Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'aumento di speranza di vita minacciato dalla compresenza di varie patologie

Con quasi 4 anziani americani su 5 che vivono con più di una condizione medica cronica, un nuovo studio condotto da ricercatori della «Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health» ha scoperto che più sono i disturbi che si hanno dopo l'età pensionabile, minore è l'aspettativa di vita.


L'analisi, una delle prime ad esaminare il peso delle malattie croniche multiple sull'aspettativa di vita degli anziani, può contribuire a spiegare perché sta rallentando l'incremento della speranza di vita per gli anziani americani. La relazione sui risultati, basati sull'analisi di 1,4 milioni di iscritti a Medicare [assicurazione sanitaria in USA], appare nel numero di agosto della rivista Medical Care.


"Vivere con più malattie croniche come il diabete, le malattie renali e l'insufficienza cardiaca è ormai la norma e non l'eccezione degli Stati Uniti", dice Eva H. DuGoff, neo dottorato di ricerca alla «Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health» e prima autrice del rapporto. "I progressi della medicina, che hanno consentito ai malati a vivere più a lungo, potrebbero non essere in grado di tenere il passo con il crescente carico di malattie croniche. Sta diventando del tutto chiaro che prevenire lo sviluppo di malattie croniche supplementari negli anziani potrebbe essere l'unico modo per continuare a migliorare l'aspettativa di vita".


Per la loro analisi, i ricercatori hanno usato il «Medicare 5% sample», un campione rappresentativo a livello nazionale di beneficiari di Medicare, arruolati a partire dal 1° gennaio 2008, che include 21 condizioni croniche definite e le cartelle cliniche di quasi 1,4 milioni di persone over-67. L'aspettativa di vita negli Stati Uniti sta aumentando più lentamente che in altre parti del mondo sviluppato e del peggioramento della salute della popolazione americana molti incolpano l'epidemia di obesità e le condizioni di salute connesse.


L'analisi ha rilevato che, in media, una donna americana 75-enne senza condizioni croniche vive altri 17,3 anni (fino a oltre i 92 anni). Ma una donna di 75 anni con cinque patologie croniche vive, in media, solo fino all'età di 87 anni, e una donna di 75 anni con 10 o più patologie croniche vivrà solo fino a 80 anni. Le donne continuano a vivere più a lungo degli uomini, mentre i bianchi vivono più a lungo rispetto alle persone di colore.


Non è solo quante malattie si hanno, ma anche quali che conta. A 67 anni un individuo con una malattia di cuore può vivere altri 21,2 anni in media, mentre chi ha la diagnosi di Alzheimer può aspettarsi solo altri 12 anni.  In media, l'aspettativa di vita è ridotta di 1,8 anni per ogni condizione cronica supplementare, secondo i risultati dei ricercatori. Ma mentre la prima malattia taglia solo una frazione di anno dall'aspettativa di vita per le persone anziane, l'incidenza cresce quando le malattie si sommano.


"Tendiamo a pensare alle malattie isolate. Si ha il diabete o si soffre di insufficienza cardiaca. Ma molte persone le hanno entrambe, e anche altre", dice l'autore senior Gerard F. Anderson, PhD, professore del Dipartimento di Politica e Gestione Sanitaria alla «Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health». "Le azioni di bilanciamento, necessarie per prendersi cura di tutte quelle condizioni, sono complicate; quando diversi medici prescrivono diversi farmaci sono coinvolti diversi sistemi di organi. Il nostro sistema non è configurato per curare le persone con così tante e diverse malattie. Ognuno aggiunge qualcosa e rende il carico di malattia maggiore della somma delle sue parti".


I ricercatori dicono che i loro risultati potrebbero essere utili per i pianificatori della Social Security e di Medicare nel fare le previsioni su popolazione e costi futuri. Chi delinea la politica si trova ad affrontare un paesaggio diverso, perchè tante persone in più vivono con malattie croniche multiple rispetto a prima; i ricercatori hanno trovato che il 60 per cento degli over-67 negli Stati Uniti ha tre o più di queste malattie. Alla fine, ci può essere un punto di non ritorno, quando i progressi della medicina che hanno incrementato l'aspettativa di vita per così tanto tempo non possono più tenere il passo con le molte malattie che le persone stanno collezionando man mano che invecchiano.


"Sapevamo già che vivere con malattie croniche multiple influisce negativamente sulla qualità di vita di un individuo, ora conosciamo anche l'impatto sulla durata della vita", dice la DuGoff. "Il peso crescente delle malattie croniche potrebbe cancellare decenni di progresso. Noi non vogliamo girarci intorno e vedere che i guadagni della speranza di vita si sono fermati o invertiti".

 

********
Lo studio è stato eseguito da Eva H. DuGoff, PhD; Vladimir Canudas-Romo, PhD; Christine Buttorff; Bruce Leff, MD; e Gerard F. Anderson, PhD, e finanziato dall'American Insurance Group.

 

 

 

 

 


FonteJohns Hopkins Bloomberg School of Public Health  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Eva H. DuGoff, Vladimir Canudas-Romo, Christine Buttorff, Bruce Leff, Gerard F. Anderson. Multiple Chronic Conditions and Life Expectancy. Medical Care, 2014; 52 (8): 688 DOI: 10.1097/MLR.0000000000000166

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.