Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Visto in 3D il recettore cerebrale che rende possibile la memoria e il pensiero

I ricercatori del Vollum Institute della Oregon Health & Science University hanno dato alla scienza una nuova e inedita visione in 3-D di uno dei recettori più importanti del cervello, che ci permette di apprendere e ricordare, e la cui disfunzione è coinvolta in una vasta gamma di malattie e condizioni neurologiche, tra cui l'Alzheimer, il Parkinson, la schizofrenia e la depressione.


Il visione inedita fornita dalla ricerca dell'OHSU, pubblicata online il 22 giugno sulla rivista Nature, offre agli scienziati nuovi indizi sul modo in cui è strutturato il recettore, chiamato NMDA.


E, soprattutto, la nuova visione dettagliata dà indizi vitali per lo sviluppo di farmaci per combattere quelle malattie e condizioni neurologiche.


"Questo è il momento più emozionante della mia carriera"
, ha detto Eric Gouaux, scienziato senior dell'Istituto Vollum e ricercatore dello Howard Hughes Medical Institute. "Il recettore NMDA è uno dei più essenziali, e talvolta ancora misteriosi, recettori nel nostro cervello. Ora, con questo lavoro, possiamo vederlo con dettagli affascinanti".


I recettori facilitano i segnali chimici ed elettrici tra i neuroni nel cervello, permettendo a quei neuroni di comunicare tra loro. Il recettore NMDA (N-metil-D-aspartato) è uno dei più importanti recettori cerebrali, in quanto facilita la comunicazione tra i neuroni che sono il fondamento della memoria, dell'apprendimento e del pensiero. Il malfunzionamento del recettore NMDA si verifica quando è sempre più, o sempre meno, attivo ed è associato ad un'ampia gamma di disturbi e malattie neurologiche.


L'Alzheimer, il Parkinson, la depressione, la schizofrenia e l'epilessia sono, in molti casi, malattie legate a problemi con attività del NMDA. Gli scienziati di tutto il mondo studiano il recettore NMDA; alcune delle scoperte più importanti sul recettore nel corso degli ultimi tre decenni sono state fatte dagli scienziati del Vollum alla OHSU.


La composizione del recettore NMDA include "sottounità" recettrici, tutte con proprietà distinte e che agiscono in modi distinti nel cervello, causando a volte problemi neurologici. Prima dello studio di Gouaux, gli scienziati avevano solo una visione limitata di come questi sottotipi fossero organizzati nel complesso recettore NMDA e come interagivano per svolgere funzioni specifiche all'interno del cervello e del sistema nervoso centrale.


Il team di scienziati di Gouaux (Chia-Hsueh Lee, Wei Lu, Jennifer Michel, April Goehring, Juan Du e Xianqiang Song) ha creato un modello 3-D del recettore NMDA attraverso un processo chiamato «Cristallografia a raggi x». Questo processo getta fasci di raggi X a cristalli sul recettore; un computer calibra la composizione della struttura basata sul modo in cui quei fasci di raggi X fanno rimbalzare i cristalli.


Il modello 3-D risultante del recettore, che sembra qualcosa di simile a un mazzo di fiori, mostra dove si trovano le subunità del recettore, e fornisce una visione senza precedenti delle loro azioni.  "Questa nuova visione dettagliata sarà preziosa per sviluppare farmaci che potrebbero funzionare su specifiche subunità e quindi aiutare a combattere o curare alcune di queste malattie e condizioni neurologiche", ha detto Gouaux."Vedendo la struttura in modo più dettagliato è possibile svelare alcuni dei suoi segreti, e aiutare molte persone".

 

********
La ricerca è stata finanziata da Bernard e Jennifer Lacroute e dal National Institutes of Health con il sostegno dell'Istituto Vollum. Chia-Hsueh Lee è supportato da un Brain Institute Fellowship dell'OHSU, finanziato da Ronni Lacroute.

 

 

 

 

 


FonteOregon Health & Science University   (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Chia-Hsueh Lee, Wei Lü, Jennifer Carlisle Michel, April Goehring, Juan Du, Xianqiang Song, Eric Gouaux. NMDA receptor structures reveal subunit arrangement and pore architecture. Nature, 2014; DOI: 10.1038/nature13548

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)