Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Adolescente crea un'app per aiutare i malati di Alzheimer a riconoscere i propri cari

Adolescente crea un'app per aiutare i malati di Alzheimer a riconoscere i propri cari

La quattordicenne Emma Yang ha visto in prima persona gli effetti che l'Alzheimer può avere su una famiglia. Vedeva sua nonna mentre passava dalla semplice dimenticanza ai primi stadi della malattia. Ora sta cercando di fare qualcosa al riguardo. La Yang sta lavorando a un'app(licazione) per aiutare i malati di Alzheimer a ricordare e identificare i propri cari in base alle foto.


Timeless
, che attualmente sta raccogliendo fondi operativi su Indiegogo, consente ai malati di Alzheimer di scorrere le immagini di amici e familiari. E però va oltre la semplice sostituzione del rullino fotografico con il telefono. L'app usa anche il riconoscimento facciale per identificare le persone in ogni foto e dettagliare il modo in cui sono correlate al paziente.


Il paziente può anche scattare una foto di qualcuno vicino e tentare di identificarlo, nel caso in cui si trovi nella stessa stanza con qualcuno che non ricorda. (Anche se non è perfetto, dà almeno ai pazienti la possibilità di prendere il controllo della loro situazione, piuttosto che affidarsi agli altri per colmare le lacune della loro memoria).


"Sul mercato non ci sono app che aiutano veramente i malati di Alzheimer nella vita quotidiana", ha detto la Yang. "Molte volte le persone pensano che non sarà di aiuto, o che gli anziani non possano proprio usare la tecnologia. Ma in realtà, se lo presenti a loro strategicamente, è una vera possibilità e può dare vantaggi nella loro vita".


L'app ha anche altre caratteristiche. Include anche una pagina di contatti (che mostra la foto di un contatto insieme al suo nome) e una sezione per i promemoria, in modo che il paziente possa tenere traccia delle cose da fare e degli appuntamenti. Include anche una schermata 'me', che include informazioni sul paziente stesso, come età, indirizzo, numero di telefono e nome.


Un'altra utile abilità nell'app: a volte un malato di Alzheimer dimentica di aver chiamato di recente una persona cara e può finire per chiamarla ripetutamente. Per evitare che ciò accada, o per provare ad avvisare il paziente che sta accadendo, l'app darà una notifica che ricorda all'utente che ha appena chiamato quel contatto "meno di cinque minuti fa", per esempio, e poi chiede se vuole ancora fare la chiamata.


La Yang non sta sviluppando l'app interamente da sola. Collabora con diversi mentori e ha stretto una partnership con una società tecnologica chiamata Kairos per gestire l'aspetto del riconoscimento facciale dell'app. In questa e in altre app stanno usando nuova tecnologia, compresa l'intelligenza artificiale, anche per aiutare a identificare l'Alzheimer e altri disordini genetici.


Anche se la Yang ha in mano un prototipo, non ha ancora testato Timeless con i malati di Alzheimer. Dopo aver raccolto fondi su Indiegogo, questo sarà uno dei prossimi passi. In una crescente popolazione di individui invecchiati circondati da app e smartphone (come il personaggio principale del film Still Alice del 2014), un'idea come l'app della Yang potrebbe aiutare fattibilmente i malati di Alzheimer, specialmente quelli con sintomi molto precoci della malattia.

 

 

 


Fonte: Christina Bonnington in The Daily Dot (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.