Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sonda gastrica non consigliata per la demenza avanzata o nel fine-vita

Sonda gastrica non consigliata per la demenza avanzata o nel fine-vitaIn base all'attuale letteratura scientifica, l'applicazione di una sonda per gastrostomia (G-tube), o altri dispositivi di accesso enterale a lungo termine, deve essere sospesa o ritirata nei pazienti con demenza avanzata o altre condizioni in prossimità del fine-vita, secondo un rapporto speciale pubblicato ieri online su Nutrition in Clinical Practice, la rivista ufficiale della Società Americana per la Nutrizione Parenterale ed Enterale (ASPEN).


Scritta dalla «International Clinical Ethics Section» della ASPEN, la relazione suggerisce che la demenza avanzata deve essere vista dai fornitori di assistenza sanitaria come una malattia terminale. E questo concetto e che cosa significa dovrebbero essere comunicati alla famiglia del paziente, e ai suoi cari, per prendere decisioni sulla cura centrata sul paziente.


La relazione afferma che "sono stati pubblicati numerosi studi sulla demenza avanzata e sull'uso delle sonde di alimentazione, ma rimane comunque un'elevata coerenza nello scoprire una mancanza di efficacia della sonda in questa popolazione. L'evidenza scientifica attuale indica che i potenziali benefici del tubo di alimentazione non superano gli oneri associati al trattamento delle persone con demenza avanzata. Gli studi dimostrano costantemente un altissimo tasso di mortalità degli anziani con demenza avanzata che hanno le sonde di alimentazione".


Sulla base di questi risultati, gli autori concludono che dovrebbe esserci una discussione approfondita con il paziente, la famiglia, altri di rilievo, caregiver, e/o decisori surrogati, toccando rischi, oneri e benefici, così come le scoperte più aggiornate basate sulle evidenze. Essi sottolineano inoltre che deve essere raggiunta una decisione finale informata tra tutti i membri del team di assistenza sanitaria con un approccio centrato sul paziente, che rispetti l'autonomia, l'autodeterminazione e la dignità del paziente.


Riconoscendo il ruolo che le istituzioni sanitarie svolgono nella pianificazione del fine-vita, gli autori della relazione raccomandano che gli ospedali e le strutture di assistenza a lungo termine sviluppino un processo di promozione di direttive anticipate, per fornire assistenza sanitaria basata sulla volontà e interesse del paziente.


Anche se la relazione si concentra su pazienti con demenza avanzata, o con condizioni prossime al fine-vita, gli autori del rapporto ritengono che i risultati possano essere applicabili ad altri pazienti, se usati in combinazione con le informazioni scientifiche su quella specifica popolazione di pazienti.

 

 

 

 

 


Fonte: American Society for Parenteral and Enteral Nutrition (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Denise Baird Schwartz, Albert Barrocas, John R. Wesley, Gustavo Kliger, Alessandro Pontes-Arruda, Humberto Arenas Márquez, Rosemarie Lembo James, Cheryl Monturo, Lucinda K. Lysen, and Angela Ditucci. Gastrostomy Tube Placement in Patients With Advanced Dementia or Near End of Life. Nutrition in Clinical Practice, October 2014 DOI: 10.1177/0884533614546890

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)