Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovate nel cervello mutazioni somatiche non ereditarie associate all'Alzheimer

Dei ricercatori coreani hanno identificato mutazioni somatiche (fisiche) nel cervello, che potrebbero contribuire allo sviluppo del morbo di Alzheimer (MA). Le loro scoperte sono state pubblicate la scorsa settimana sulla rivista Nature Communications.


Decenni di ricerche hanno identificato mutazioni ereditarie che portano ad un MA familiare ad esordio precoce. Le mutazioni ereditate, tuttavia, sono alla base della metà dei casi di MA sporadico a insorgenza tardiva, in cui non vi è alcuna storia familiare della malattia. Ma i fattori genetici che causano l'altra metà di questi casi sporadici non sono ancora chiari.


Il professor Jeong Ho Lee del KAIST e i suoi colleghi hanno analizzato il DNA presente nelle formazioni dell'ippocampo post-mortem e nei campioni di sangue di persone da 70 a 96 anni di età con MA e di coetanei di controllo. Hanno cercato in particolare nel loro cervello mutazioni somatiche non ereditarie usando il sequenziamento profondo dell'intero esoma.


Il team ha sviluppato una procedura bioinformatica che consente di rilevare variazioni somatiche di basso livello del singolo nucleotide nel cervello (SNV, single nucleotide variations), mutazioni che implicano la sostituzione di un singolo nucleotide con un altro. Gli SNV somatici cerebrali sono stati segnalati, e si accumulano, per tutta la nostra vita e talvolta possono essere associati a una serie di malattie neurologiche.


Il numero di SNV somatici non differiva tra individui con MA e i controlli senza demenza. È interessante notare che gli SNV somatici nel cervello di MA sorgono circa 4,8 volte più lentamente che nel sangue. Quando il team ha eseguito il test di arricchimento genetico, il 26,9% dei campioni di cervello MA aveva SNV somatici cerebrali patogeni noti per essere collegati alla iperfosforilazione delle proteine ​​tau, che è una delle principali caratteristiche del MA.


Hanno quindi individuato un SNV patogeno nel gene PIN1, un'isomerasi cis/trans che bilancia la fosforilazione nelle proteine ​​tau, che si trova nel cervello di un paziente con MA. Hanno trovato che la mutazione era 4,9 volte più abbondante nei neuroni AT8-positivi (un marcatore delle proteine ​​tau iper-fosforilate) della corteccia entorinale, rispetto alla maggior parte del tessuto ippocampale.


Inoltre, in una serie di saggi funzionali, hanno osservato che la mutazione causa una perdita di funzione nel PIN1 e tale aploinsufficienza aumenta la fosforilazione e l'aggregazione delle proteine ​​tau.


"Il nostro studio fornisce nuove conoscenze sui fattori genetici molecolari alla base del MA e di altre malattie neurodegenerative potenzialmente legate a mutazioni somatiche nel cervello", ha affermato il professor Lee, il cui team sta pianificando di espandere il proprio studio a una coorte più ampia per stabilire legami più forti tra queste mutazioni somatiche cerebrali e la patogenesi del MA.

 

 

 


Fonte: Korea Advanced Institute of Science and Technology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jun Sung Park, Junehawk Lee, Eun Sun Jung, Myeong-Heui Kim, Il Bin Kim, Hyeonju Son, Sangwoo Kim, Sanghyeon Kim, Young Mok Park, Inhee Mook-Jung, Seok Jong Yu & Jeong Ho Lee. Brain somatic mutations observed in Alzheimer’s disease associated with aging and dysregulation of tau phosphorylation. Nature Communications, 12 July 2019, DOI: 10.1038/s41467-019-11000-7

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.