Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli ultrasuoni potrebbero aiutare a trattare i pazienti con demenza

man treated with ultrasound

Le onde ultrasoniche applicate a tutto il cervello migliorano la disfunzione cognitiva nei topi con condizioni che simulano la demenza vascolare e il morbo di Alzheimer (MA). La ricerca, condotta da scienziati dell'università di Tohoku in Giappone, suggerisce che questo tipo di terapia può anche giovare agli esseri umani.


Il gruppo di ricerca, guidato dal cardiologo Hiroaki Shimokawa, ha scoperto che l'applicazione dell'ultrasuono pulsato a bassa intensità (LIPUS = Low-Intensity Pulsed UltraSound) all'intero cervello dei topi migliora la formazione dei vasi sanguigni e la rigenerazione delle cellule nervose, senza evidenti effetti collaterali.


"La terapia LIPUS è una fisioterapia non invasiva che potrebbe essere applicata a pazienti anziani ad alto rischio senza la necessità di interventi chirurgici o anestesia e potrebbe essere usata ripetutamente", afferma Shimokawa.


La demenza colpisce circa 50 milioni di persone in tutto il mondo, con 10 milioni di nuovi casi ogni anno. Ma non ci sono attualmente trattamenti curativi disponibili per la demenza vascolare o per il MA, le cause più comuni di demenza.


Inoltre, le cellule che rivestono i vasi sanguigni del cervello sono molto compatte, formando la barriera emato-encefalica che impedisce alle grandi molecole di penetrare nel tessuto cerebrale. Questo limita i tipi di farmaci e terapie cellulari che potrebbero essere resi disponibili per trattare la demenza.


Shimokawa e il suo team hanno condotto studi precedenti che avevano dimostrato che il LIPUS migliora la formazione dei vasi sanguigni nei suini con ischemia miocardica, una condizione in cui c'è un flusso ridotto di sangue al cuore. Altri studi hanno riferito che il LIPUS aumenta la produzione di proteine ​​coinvolte nella sopravvivenza e nella crescita delle cellule nervose, oltre ad avere un ruolo nel promuovere la rigenerazione dei nervi.


Concentrando il trattamento LIPUS su una regione del cervello chiamata ippocampo, che è coinvolta nella memoria, i ricercatori hanno dimostrato che migliora anche la demenza nei topi, ma i dettagli su come lo fa devono essere maggiormente studiati.


Il team della Tohoku University voleva scoprire se sia più efficace il LIPUS su tutto il cervello piuttosto che quello focalizzato, nel trattamento dei topi modello di demenza, e se lo è, cosa sta succedendo a livello molecolare per raggiungere questo obiettivo.


Hanno scoperto che c'è stato il miglioramento marcato nel deterioramento cognitivo dei topi (con condizioni simili alla demenza vascolare e al MA) quando il LIPUS è stato applicato a tutto il cervello, tre volte al giorno, per 20 minuti ogni volta. I topi con demenza vascolare hanno ricevuto il trattamento al primo, terzo e quinto giorno dopo una procedura chirurgica che ha limitato l'afflusso di sangue al cervello. I topi con una condizione che simulava il MA degli esseri umani hanno ricevuto 11 trattamenti LIPUS per un periodo di tre mesi.


A livello molecolare, sono stati attivati ​​i geni relativi alle cellule che rivestono i vasi sanguigni. Inoltre, è aumentata l'espressione di un enzima coinvolto nella formazione dei vasi sanguigni e di una proteina coinvolta nella sopravvivenza e nella crescita delle cellule nervose.


I ricercatori concludono che il loro studio, pubblicato di recente sulla rivista Brain Stimulation, fornisce la prima prova sperimentale che la terapia LIPUS sull'intero cervello migliora sensibilmente le disfunzioni cognitive senza gravi effetti collaterali, migliorando le cellule specifiche correlate alla patologia della demenza. I primi test clinici per valutare l'efficacia e la sicurezza del trattamento LIPUS sono già in corso.

 

 

 


Fonte: Tohoku University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kumiko Eguchi, Tomohiko Shindo, Kenta Ito, Tsuyoshi Ogata, Ryo Kurosawa, Yuta Kagaya, Yuto Monma, Sadamitsu Ichijo, Sachie Kasukabe, Satoshi Miyata, Takeo Yoshikawa, Kazuhiko Yanai, Hirofumi Taki, Hiroshi Kanai, Noriko Osumi, Hiroaki Shimokawa. Whole-brain low-intensity pulsed ultrasound therapy markedly improves cognitive dysfunctions in mouse models of dementia -Crucial roles of endothelial nitric oxide synthase. Brain Stimulation, Sep–Oct 2018, DOI: 10.1016/j.brs.2018.05.012

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.