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La semplice ameba è la chiave per trattare l'Alzheimer

La semplice ameba è la chiave per trattare l'AlzheimerDegli scienziati hanno scoperto che usando una semplice ameba unicellulare si può capire come le proteine umane possono causare l'Alzheimer.


Il nuovo studio, pubblicato Venerdì 24 gennaio sul Journal of Cell Science da ricercatori della Royal Holloway, della Università di Londra e dell'Istituto di Psichiatria del King's College di Londra, rivela come l'ameba può consentire di capire meglio la funzione delle proteine associate all'Alzheimer nelle cellule, senza la necessità di test su animali, con l'obiettivo finale di sviluppare trattamenti migliori per la malattia degenerativa.


Le mutazioni nelle proteine presenilin sono alla base delle forme ereditate dell'Alzheimer, e queste proteine hanno anche un ruolo importante nella comparsa legata all'età della condizione. Tuttavia è difficile capire il ruolo di queste proteine, dal momento che le cellule che mancano delle proteine non sono in grado di vivere.


Le proteine presenilin sono state ampiamente analizzate e in questa area di ricerca si usano di solito degli animali, ma questi esperimenti sono problematici in quanto l'eliminazione delle proteine nelle cellule animali provoca una perdita di vitalità e ne blocca lo sviluppo.


"Questa scoperta ci permette di esaminare il ruolo della proteina presenilin1 umana, senza l'uso di sperimentazione animale. E' sorprendente che un organismo così semplice si presti allo studio di una malattia così complessa", dice il professor Robin Williams dalla Scuola di Scienze Biologiche della Royal Holloway.


"Questo lavoro sull'ameba Dictyostelium dimostra che possiamo usare con successo questo semplice modello per cercare di capire meglio i normali ruoli di altre proteine e geni coinvolti nell'Alzheimer e in altre forme di neurodegenerazione"
, ha aggiunto il dottor Richard Killick dall'Istituto di Psichiatria del King's College di Londra.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Royal Holloway London.

Riferimenti:  Marthe H. R. Ludtmann, Grant P. Otto, Christina Schilde, Zhi-Hui Chen, Claire Y. Allan, Selina Brace, Philip W. Beesley, Alan R. Kimmel, Paul Fisher, Richard Killick and Robin S. B. Williams. An ancestral non-proteolytic role for presenilin proteins in multicellular development of the social amoeba Dictyostelium discoideum. Journal of Cell Science, Advance Online Article January 24, 2014, doi: 10.1242/jcs.140939

Pubblicato in rhul.ac.uk (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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