologia e lo sviluppo di spazi intelligenti di assistenza, possono portare grandi miglioramenti nella qualità della vita, attraverso il comfort e un adeguato monitoraggio medico dei pazienti, con una serie di patologie gravi, croniche e degenerative, dove la pratica corrente non riesce bene o dove si può alleviare la pressione sui caregiver.


Le nuove tecnologie possono anche suggerire nuovi approcci ai trattamenti di ogni malattia per cui correlazioni tra pratiche sanitarie informate dalla tecnologia puntino a miglioramento putativi dei ​​regimi di farmaci, di esercizio fisico, così come ai cambiamenti ambientali per migliorare la vita del paziente.


Il team ha esaminato i sistemi che usano sensori e monitor per la salute e suggerisce che potrebbero essere altamente redditizi anche semplici sensori, come etichette radio, telecamere "shadow", e monitor sull'uso di energia elettrica, che monitorano le attività notturne o rilevano quando un paziente cade. Una caduta può portare a lesioni che richiedono il ricovero in ospedale, mentre le prove dell'insonnia potrebbero portare ad altri sintomi durante il giorno in cui un intervento potrebbe migliorare la situazione. Ci sono molte tecnologie, tra cui cardiofrequenzimetri e monitor cardiaci, i giroscopi per rilevare cadute, che possono essere collegati a un telefono intelligente che invia avvisi ai caregiver di un problema imminente per il benessere del paziente.


Un approccio olistico alla progettazione di uno spazio intelligente di assistenza e l'implementazione della tecnologia disponibile potrebbe fornire grandi benefici, suggeriscono i ricercatori, piuttosto che l'uso ad hoc di semplici monitor o altri dispositivi isolati. "E' evidente che esiste già gran parte della tecnologia necessaria per creare spazi intelligenti per l'assistenza, ma sono necessarie ulteriori ricerche per integrarli in un tutto funzionale", conclude il team.

 

 

 

 

 


Fonte:  Inderscience via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  A.M. Thomas, P. Moore, C. Evans, H. Shah, M. Sharma, S. Mount, F. Xhafa, H.V. Pham, L. Barolli, A. Patel, A.J. Wilcox, C. Chapman, P. Chima. Smart care spaces: pervasive sensing technologies for at-home care. International Journal of Ad Hoc and Ubiquitous Computing, 2014; 16 (4): 268 DOI: 10.1504/IJAHUC.2014.064862

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)