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Cambiamenti nella retina consentono di capire la fase dell'Alzheimer

ElektroRetinoGram

Una nuova ricerca mostra che dei tipi di cellule retinali sono vulnerabili alla patologia del morbo di Alzheimer (MA), suggerendo che la funzione retinica potrebbe essere utile per prevedere e diagnosticare i cambiamenti che avvengono nel cervello con il MA. Questo studio è stato presentato alla riunione annuale 2021 dell'Association for Research in Vision and Ophthalmology (ARVO), tenuta virtualmente quest'anno.


Il MA, che attualmente colpisce 24 milioni di persone in tutto il mondo, è una malattia caratterizzata dall'accumulo di placche di amiloide-beta e grovigli neurofibrillari della proteina tau nel cervello, associati alla neurodegenerazione e ai deficit in memoria e cognizione. Anche la patologia retinica è stata segnalata con il MA.


Il team di ricerca, guidato da Rachael S. Allen PhD, del Atlanta VA Medical Center, ha cercato per determinare se il ratto transgenico TGF344-AD (7 individui) modello del MA (che sviluppa la progressiva patologia cerebrale e la disfunzione cognitiva come i pazienti umani con la malattia) mostra anche cambiamenti retinici associati a deficit cognitivi.


Alla conclusione dell'esperimento di 15 mesi, il ratto modello ha mostrato, tramite test di funzione retinica, ritardi cognitivi significativi, rilevati anche nella valutazione dei meccanismi della fisiologia retinica e delle loro alterazioni nella malattia.


I deficit osservati nei componenti dell'elettroretinografia (ERG) generati dalle cellule della retina interna (Oscillatory Potentials, potenziali oscillatori) e da quelle del ganglio retinale (Scotopic Threshold Response, risposta di soglia scotopica) suggeriscono che questi tipi di cellule retiniche sono vulnerabili alla patologia del MA e quella funzione retinica potrebbe essere utile per prevedere e diagnosticare i cambiamenti cerebrali con il MA.


"Questo lavoro fornisce una base per perseguire analisi retiniche non invasive, inclusa l'ERG, come un modo per capire la fase del MA", dice la Allen. "Sono stata entusiasta dell'opportunità di presentare questa ricerca all'incontro annuale ARVO".

 

 

 


Fonte: Association for Research in Vision and Ophthalmology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rachel Allen et.al. Retinal and cognitive function deficits in the TgF344-AD rat model of Alzheimer’s disease. 2021 Annual Meeting of The Association for Research in Vision and Ophthalmology (ARVO), Presented 1 May 2021.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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