Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Osservare da un posto in prima fila i neuroni che 'sparano' impulsi elettrici

BrainSensor

Sono con noi ogni momento di ogni giorno, controllano ogni azione che facciamo, dal respiro alle parole che diciamo, ma c'è ancora molto che non sappiamo sulle cellule che compongono il nostro sistema nervoso.


Quando le cose vanno male e le cellule nervose non comunicano come dovrebbero, le conseguenze possono essere devastanti. La parola può essere impastata, i muscoli smettono di funzionare a comando e i ricordi possono perdersi per sempre.


Una migliore comprensione del funzionamento di neuroni e cervello potrebbe portare a nuove tecniche di prevenzione, diagnosi e trattamento, ma il cervello è complesso e difficile da studiare. Se lo si dovesse tenere in mano, si potrebbe probabilmente ammirare la sensazione tattile e i movimenti della gelatina. Questo tessuto è composto da neuroni e altre cellule di sostegno con minuscoli corpi cellulari, che generano segnali elettrici che determinano il funzionamento del cervello e del sistema nervoso.


Tali segnali potrebbero essere registrati e valutati se ci fosse un piccolo elettrodo opportuno nelle vicinanze, ma ciò presenta delle difficoltà. Il tessuto cerebrale è sempre in movimento, in risposta al movimento e agli schemi di respirazione del corpo. Inoltre, il tessuto nervoso è incredibilmente sensibile. Se interrotte da un corpo estraneo, le cellule attivano una risposta immunitaria per incapsulare l'intruso e barricarlo dal segnale elettrico che sta cercando di catturare e capire.

 

Lavoro per sviluppare interfacce neurali intelligenti

Questa sfida ha portato Jit Muthuswamy, professore associato di ingegneria biomedica dell'Arizona State University (ASU) di Tempe, a perseguire un sistema robotico di elettrodi che cerca e mantiene in modo autonomo il contatto con i neuroni che interessano, in una persona che vive le routine comportamentali normali. Questo lo ha portato ai Sandia National Laboratories.


"Stiamo lavorando per sviluppare interfacce neurali croniche, affidabili e intelligenti che possano comunicare con singoli neuroni in varie applicazioni, alcune delle quali stanno emergendo e altre vicine ad essere commercializzate", ha detto Muthuswamy. "Le applicazioni, come le protesi del cervello, dipendono criticamente dal modo di interfacciarsi e comunicare con i singoli neuroni in modo affidabile nel corso della vita. Tali interfacce neurali affidabili sono anche fondamentali per aiutarci a capire i cambiamenti dinamici nello schema connettivo del cervello".


La chiave del successo di tale approccio robotico sono gli attuatori in microscala necessari per riposizionare gli elettrodi. Ciò ha portato Muthuswamy nel 2000 a cercare l'ingegnere dello Sandia Murat Okandan e le capacità ingegneristiche sui microsistemi uniche della struttura «Microsystems and Engineering Sciences Applications» del Sandia. "Il flusso di processo che usiamo per produrli non è disponibile in nessun'altra parte del mondo, così come il livello di complessità e di spazio di progettazione meccanica che abbiamo per progettare e fabbricare questi apparecchi è immensamente più grande di quello che altri ricercatori potrebbero avere", ha detto Okandan. Egli lavora con il team di ricerca di Muthuswamy da quel primo contatto per trovare un metodo adeguato per tenere traccia dei singoli neuroni mentre «sparano» [=inviano impulsi elettrici].


Le sonde precedenti erano costituite da un filo di metallo affilato inserito nel tessuto. Più è vicina la sonda al neurone, più forte è il segnale, quindi gli sperimentatori cercano idealmente di avvicinarla il più possibile senza interrompere il tessuto circostante. Il problema è che anche un filo sottile è troppo grande; tale sonda può prendere i segnali intorno al neurone, ma è troppo ingombrante per essere affidabile nel tempo.


