Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Comitato esterno della FDA dichiara che l'aducanumab non dà benefici ai pazienti

Venerdì scorso un comitato consultivo indipendente della FDA ha segnalato con diverse votazioni di non credere che i dati degli studi clinici per l'aducanumab di Biogen siano sufficienti ad approvare il farmaco per i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) di stadio precoce.


“Anche se il voto odierno non vincolante della commissione non è l'ultima parola, è un promemoria delle difficoltà a trovare trattamenti efficaci per il MA”, ha detto Howard Fillit MD, fondatore, direttore esecutivo e responsabile scientifico dell'Alzheimer’s Drug Discovery Foundation (ADDF). “Gli esperimenti dei farmaci sono complessi e non sempre forniscono le risposte inequivocabili che vorremmo. Ma, un esperimento clinico sfrutta le conoscenze del precedente e ci dà indizi per il prossimo“.


La decisione finale della FDA, che non sempre segue la raccomandazione del comitato indipendente, è prevista nei primi mesi del 2021. Se la FDA approverà l'aducanumab, sarebbe il primo farmaco approvato per modificare il corso della malattia e rallentare il declino cognitivo. Ma l'aducanumab, o qualsiasi altro singolo farmaco, è improbabile che sia una pallottola magica.


L'approccio visionario dell'ADDF ha ampliato il pensiero della comunità scientifica da un approccio eccessivamente incentrato su un singolo fattore, come le placche amiloidi, a un ventaglio più ampio di tutti gli aspetti dell'invecchiamento (la biologia di invecchiamento), il fattore di rischio numero uno del MA.


Il MA è una malattia complessa con molteplici cause sottostanti. E proprio come con il cancro e l'HIV, il dott. Fillit dice che il MA sarà trattato meglio con una combinazione di farmaci che consentiranno di applicare la medicina di precisione a ogni singolo paziente.


C'è al momento una lista diversificata di oltre 100 farmaci in sperimentazione clinica; l'ADDF supporta attualmente il 20% di questi farmaci. I ricercatori sono andati oltre l'amiloide e la tau e stanno sviluppando trattamenti potenziali per un gran numero di bersagli farmacologici associati al MA e alla biologia dell'invecchiamento, come l'infiammazione, i problemi vascolari, e le mutazioni genetiche.


Il dott. Fillit dice che c'è anche un altro importante traguardo nella riunione odierna: “L'esperimento aducanumab costituisce un punto di riferimento, visto che è stato uno dei primi ad usare un test di biomarcatori per arruolare i pazienti".


Selezionando i partecipanti con Amyvid™, un test di scansione PET dell'amiloide sviluppato con il supporto iniziale dell'ADDF, gli investigatori erano sicuri che stavano arruolando pazienti che avevano placche amiloidi nel cervello, una caratteristica del MA e l'obiettivo dell'aducanumab.


“I biomarcatori - dalle scansioni PET ai test del fluido CSF, fino all'annuncio della scorsa settimana del primo esame del sangue - stanno annunciando una nuova era nello sviluppo di farmaci di Alzheimer”.

 

 

 


Fonte: Alzheimer’s Drug Discovery Foundation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.