Geni nuovi (rossi) e già noti (blu) collegati al picco dell'Alzheimer, risultati dall'analisi di associazione genomica di 94.437 individui con Alzheimer ad esordio tardivo (Fonte: Kunkle et al e Nature Genetics)L'analisi dei dati genetici di oltre 94.000...
Pensi che dormire nel weekend possa riparare il danno di una settimana di notti con poco sonno? Non è così, secondo una nuova ricerca eseguita alla University of Colorado Boulder, pubblicata ieri sulla rivista Current Biology.In realtà, in alcune...
Insieme a molte altre conseguenze dannose per la salute, il fumo di tabacco provoca cambiamenti chimici, stress ossidativo e infiammazione nel cervello. L'uso eccessivo di alcol può avere effetti simili. E' sorprendente, tuttavia, che pochissimi...
Tracciante fluorescente (arancio) segna il flusso del liquido cerebrospinale nel cervello di topo sotto anestesia K / X.Una nuova ricerca dimostra che la profondità del sonno può influire sulla capacità del nostro cervello di lavare in modo efficiente...
Una singola proteina che si comporta male - chiamata TDP-43 - sta dietro al 97% dei casi di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e al 45% delle diagnosi di demenza frontotemporale. Si trova anche nell'80% dell'encefalopatia traumatica cronica e nel 60% dei...
Una nuova ricerca a concluso che, se hai un disturbo cardiaco, hai un rischio significativamente più alto di demenza. Lo studio di Heart and Stroke ha mappato le connessioni tra condizioni cardiache, ictus e compromissione cognitiva vascolare. Ciò...
Un nuovo studio ha rivelato che i caregiver familiari e gli operatori professionali di assistenza possono identificare retrospettivamente i segni di demenza in coloro che vanno avanti a sviluppare la condizione, permettendo di arrivare a una diagnosi...
Il Dott. Darrell Brann e il primo autore Yujiao Lu.Degli scienziati riferiscono che gli estrogeni nel cervello sono importanti per mantenere la comunicazione tra i neuroni e per creare ricordi.I neuroni sia dei maschi che delle femmine producono...
In uno studio su anziani privi di diagnosi clinica o segni di demenza quando erano stati ospedalizzati per riparare una frattura dell'anca, i ricercatori della Johns Hopkins affermano di aver trovato biomarcatori del morbo di Alzheimer (MA) nella maggior...
Le capacità di memoria e di pensiero rallentano naturalmente con l'età, ma ora gli scienziati stanno sbirciando all'interno del cervello vivente per capire se la depressione può peggiorare tale declino e hanno trovato alcuni indizi preoccupanti.La...
Le donne hanno un rischio più alto di alterazioni neurologiche collegate alla proteina tau, associate al morbo di Alzheimer (MA), una possibile spiegazione del fatto che più donne che uomini sviluppano il disturbo, come dimostra una nuova ricerca...
Mantenersi fisicamente e mentalmente attivi in mezza età può essere legato a un rischio minore di demenza decenni dopo, secondo uno studio pubblicato sulla rivista medica Neurology. Le attività mentali includevano leggere, suonare strumenti, cantare in un...
L'esercizio fisico può spostare l'orologio del corpo umano, ma la direzione e la quantità di questo effetto varia a seconda dell'ora del giorno o della notte in cui le persone si esercitano. Questa è la conclusione di una ricerca pubblicata su The Journal...
La proteina astrocitaria gliale fibrillare (verde) e astrociti reattivi nelle aree della patologia, dove c'è la placca amiloide (in rosso). Fonte: Universitat de BarcelonaRicercatori dell'Istituto di Neuroscienze dell'Università di Barcellona (UBNeuro)...
I poteri medicinali dell'aspirina, della digitale e dell'artemisinina antimalarica provengono tutti dalle piante. La scoperta avvenuta al Salk Institute di una potente sostanza chimica neuroprotettiva e antinfiammatoria in un arbusto nativo della...
La capacità del corpo di adattarsi alle mutevoli condizioni ed esigenze fisiologiche è essenziale per la sopravvivenza. Per fare ciò, ogni cellula deve essere in grado di smaltire le proteine danneggiate o non necessarie, un meccanismo di controllo...
Dendriti apicali si estendono dai neuroni (verde) nello strato 1 della corteccia somatosensoriale (Fonte: Columbia University).Neuroscienziati della Columbia University hanno rivelato che una semplice regione del cervello, nota per elaborare le...
Dei ricercatori hanno scoperto un enzima e un percorso biochimico che ritengono possa portare a farmaci che inibiscono la produzione di proteina amiloide-beta, l'iniziatore tossico del morbo di Alzheimer (MA).Il MA è caratterizzato dall'accumulo di...
Una ricerca eseguita da neuroscienziati dell'Università di Sydney ha dimostrato che le persone con demenza frontotemporale - una forma di demenza a esordio più giovanile - perdono la capacità di sognare ad occhi aperti. Lo studio può portare a una...
Un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic ha scoperto che i pazienti ispano-americani con morbo di Alzheimer (MA) tendono a sopravvivere significativamente più a lungo con la malattia rispetto ad altri gruppi etno-razziali.Il loro studio...