Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il gene APOE può influenzare la cognizione prima dell'età adulta

Un gene legato al morbo di Alzheimer (MA) può avere un impatto sulla salute cognitiva molto prima di quanto si è pensato finora.


Il gene APOE crea una proteina, l'apolipoproteina E, che impacchetta il colesterolo e altri grassi per trasportarli attraverso il flusso del sangue. Ci sono tre versioni, o alleli, di APOE. Uno di questi è l'allele APOE4, presente in circa il 15% della popolazione.


I portatori dell'APOE4 hanno fino a tre volte più probabilità di sviluppare il MA ad esordio tardivo, che insorge nelle persone over-65. È stato dimostrato che il gene è legato ai cambiamenti nelle abilità cognitive che si notano fin da quando si raggiungono i 50 anni.


Ma una nuova ricerca di Chandra Reynolds, professore di psicologia all'Università della California di Riverside e dei suoi colleghi, sostiene che l'APOE4 inizia a manifestare segni di differenze cognitive molto prima, prima dell'età adulta.


Nella rivista Neurobiology of Aging, Reynolds afferma che i portatori del gene APOE4 ottengono punteggi inferiori nei test del QI durante l'infanzia e l'adolescenza. E l'effetto è più forte nelle ragazze che nei ragazzi.


Lo studio ha comportato l'analisi di studi che durano da tre a quattro decenni, il Colorado Adoption Project e lo studio Longitudinal Twin, che includeva dati di genotipizzazione di 1.321 partecipanti quando avevano tra 6 e 18 anni. I partecipanti erano suddivisi per genere in modo quasi uniforme e il 92% dei partecipanti era bianco, con l'8% di altre razze. I risultati si basano su tre valutazioni del QI tra l'infanzia e l'adolescenza.


Complessivamente, i punteggi QI su scala reale erano inferiori di 1,91 punti per ciascun allele APOE4 trasportato da un individuo. Una persona può avere fino a due alleli APOE4 e l'effetto del gene sulle prestazioni QI si moltiplica con ciascun allele presente. I ragazzi hanno ottenuto 0,33 punti in meno nei test del QI e le ragazze hanno ottenuto quasi 3 punti in meno per ogni allele APOE4. I tratti più colpiti sono legati al ragionamento.


La differenza nel QI sembra piccola. Ma secondo Reynolds, a lungo termine i risultati possono significare una riserva cognitiva ridotta quando il portatore di APOE4 invecchia, e lo svantaggio si amplifica progressivamente. La riserva cognitiva è la capacità del cervello di destreggiarsi tra i problemi e improvvisare. La teoria della riserva cognitiva sostiene che le persone con una riserva ridotta hanno più problemi a sopportare le malattie man mano che invecchiano.


La ricerca ha anche dimostrato un'associazione tra QI infantile inferiore e aumento dell'invecchiamento biologico, danni a cellule e tessuti e malattie cardiovascolari prima dei 65 anni.


"I nostri risultati suggeriscono che le differenze cognitive associate all'APOE possono emergere presto e ingrandirsi più avanti nel corso della vita, e se è così, l'infanzia rappresenta un periodo chiave di intervento per investire e potenziare la riserva", ha scritto Reynolds nel documento pubblicato.

 

 

 


Fonte: J.D. Warren in University of California - Riverside (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Chandra A. Reynolds, Andrew Smolen, Robin P. Corley, Elizabeth Munoz, Naomi P. Friedman, Soo Hyun Rhee, Michael C. Stallings, John C. deFries, Sally J. Wadsworth. APOE effects on cognition from childhood to adolescence. Neurobiology of Aging, 18 Apr 2019, DOI: 10.1016/j.neurobiolaging.2019.04.011

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.