Altrettanto importante è catturare i segnali di un animale sveglio. Data la loro dimensione e rigidità, le sonde di corrente non sono adatte a raccogliere le registrazioni mentre l'animale reagisce al suo ambiente. Tali unità non sono completamente interne, perciò impediscono agli animali di muoversi liberamente.

 

Chiave in microscala per catturare segnali da animali svegli e in movimento

Gli attuatori in microscala e i microelettrodi sono fondamentali per affrontare entrambi questi problemi e quindi le sonde possono interagire con le singole cellule nervose, facendo il minimo danno al tessuto circostante. Gli attuatori in microscala e il sistema di confezionamento associato sviluppati all'ASU e al Sandia lasciano la sonda muoversi autonomamente dentro e fuori le zone circostanti la cellula, raccogliendo le misurazioni mentre compensano eventuali movimenti del neurone o del tessuto cerebrale.


Con le dimensioni circa di un'unghia, l'unità autosufficiente dispone di tre microelettrodi e dei relativi micro attuatori. Quando una corrente attraversa il termoattuatore, essa espande e spinge i microelettrodi all'esterno oltre il bordo dell'unità, che è piatta per adattarsi al tessuto. Poiché l'attuatore è così piccolo, può essere riscaldato a diverse centinaia di gradi centigradi e nuovamente raffreddato 1.000 volte al secondo. Ci vogliono 540 cicli per estendere completamente la sonda, ma ciò può essere fatto rapidamente, in meno di un secondo.


Le sonde sono state impiantate nella corteccia somatosensoriale di roditori e rigorosamente testati in numerosi esperimenti, sia in condizioni acute che a lungo termine, dice Muthuswamy. Le procedure sugli animali sono state eseguite con l'approvazione dell'«Institute of Animal Care and Use Committee» dell'ASU, e gli esperimenti sono stati fatti in conformità alle linee guida del National Institute of Health.


Muthuswamy ha detto che le sonde neurali hanno dimostrato un significativo miglioramento nella qualità e affidabilità dei segnali quando sono state spostate con precisione usando i microattuatori del Sandia in risposta alla perdita di segnali neurali. Inoltre, ha detto, aggiungendo controlli a ciclo chiuso autonomi per compensare le perturbazioni in microscala nel tessuto cerebrale, è migliorata significativamente la stabilità delle registrazioni neurali dal cervello.

 

La scala di questo sistema è unica

Gli attuatori termici sono usati da anni al Sandia e altrove, ma la scala di questo sistema è unica. "L'idea che si possa costruire questo sistema per ottenere più millimetri di spostamento totale da un dispositivo in scala micron è stata una pietra miliare significativa", ha detto il tecnico del Sandia Michael Baker, che ha progettato l'attuatore. "Abbiamo usato attuatori elettrostatici in passato, ma l'attuatore termico fornisce una forza molto maggiore, necessaria per spostare la sonda nel tessuto".


I microelettrodi sono in polisilicio altamente conduttivo, di cui il team ha scoperto una serie di vantaggi. È quasi simile al metallo per conducibilità, ma abbastanza resistente per milioni di cicli. Esso fornisce un rapporto segnale-rumore molto maggiore delle sonde a filo precedenti e fornisce segnali delle misurazioni di alta qualità.


Muthuswamy e Okandan attualmente stanno cercando di produrre dati più ricchi con una risoluzione inferiore al range del micron per riuscire ad andare all'interno delle cellule e prendere le misurazioni lì. Inoltre stanno lavorando sul compattamento dei chip della sonda neurale esistenti e riducendo gli spazi tra le sonde. Il laboratorio Neural Microsystems di Muthuswamy all'ASU ha sviluppato un approccio unico di compattamento per la creazione di matrici tridimensionali di microelettrodi attuati.


"Con la costruzione di una matrice tridimensionale, avremmo accesso a una quantità significativamente maggiore di informazioni, piuttosto che solo una fetta", ha detto Okandan. "Siamo molto incoraggiati dai progressi che abbiamo fatto, e non vediamo l'ora di approfittare di tale progresso".

 

 

 

 

 


FonteSandia National Laboratories  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.