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Fattori specifici di rischio cardiovascolare possono predire l'Alzheimer

Fattori specifici di rischio cardiovascolare, come il consumo di alcol, il fumo, l'obesità e il diabete, sono associati a minori volumi cerebrali regionali, che possono essere indicatori precoci di Alzheimer e di demenza, secondo uno studio pubblicato...

Contemplare l'omicidio nel prendersi cura di un famigliare con demenza

I pensieri di omicidio sono un fenomeno reale e significativo tra i caregiver familiari di persone affette da demenza.Questa è la scoperta, la prima a livello mondiale, di una ricerca della Griffith University (Australia), pubblicata questa settimana...

Suggerimento ai caregiver di Alzheimer: prevenire il burnout

L'estate è notoriamente uno dei periodi più impegnativi dell'anno. Durante l'estate sembra che tutti noi siamo impegnati in più viaggi, più matrimoni, più responsabilità e meno tempo per fare tutto. Può essere facile farsi sopraffare durante l'estate e...

Risultati ancora (in parte) deludenti da un nuovo farmaco di Alzheimer

logo-biogen.jpgIl 22 Luglio scorso la Biogen ha annunciato nuovi risultati di un'analisi intermedia pre-specificata del PRIME, lo studio controllato con placebo di Fase 1b del farmaco aducanumab nei pazienti con Alzheimer (AD) lieve o prodromica.In questa analisi, che...

L'insulino-resistenza aumenta il rischio di Alzheimer

E’ risaputo che l'obesità aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di cancro. Ma un nuovo studio della Iowa State University incrementa le evidenze che la perdita di memoria dovrebbe essere una delle principali preoccupazioni.Lo...

'Il cervello è davvero necessario?' E dove è registrata la memoria?

'Il cervello è davvero necessario?' Secondo quanto scrive il biochimico britannico Donald R. Forsdyke in un nuovo documento apparso su Biological Theory, l'esistenza di persone che sembrano mancare della maggior parte del tessuto cerebrale mette in discussione alcuni dei "presupposti...

Un pisolino pomeridiano può aumentare la memoria del caregiver

Cara Addestra-Caregiver: Sono esausta perché mi prendo cura a tempo pieno di mia sorella, che ha problemi di salute e che ha bisogno del mio aiuto per le attività della vita quotidiana. Non dormo bene la notte, ma credo che potrei fare un pisolino a metà...

Studio mostra che un quarto dei caregiver di demenza pensano, o hanno pensato, al suicidio

Il grave impatto sociale della demenza è stato evidenziato in uno studio australiano pilota, il quale suggerisce che più di un quarto dei caregiver di pazienti affetti da demenza hanno contemplato il suicidio.I ricercatori della Griffith University...

Convincere un paziente a frequentare un centro diurno o un centro sollievo

Domanda: Io e le mie sorelle vorremmo che la nostra mamma frequentasse un centro diurno per adulti per  socializzazione di più, ma lei è molto titubante all'idea. Come possiamo rendere più confortevole questa transizione per lei?Risposta: I servizi...

Oltre a ridurre il rischio, l'attività fisica può essere un trattamento efficace per AD e VD

Sono stati segnalati alla International Conference ® 2015 dell'Alzheimer's Association i risultati positivi dimostrati da tre nuovi studi controllati e randomizzati sull'esercizio aerobico applicato a pazienti con Alzheimer, con lieve decadimento cognitivo...

Memoria non è una testa piena di fatti; si tratta invece di 'affinare la creatività'. Ecco come.

Hai mai vagato in un negozio e capito subito di aver dimenticato di cosa hai bisogno? O sei mai stato presentato a qualcuno e hai dimenticato il suo nome nel momento stesso in cui si allontanava? Non ti preoccupare; non sei solo. Un sondaggio del 2007...

Annunciato il primo farmaco che 'rallenta l'Alzheimer', anche se in fase molto lieve

Annunciato il primo farmaco che 'rallenta l'Alzheimer', anche se in fase molto lieveIl primo farmaco che rallenta l'Alzheimer potrebbe essere disponibile entro tre anni, dopo che degli esperimenti hanno dimostrato che impedisce di un terzo il declino mentale.Con un annuncio significativo, il gigante farmaceutico Eli Lilly ha dichiarato...

I denti rivelano l'esposizione dell'intera vita a metalli e tossine

E' possibile che un eccesso di ferro nel latte artificiale possa avere il potenziale di aumentare il rischio per le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer in età adulta, e i denti sono la finestra sul passato che ci può aiutare a dirlo?Questa, e...

La scienza spiega perchè la musica migliora la memoria e l'intelligenza verbale

L'idea che la formazione musicale può avere effetti positivi sulle funzioni cognitive diverse dalla musica è da molto tempo fonte di interesse. La ricerca è iniziata agli inizi del 20° secolo. Le valutazioni standardizzate del QI e delle abilità...

Programma unico di 'fitness' cerebrale aumenta cognizione e dimensione cervello in MCI

I pazienti anziani con lieve decadimento cognitivo (MCI), che hanno completato un programma multidisciplinare di fitness del cervello da 12 settimane, hanno visto un notevole miglioramento delle prestazioni cognitive e l'allargamento delle dimensioni...

Sono le emozioni che fissano meglio i ricordi, anche quelli precedenti

L'impeto di emozione che rende così vividi i ricordi di imbarazzo, di trionfo e di delusione, può andare anche a ritroso nel tempo, rafforzando il richiamo di cose apparentemente banali che sono accadute prima e che in retrospettiva sono rilevanti.Ecco...

Caffè Alzheimer: 'La prevenzione a tavola - l’importanza di una corretta alimentazione'

L’incontro di Giugno del Caffè Alzheimer Pedemontano ha visto il connubio di due esperte: una dietista e una logopedista.La Dott.ssa Silvia Fabbio, dietista che fornisce consulenza anche presso la Casa di Soggiorno Prealpina, ha affrontato il tema...

Trovato il collegamento mancante del primo cambiamento conosciuto provocato dall'Alzheimer

Uno studio recente implica un nuovo colpevole nello sviluppo dell'Alzheimer. La ricerca rivela che la proteina ßCTF - il precursore del peptide amiloide-beta (Aß) - è attiva nelle primissime fasi dell'Alzheimer e fa iniziare una serie di anomalie che...

Donne con MCI passano più velocemente degli uomini all'Alzheimer

Le donne con lieve decadimento cognitivo (MCI) hanno un declino due volte più veloce nella cognizione rispetto agli uomini con MCI, secondo una nuova ricerca riferita ieri 21/7/2015 alla International Conference®2015 dell'Alzheimer's Association (AAIC®...

Nuovi fattori di rischio per AD: risultati scuola infanzia, diabete tipo 1, solitudine, TV

Il primo studio sul rischio di demenza, compreso l'Alzheimer, negli anziani con diabete di tipo 1 è stato segnalato il 20 Luglio alla Conferenza Internazionale ® 2015 dell'Alzheimer's Association (AAIC®2015) a Washington/DC.I partecipanti allo studio con...

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Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

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Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

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Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

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Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

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Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

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Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

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Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

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Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

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Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

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Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

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