Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Individuati da esperti i primi segni dell'Alzheimer

I primi segni dell'Alzheimer possono essere rilevati diversi anni prima della diagnosi, secondo i ricercatori della Birmingham City University.


Lo studio ha scoperto che chi soffre di un tipo specifico di deterioramento cognitivo ha una maggiore perdita di cellule in alcune parti del cervello, fatto che può essere di vitale importanza per individuare quali pazienti progrediranno verso una diagnosi di Alzheimer.


Un team di ricercatori della Birmingham City University (GB), in collaborazione con i colleghi dell'Università di Lanzhou (Cina) e della Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative, ha condotto un'analisi con scansioni del cervello per due anni, su pazienti affetti da lieve deterioramento cognitivo amnesico (aMCI), una condizione che comporta la diminuzione delle capacità cognitive, e che vede l'80% dei pazienti ​​progredire a una diagnosi di Alzheimer.


Le scansioni hanno mostrato che la perdita di materia grigia nell'emisfero sinistro del cervello è particolarmente diffusa e degenerativa per quei pazienti che hanno un rischio alto di sviluppare l'Alzheimer, rispetto a quelli senza disturbi neurologici attivi.


Questa regione del cervello è associata al linguaggio, al processo decisionale, all'espressione della personalità, all'esecuzione del movimento, alla pianificazione di comportamenti cognitivi complessi e alla moderazione del comportamento sociale. Uno dei ricercatori coinvolti nello studio, il professor Mike Jackson, della Birmingham City University, ha detto: "La perdita continua di cellule all'interno delle regioni del cervello evidenziate in questo studio, dovrebbe fungere da campanello d'allarme per i medici, in quanto potrebbe indicare che il paziente sta sviluppando l'Alzheimer".


Il giro paraippocampale del cervello, una regione nota per essere legata alla codifica e al recupero della memoria, è stata evidenziata come zona che merita particolare attenzione quando si esaminano le scansioni cerebrali per rilevare i primi segni della malattia.


Trattare l'Alzheimer precocemente è considerato vitale per evitare danni alla memoria e al pensiero. Anche se i trattamenti disponibili alleviano solo temporaneamente i sintomi, molto poco si può fare per rallentare il declino cognitivo nei pazienti con Alzheimer lieve o moderato, problema addebitato in parte al ritardo nella diagnosi.


Gli esperti della Birmingham City University sperano che questo studio sarà di aiuto ad altri ricercatori per trovare un trattamento clinico efficace per ritardare la conversione all'Alzheimer.

 

 

 

 

 


Fonte: Birmingham City University, via AlphaGalileo.

Riferimento: Zhijun Yao, Bin Hu, Chuanjiang Liang, Lina Zhao, Mike Jackson. A Longitudinal Study of Atrophy in Amnestic Mild Cognitive Impairment and Normal Aging Revealed by Cortical Thickness. PLoS ONE, 2012; 7 (11): e48973 DOI: 10.1371/journal.pone.0048973

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)