Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovata base potenziale per il trattamento e la prevenzione del Parkinson

Il morbo di Parkinson colpisce i neuroni nella regione del cervello chiamata «substantia nigra», dove cessa la loro attività mitocondriale e le cellule muoiono.


I ricercatori dell'Istituto Max Planck di biologia cellulare molecolare e di genetica dimostrano che, inviando D-lattato o glicolato, due prodotti del gene DJ-1, si può fermare e persino contrastare questo processo:  infatti l'aggiunta di queste sostanze alle cellule HeLa in coltura e alle cellule del nematode «C.elegans» ripristina l'attività dei mitocondri e impedisce la degenerazione dei neuroni.


Essi hanno inoltre dimostrato che le due sostanze controbattono gli effetti tossici del diserbante Paraquat. Le cellule trattate con questo erbicida, noto per causare danni di tipo Parkinson ai mitocondri, recuperano dopo l'aggiunta delle due sostanze. Sia l'acido glicolico che quello D-lattico sono presenti naturalmente nella frutta acerba e in alcuni tipi di yogurt.


Teymuras Kurzchalia e Tony Hyman hanno entrambi un laboratorio al «Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics» con programmi di ricerca un po' diversi, ma entrambi si sono imbattuti nella forza del gene DJ-1 e hanno unito le forze. Questo gene, ritenuto in origine un oncogene, è stato collegato al Parkinson nel 2003. Recenti studi hanno dimostrato che il DJ-1 appartiene a una nuova famiglia di glixolasi. Si ritiene che la funzione principale di questi geni sia la detossificazione dei sottoprodotti aggressivi dell'aldeide nel metabolismo mitocondriale.


Il gruppo di ricerca di Dresda ha ora dimostrato che i prodotti di DJ-1 (D-lattato e glicolato) hanno effettivamente il compito di mantenere elevato il potenziale mitocondriale e quindi possono prevenire la degenerazione dei neuroni implicati nel Parkinson. I loro esperimenti hanno dimostrato che entrambe le sostanze sono salvavita dei neuroni: aggiungendole alle cellule colpite (quelle trattate con il veleno ambientale Paraquat o con un DJ-1 sotto-regolato) diminuiscono l'effetto tossico dell'erbicida, ripristinano l'attività del mitocondri e quindi garantiscono la sopravvivenza dei neuroni.


"Noi non comprendiamo ancora esattamente come il D-lattato e il glicolato raggiungano questo effetto curativo e preventivo, ma il prossimo passo sarà indagare il meccanismo molecolare alla base di questo processo", dicono Hyman e Kurzchalia. Oltre a ulteriori indagini molecolari, hanno anche piani più concreti per il futuro: come dice Kurzchalia, "possiamo sviluppare uno yogurt arricchito con D-lattato, che potrebbe proteggere dal Parkinson e essere molto gustoso allo stesso tempo!". Questo è il motivo per cui i ricercatori hanno depositato un brevetto per la loro scoperta.


Molte altre malattie, oltre al Parkinson, sono associate a una diminuzione dell'attività mitocondriale [compreso l'Alzheimer]. Quindi i ricercatori ritengono che i prodotti con DJ1 potrebbero avere un ruolo generale nel proteggere le cellule dal declino.

 

 

 

 

 


FonteMax-Planck-Gesellschaft  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riference:  Y. Toyoda, C. Erkut, F. Pan-Montojo, S. Boland, M. P. Stewart, D. J. Muller, W. Wurst, A. A. Hyman, T. V. Kurzchalia. Products of the Parkinson's disease-related glyoxalase DJ-1, D-lactate and glycolate, support mitochondrial membrane potential and neuronal survival. Biology Open, 2014; DOI: 10.1242/bio.20149399

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)