Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pedalare alla scrivania aiuta a contrastare gli effetti nocivi del lavoro sedentario

Un piccolo studio pubblicato on line sul British Journal of Sports Medicine, suggerisce che gli attrezzi portatili per pedalare potrebbero contribuire a contrastare gli effetti nocivi dei periodi prolungati trascorsi in una scrivania o una postazione di lavoro in un organico sempre più sedentario.

I ricercatori basano le loro conclusioni su 18 impiegati a tempo pieno che hanno usato per quattro settimane un attrezzo a pedale per attività fisica, specificamente progettato per essere utilizzato mentre si è seduti a una scrivania sul posto di lavoro.

La mini cyclette è composta da un set di pedali che possono essere installati di fronte alla maggior parte delle sedie standard da ufficio per l'utilizzo da seduti, e che fa pochissimo rumore. Diversi tipi di tali dispositivi sono attualmente disponibili in commercio, dicono gli autori.

L'età media dei partecipanti era di 40 anni, la maggior parte donne e in sovrappeso. Tutti con lavoro sedentario, che comporta passare almeno il 75% della giornata lavorativa seduti a una scrivania o postazione di lavoro. I volontari sono stati collegati, tramite i loro computer, ad un dispositivo di tracciamento dell'esercizio, che controllava la loro attività e forniva un riscontro in tempo reale sulla velocità della pedalata, sulla distanza percorsa, e sulle calorie bruciate.

In media, hanno usato la macchina a pedali per 12 giorni, (con variazioni da 2 a 20), e per una media di 23 minuti per ciascuno di quei giorni (variazioni da 1 a 73 minuti). La distanza percorsa ogni giorno andava da un 0,5 a 22km, e calorie bruciate da 9 a più di 500.

Al termine delle quattro settimane, tutti i partecipanti hanno compilato un questionario sulla fattibilità dell'introduzione di una macchina simile nel mondo del lavoro. I volontari hanno detto di avere trovato la macchina facile da usare e un'alternativa per esercitarsi durante il maltempo. Nella stragrande maggioranza hanno detto che avrebbero usato regolarmente un attrezzo simile, se offerto dal datore di lavoro e che non era danneggiata né la produttività nè la qualità del lavoro.

I risultati hanno mostrato che la novità del dispositivo sembrava svanire nel tempo, ma gli autori dicono che questo non è sorprendente in un gruppo di persone prevalentemente sedentario sul quale non c'era stato alcun intervento comportamentale. Ma i partecipanti hanno mantenuto il livello e l'intensità dell'attività nell'arco delle quattro settimane, e solo 23 minuti di pedalate al giorno possono promuovere la salute se fatte con regolarità, dicono gli autori.

Poiché l'attrezzatura è relativamente poco costosa, e sembra favorevolmente accorlata dai dipendenti, se combinata con un approccio comportamentale basato su prove, offre il potenziale per essere utilizzata in programmi di salute sul luogo di lavoro su vasta scala, hanno concluso.


Fonte: Materiale fornito dal BMJ-British Medical Journal, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: LJ Carr, KA Walaska, BH Marcus. Feasibility of a portable pedal exercise machine for reducing sedentary time in the workplace. British Journal of Sports Medicine, 2011; DOI: 10.1136/bjsm.2010.079574

Pubblicato su ScienceDaily.com il 18 Febbraio 2011

Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari. Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari. Liberatoria: questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo.


Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.