Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perchè i pazienti di Alzheimer hanno sempre fame

Max Wallack scrive su Alzheimer's Reading Room.

Pensavo che il motivo per cui i pazienti con Alzheimer e altre demenze sono sempre affamati è che non riescono a ricordare quando hanno mangiato. Tuttavia, un team di scienziati di Neuroscience Research Australia ha studiato le scansioni cerebrali di persone con demenza frontotemporale.

Il leader dello studio di ricerca, il dottor Olivier Piguet, ha detto che hanno trovato in ogni caso un restringimento nell'ipotalamo, la piccola area del cervello che regola la fame.

Secondo il Dr. Piquet, ''più è evidente il loro problema con il mangiare, maggiore è la contrazione nella parte posteriore dell'ipotalamo''.

Dr Piquet

"Pensiamo che le cellule in questa regione del cervello perdino la capacità di dire a queste persone quando hanno mangiato abbastanza", spiega Piguet. "Queste persone diventano incapaci di controllare la loro voglia di mangiare, rimpinzandosi di cibi dolci e ricchi di carboidrati e mangiano in modi socialmente inappropriati, una situazione che non è salutare per l'individuo e molto dolorosa per la famiglia. Possono rubare il cibo dai piatti degli altri o andare in cerca di una ciotola di zucchero e mangiarlo tutto", spiega Piguet. "Alcune persone possono mangiare anche gli oggetti non commestibili, come una penna. Poiché ora sappiamo il luogo esatto di questo problema, possiamo lavorare sulla comprensione del meccanismo e sulla progettazione di un trattamento mirato a questo sintomo,".

La demenza frontotemporale (FTD) è un tipo di demenza che può colpire le persone nella fascia dei 50 e 60 anni e giovani trentenni. Attualmente non ci sono trattamenti di FTD.

Lo studio di Neuroscience Research Australia, pubblicato in Annals of Neurology, ha esaminato le scansioni MRI del cervello di 18 persone con FTD, nonché del tessuto cerebrale post-mortem di ulteriori 12 persone con la malattia. "In tutte le 30 persone, abbiamo trovato un restringimento nella parte posteriore dell'ipotalamo, la regione del cervello che è fondamentale per regolare il nostro comportamento in relazione agli alimenti", spiega Piguet. "Abbiamo scoperto che più pronunciato è il loro problema col mangiare, più grave è la contrazione nella parte posteriore dell'ipotalamo".

Il Dr Piguet ha anche scoperto che le persone con restringimento particolarmente grave in questa regione tendevano anche ad avere depositi insoliti di un tipo di proteina nel cervello chiamata TDP-43. "Questo suggerisce che quelli con FTD, che hanno gravi problemi di mangiare, è probabile che abbiano questo tipo di proteina anormale nel loro cervello. Questo ci aiuterà a diagnosticare con più precisione il tipo di FTD di un paziente, così come a trovare l'auspicato trattamento, che al momento non esiste. Quindi, se si potesse trovare qualcosa che allevia il problema, allora sarebbe già un primo risultato. "

 

Max Wallack, Alzheimer's Reading Room, 15 novembre 2010

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)