Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Microglia: il ruolo neuroprotettivo delle cellule immunitarie

Un tipo di cellule immunitarie che secondo molti aggrava le patologie croniche del cervello adulto, come l'Alzheimer e la sclerosi multipla (SM), può in realtà proteggere il cervello dalla lesione cerebrale traumatica (TBI) e può rallentare la progressione delle malattie neurodegenerative, secondo una ricerca della Cleveland Clinic pubblicata ieri online sulla rivista  Nature Communications.


Il team di ricerca, guidato da Bruce Trapp, PhD, presidente del Dipartimento di Neuroscienze del Lerner Research Institute della Cleveland Clinic, ha scoperto che le microglia possono aiutare a sincronizzare l'attivazione dei neuroni, proteggendo il cervello dalla TBI e possono contribuire ad alleviare le malattie neurologiche croniche. E' stato eseguito lo studio più dettagliato con le prove visive dei meccanismi coinvolti in tale protezione.


"I nostri risultati suggeriscono che il sistema immunitario innato aiuta a proteggere il cervello dopo una lesione o durante una malattia cronica, e questo ruolo deve essere ulteriormente analizzato", ha detto il dottor Trapp. "Potremmo potenzialmente sfruttare il ruolo protettivo delle microglia per migliorare la prognosi per i pazienti con trauma cranico e ritardare la progressione dell'Alzheimer, della sclerosi multipla e del'ictus. I metodi che abbiamo sviluppato ci aiuteranno a capire ulteriormente i meccanismi di neuroprotezione".


Le microglia sono la resposta primaria nel cervello dopo una lesione o durante una malattia. Mentre dei ricercatori credono da molto tempo che le microglia attivate siano causa di infiammazione nociva che distrugge le cellule cerebrali sane, alcuni ipotizzano un ruolo più protettivo. Il gruppo del Dott. Trapp ha usato una tecnica avanzata chiamata microscopia elettronica 3D per visualizzare l'attivazione delle microglia e i successivi eventi in modelli animali.


Essi hanno scoperto che, quando sono attivate chimicamente, le microglia migrano verso le sinapsi inibitorie, le connessioni tra le cellule cerebrali che rallentano il firing (=l'invio) di impulsi. Esse distaccano le sinapsi ("strippaggio sinaptico"), aumentando così il firing neuronale e portando ad una cascata di eventi che migliorano la sopravvivenza delle cellule cerebrali.


Il dott. Trapp è noto a livello internazionale per il suo lavoro sui meccanismi di neurodegenerazione e riparazione nella sclerosi multipla. Le sue ricerche precedenti comprendono un'indagine sulla causa della disabilità neurologica nei pazienti con SM, i meccanismi cellulari di riparazione del cervello nelle malattie neurodegenerative, e la biologia molecolare della mielinizzazione nel sistema nervoso centrale e periferico.

 

 

 

 

 


FonteCleveland Clinic  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.


Riferimenti:  Zhihong Chen, Walid Jalabi, Weiwei Hu, Hyun-Joo Park, John T. Gale, Grahame J. Kidd, Rodica Bernatowicz, Zachary C. Gossman, Jacqueline T. Chen, Ranjan Dutta, Bruce D. Trapp. Microglial displacement of inhibitory synapses provides neuroprotection in the adult brain. Nature Communications, 2014; 5 DOI: 10.1038/ncomms5486

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.